Dopo settimane di attesa, lunedì 18 dicembre alle 22:17 in Islanda è iniziata un'eruzione vulcanica di tipo fissurale accanto al centro abitato di Grindavik. Fontane di lava sono fuoriuscite da una frattura del suolo lunga circa 4 km, come mostrano le spettacolari immagini immortalate dalle webcam locali. Ma cos'è esattamente un'eruzione fissurale? E cosa cambia rispetto eruzione vulcanica che tutti abbiamo in mente?
Cosa significa eruzione fissurale
Nell'immaginario comune quando pensiamo a un'eruzione vulcanica pensiamo a un edificio conico che lancia lava da un unico cratere centrale. In natura però esistono anche altre tipologie di eruzione, come le cosiddette eruzioni fissurali (o lineari). In questo caso non è presente un unico cratere centrale ma tanti centri eruttivi allineati lungo una serie di fratture. Queste sono piuttosto profonde, hanno uno sviluppo sub-verticale e possono essere viste come una sorta di “via preferenziale” per la risalita del magma.
In questa tipologia di eruzioni il magma eruttato ha una bassa viscosità (è molto fluido) e quindi non dà vita a eruzioni esplosive ma effusive, cioè la lava emessa tende a fluire laterlamente anche per grandi distanze. Questo tipo di eruzione è tipica delle dorsali medio-oceaniche, cioè laddove si separano due placche, dando vita a nuova crosta oceanica.
Ma per quale motivo allora ci sono eruzioni fissurali anche in Islanda?
Eruzioni fissurali in Islanda
Come abbiamo anticipato le eruzioni fissurali sono tipiche delle dorsali medio-oceaniche e proprio per questo motivo non ci dovrebbe stupire che questo stesso fenomeno ci sia anche in Islanda: quest'isola infatti non è altro che una porzione di dorsale emersa. Quando siamo in Islanda, in altre parole, è come se stessimo camminando su una porzione di fondale oceanico!
Più nello specifico, se andiamo a vedere le immagini satellitari della penisola interessata dall'eruzione, vediamo la presenza di diverse strutture lineari orientate sud-ovest/nord-est. Questa orientazione non è casuale ma corrisponde proprio a quella della dorsale oceanica in questo tratto.
L'eruzione del 18 dicembre è legata proprio ad uno di questi sistemi di fratture che, sfortunatamente, si è trovato proprio accanto a un centro abitato da poche migliaia di persone, Grindavik. Nello specifico la frattura interessata dall'eruzione si estende per circa 4 km, con il capo nord appena a est di Stóra-Skógfell e il capo sud appena a est di Sundhnúk. La distanza dal capo sud al confine di Grindavík è di quasi 3 km.