In queste ore si sta tornando a parlare dei missili ATACMS (Army Tactical Missile System). Si tratta di armi attualmente in dotazione all'esercito USA prodotte dalla Lockheed Martin e, stando a quanto riportato da alcune testate internazionali, Biden ne avrebbe approvato la spedizione di 200 unità in Ucraina già a marzo, nonostante la notizia non sia stata resa pubblica in un primo momento per mantenere la sicurezza operativa dell'Ucraina. Inizialmente il governo Biden si era dichiarato contrario al loro invio, temendo un impoverimento eccessivo delle scorte USA, ma la scelta della Russia di schierare al confine dell'Ucraina missili balistici coreani ha spinto gli USA a cambiare posizione e a inviare 200 di queste armi a Kiev. Queste le parole di Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca:
Posso confermare, come avete sentito da altri, che il presidente ha ordinato al suo team di fornire all'Ucraina un numero significativo di missili Atacms da utilizzare all'interno del territorio sovrano dell'Ucraina […] ne invieremo altri, ora che abbiamo ulteriore autorità e denaro.
Gli ATACMS già inviati dagli USA in precedenza avevano una gittata molto inferiore (140 km), mentre quelli arrivati il mese scorso, con una gittata di 300 km, servirebbero per colpire obiettivi nelle zone del Paese invase dalla Russia. Secondo alcune testate americane, sarebbero già stati usati per colpire un aeroporto militare russo in Crimea e le truppe russe a Berdiansk, sul Mar d'Azov.
Gli ATACMS sono missili balistici a corto raggio, lunghi 4 metri, larghi 0,61 metri e capaci di colpire bersagli fino a 300 km di distanza. Per il loro lancio sono necessarie apposite piattaforme (modelli HIMARS and MLRS M270) e possono montare una testata a frammentazione dal peso di 227 kg.
In realtà esistono diversi modelli di questi missili e le loro caratteristiche possono differire leggermente da quelle sopra riportate: considerate che i primi modelli risalgono addirittura al 1986, e nel corso degli anni si sono evoluti per essere sempre più performanti.
Il loro primo utilizzo risale al 1991 durante la guerra del Golfo.
Per approfondire, ecco un video ad hoc di approfondimento sul funzionamento e le caratteristiche tecniche dei missili ipersonici:
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