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4 Giugno 2023
18:30

Cosa si intende per criminalità organizzata e come funziona

Gli individui che compongono le organizzazioni criminali condividono una specifica visione del mondo e danno vita ad organizzazioni con lo scopo di delinquere, ma non solo.

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Cosa si intende per criminalità organizzata e come funziona
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Molti di noi conoscono, almeno di nome, alcune delle più famose organizzazioni criminali, anzitutto quelle italiane (le mafie come Cosa Nostra, Camorra, ‘Ndrangheta e le altre) e poi quelle estere come la Triade cinese, il Cartello di Medellín o la Yakuza giapponese. In Italia, per molto tempo l’esistenza della mafia è stata negata. Oltre ad avere radici antiche, è un fenomeno molto complesso che muta nel tempo e nello spazio. Anche se ciascun fenomeno di criminalità organizzata è unico e a sé, è possibile individuare alcuni caratteri ricorrenti. Qui proveremo a darne una panoramica.

Cosa si intende per criminalità organizzata

Le organizzazioni criminali, al pari di qualsiasi altra organizzazione, sono costituite da un insieme di soggetti che intendono perseguire un obiettivo comune. In questo caso, l’obiettivo è criminoso (riciclaggio di denaro, estorsioni, contraffazione ecc.) e punta al profitto in senso economico. Tuttavia come vedremo, anche le componenti ideologiche, politiche e sociali sono fondamentali affinché queste organizzazioni durino nel tempo.

Dove sono i pirati oggi

Le radici delle organizzazioni criminali sono da ritrovarsi nelle comunità di pirati, briganti e banditi che in passato attaccavano le vie commerciali. Oggi i gruppi criminali sono sparsi in tutto il mondo e commettono perlopiù reati che riguardano il traffico di droga e di esseri umani (come nel caso della prostituzione), le migrazioni illegali, l'estorsione, il riciclaggio di denaro.

Pur se “mafia” fa riferimento allo specifico contesto italiano, in questa sede e nel gergo comune si è soliti utilizzare il termine per fare riferimento a qualsiasi forma di criminalità organizzata, usando il suo significato in senso estensivo.

Le caratteristiche dei sistemi mafiosi

I fenomeni mafiosi possono essere analizzati secondo diversi approcci, tra cui quello giuridico e quello sociologico. Il primo si pone come obiettivo “principale” quello di colpire le organizzazioni mafiose e si basa sull’articolo 416 BIS del nostro Codice Penale, che definisce il reato di associazione mafiosa come segue:

L’associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgono della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per commettere delitti, per acquisire in modo diretto o indiretto la gestione o comunque il controllo di attività economiche o per realizzare profitti o vantaggi ingiusti per sé o per gli altri

criminalità organizzata

L'approccio sociologico ha invece l'obiettivo di spiegare e studiare il fenomeno mafioso, a partire dagli elementi che lo definiscono e lo differenziano da un qualsiasi altro fenomeno organizzativo. Questi sono:

  • il controllo del territorio: la criminalità organizzata cerca di “rendersi invisibile” e allo stesso tempo necessita di essere percepita come presente e influente dalla società. Si mescola alla società civile, esercita il proprio controllo con alleanze, violenza, potere (denaro e lavoro), eliminando i “nemici” e rendendosi indispensabile (per esempio può mettere a disposizione dei prestiti, offrire lavoro, protezione ecc.);
  • il patto mafioso e i rapporti di dipendenza personali: nei clan mafiosi l’autonomia non è contemplata se non nel senso del tradimento. Le famiglie stesse offrono ai figli protezione in cambio di fedeltà e obbedienza;
  • la violenza come mezzo regolatore dei conflitti e per la vendetta;
crimine mafioso
  • la capacità organizzativa: le organizzazioni criminali solitamente sono accuratamente strutturate, con ordini gerarchici, duraturi, stabili e una chiara divisione di compiti e ruoli;
  • una costruzione culturale-ideologica: vivere in una organizzazione criminale significa avere una ben precisa “filosofia di vita”, un modo di pensare, una specifica concezione della società, un codice morale, che riguarda non solo chi ne fa parte direttamente, ma anche chi ha modo di entrarne in contatto (per esempio gli abitanti di un paese, di un quartiere). La sottocultura mafiosa viene generalmente tramandata ed appresa in famiglia. Le associazioni mafiose usano riti, codici, simboli e linguaggi (anche non verbali, per esempio i tatuaggi);
  • la famiglia prima dell’individuo: la rappresentazione vuole che la famiglia sia forte e che l’individuo da solo sia debole. Le famiglie mafiose onorano modelli del coraggio, della magnanimità, della virilità e della forza. Le donne sono poste in una condizione di subordinazione seppure in alcuni casi possono avere un ruolo molto importante nel mantenimento della cultura mafiosa;
  • Il concetto di onore, omertà e segreto: l’omertà è trasmessa come un “codice” di generazione in generazione e rappresenta contemporaneamente il senso di appartenenza al gruppo e di distinzione con ciò che sta fuori (lo Stato, ad esempio). In questo senso un elemento caratteristico della comunicazione è l’uso dell’oralità. I messaggi possono essere tramandati per lunghissimo tempo senza che ci sia la necessità di trascriverli (questo per mantenere la segretezza);
  • la capacità economica-imprenditoriale: questa non garantisce soltanto l’accumulo di beni e denaro, ma rafforza l’organizzazione consentendole di espandersi risalendo sempre di più le posizioni dominanti nel tessuto economico.
mafia caratteristiche

Le mafie in Italia: alcune differenze

Se abbiamo detto che da un lato le organizzazioni di stampo mafioso hanno dei tratti in comune, è bene ricordarsi che ciascuna ha le proprie peculiarità. Nel caso italiano, ma non solo, le organizzazioni criminali si distinguono per:

  • l’uso della violenza: in alcuni casi è usata molto raramente e solo per “necessità”, in altri viene perpetrata anche "inutilmente";
  • i diversi rapporti che hanno con il potere politico: per esempio, alcuni gruppi sono interessati a insediarsi in affari di piccole dimensioni senza esporsi troppo, altri cercano di arrivare ai vertici o di intrattenere rapporti diretti con i vertici della società;
mafia corruzione
  • i modelli di organizzazione interna: le organizzazioni possono essere verticali o più “orizzontali”;
  • le modalità di accesso e iniziazione: ovvero quelle attività che sanciscono un confine e sottolineano il passaggio di chi entra a far parte dell’organizzazione certificandone l’appartenenza;
  • gli affari economici che gestiscono: si va dall'estorsione, al gioco d'azzardo, al traffico di rifiuti, al commercio di stupefacenti o allo sfruttamento della prostituzione (per esempio, la Sacra Corona Unita è maggiormente inserita nei reati di usura e traffico d’armi, Cosa Nostra nelle gare d’appalto pubbliche);
crimini mafia
  • il modo in cui si espandono sul territorio: c'è chi è più interessato a espandersi sul territorio, chi non ha questo obiettivo e preferisce concentrarsi sugli affari;
  • i rapporti tra famiglie e i clan: troviamo famiglie con una rigorosa differenziazione per genere, dove la gerarchia e l'impostazione patriarcale è al centro e altre in cui le donne hanno maggiori spazi di autonomia (per esempio nella ‘Ndrangheta le donne hanno sempre avuto un ruolo di rilievo);
  • il rapporto con la religione: alcune organizzazioni trovano la propria legittimità morale nella religione. Troviamo poi alcuni organizzazioni mafiose particolarmente legate a riti e simbologie cristiane.
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