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11 Maggio 2022
7:30

Cosa sono gli atolli, come si formano e dove

Scogliere di coralli che poggiano su antichi coni vulcanici: gli atolli sono strutture molto particolari che sorgono nel bel mezzo dell'oceano. Scopriamo di più!

A cura di Arianna Izzi
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Cosa sono gli atolli, come si formano e dove
atolli

Probabilmente qualcuno di voi avrà già soggiornato su una sperduta isola delle Maldive o della Polinesia e avrà già avuto il piacere, quindi, di osservare direttamente uno dei paesaggi più belli e affascinanti al mondo. Acque cristalline punteggiate di isole dalla struttura circolare e dalle sabbie bianchissime nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico e dell’Oceano Indiano. Ciò che forse non sapete, è che comprendere la formazione degli atolli non è stato semplice e che strutture così particolari dipendono da tantissimi fenomeni concatenati. Pronti a scoprirli insieme?

La formazione degli atolli

Formazione degli atolli_01
Prime fasi di formazione di un atollo. Credits: Terry, J. P.; Goff, J. (2013).

Gli atolli sono scogliere coralline, generalmente di struttura circolare, che racchiudono una laguna interna collegata all'oceano tramite piccoli canali. Gli atolli vengono a formarsi quando un'isola, generalmente di natura vulcanica, va incontro a fenomeni di subsidenza. La subsidenza è il progressivo cedimento del fondale, in questo caso marino, sotto il peso del vulcano stesso e di tutti i sedimenti che si accumulano al di sopra. Non solo. Man mano che l’isola si immerge, si osserva una corrispondente crescita verso l’alto di barriere coralline…e sono proprio loro che andranno a costituire ciò che vediamo degli atolli, oggi.

Formazione degli atolli_02
Subsidenza del cono vulcanico e accrescimento della barriera corallina. Credits: Terry, J. P.; Goff, J. (2013).

Le madrepore, ordine di coralli che formano la maggior parte delle barriere coralline nel mondo, concentrano l’accrescimento della loro colonia tutt’attorno alle pendici del vulcano. Col tempo, però, il cono vulcanico si immerge totalmente e a quel punto i coralli colonizzano anche la zona interna dell’atollo, quella lagunare. Man mano che i coralli muoiono, la laguna si colma di sedimento e la presenza di questo materiale fa sì che non si raggiungano mai profondità troppo elevate e che l’acqua assuma il caratteristico colore cristallino.
Tutt’attorno, invece, il sedimento esterno scivola nel fondale oceanico e per questo motivo gli atolli ci appaiono come vere e proprie oasi di sabbie bianche e vegetazione nel mezzo del profondo blu!

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Il cono vulcanico completamente immerso lascia il posto all’atollo per come lo conosciamo. Credits: Terry, J. P.; Goff, J. (2013).

La formazione degli atolli, quindi, è un lavoro congiunto reso possibile da più fenomeni: vulcanismo, subsidenza, eustatismo (l’innalzamento o abbassamento dei livelli del mare su scala globale) e costruzioni biogeniche. Incredibile, no?

L’elegante teoria di Darwin sull'origine degli atolli

Capire come si formano gli atolli non è stato semplice e gli scienziati si sono chiesti per molto tempo quali fossero le condizioni perché nel mezzo dell’oceano sia possibile trovare strutture tanto particolari. Una delle prime teorie era basata sull’idea che gli atolli si formassero in seguito a violente eruzioni. Un vulcanismo di tipo esplosivo, quindi, che avrebbe portato alla distruzione del cono vulcanico e alla formazione degli atolli come resti superficiali di una parte delle pareti vulcaniche.

A presentare quella che ancora oggi è la teoria accettata dalla comunità scientifica, però, fu Charles Darwin nel 1836. Il giovane naturalista inglese, in viaggio attorno al mondo sul brigantino Beagle, in data 12 aprile avanzò l’ipotesi che gli atolli si formassero in seguito a fenomeni di subsidenza e scrisse “dobbiamo guardare a un'isola lagunare come a un monumento innalzato da miriadi di minuscoli architetti, per segnare il punto in cui una vecchia terra giace sepolta nelle profondità dell'oceano”.
Una teoria molto elegante, poi confermata da successivi studi geologici portati avanti negli anni.

Dove si formano gli atolli corallini

Gli atolli sono presenti principalmente nell’oceano Pacifico e nell’oceano Indiano. Si trovano quindi nella fascia cosiddetta intertropicale e, come abbiamo appena visto, in corrispondenza di antiche isole vulcaniche ormai sommerse. Spesso sono molto lontani dal resto dei continenti ma per le loro bellezze naturalistiche sono molto conosciuti. Gruppi di atolli che sicuramente avrete sentito nominare formano la Repubblica delle Maldive, nell’oceano Indiano, oppure le Isole TuvaluBora Bora Tahiti nell’oceano Pacifico.

Che differenza c’è tra un’isola e un atollo?

Gli atolli sono scogliere madreporiche, quindi formate da coralli e contraddistinte dalla presenza della barriera corallina e da un antico cono vulcanico. Le isole, invece, sono tratti di terre emerse, di origine varia, e possono essere presenti anche nei laghi oppure nei fiumi. A causa della particolare storia che porta alla loro formazione, un atollo può essere composto anche da più isole. La parola “atollo”, di derivazione maldiviana, viene utilizzata per indicare strutture composte da sedimenti corallini che affiorano in superficie. 

Gli atolli sono sempre circolari?

Forma degli atolli
Formazione di un atollo non circolare. Credits: Terry, J. P.; Goff, J. (2013).

Sebbene gran parte degli atolli abbiano una struttura circolare, non è detto che sia sempre così.
Molto spesso, a causa di frane e cedimenti di parte del cono vulcanico di partenza, la forma assunta dalle barriere coralline è irregolare e così quella degli atolli risultanti.

Bibliografia
W. Grigg (1982). Darwin Point: A threshold for atoll formation. , 1(1), 29–34. doi:10.1007/bf00286537
Terry, J. P.; Goff, J. (2013). One hundred and thirty years since Darwin: ‘Reshaping' the theory of atoll formation. The Holocene, 23(4), 615–619. doi:10.1177/0959683612463101 

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