
Il tasso di disoccupazione è un indicatore statistico del mercato del lavoro che serve per misurare la discrepanza tra l'offerta di lavoro e la domanda, è importante per monitorare lo stato di salute di un'economia. Si tratta di un dato che misura la percentuale di persone senza lavoro ma che stanno attivamente cercando un'occupazione (i cosiddetti disoccupati), rispetto alla forza lavoro totale (cioè l'insieme di chi è occupato o cerca un lavoro). Negli ultimi 20 anni, il tasso di disoccupazione in Italia ha avuto un andamento variabile. Tra il 2000 e il 2024, la media è stata del 9,38%, con un picco del 13,20% nel novembre 2014.
Cosa si intende per tasso di disoccupazione
Il tasso di disoccupazione è un indicatore economico che misura la percentuale della forza lavoro totale composta da individui che, pur essendo privi di impiego, sono attivamente impegnati nella ricerca di un'occupazione. In altre parole, esso mette in relazione il numero dei disoccupati (coloro che cercano attivamente lavoro) con la forza lavoro complessiva, che include sia gli occupati che i disoccupati.
Immagina di essere in un periodo in cui molte imprese stanno chiudendo o licenziando: in questo caso, il tasso di disoccupazione tende a crescere, poiché sempre più persone si trovano senza lavoro. Un tasso elevato può quindi essere un segnale che l'economia sta attraversando delle difficoltà perché magari le imprese non riescono a mantenere i posti di lavoro o non assumono abbastanza lavoratori per coprire la domanda di occupazione. Al contrario, se il tasso di disoccupazione è molto basso, potrebbe essere un segno positivo che indica che ci sono più opportunità di lavoro, ma anche che le aziende stanno lottando per trovare personale qualificato. In questo caso, si potrebbe verificare un fenomeno chiamato inflazione salariale, dove i salari aumentano a causa della scarsità di lavoratori, creando così delle potenziali difficoltà per le imprese.
Come si calcola il tasso di disoccupazione
Il calcolo da fare è molto semplice tramite una formula: per ottenere il tasso di disoccupazione, bisogna dividere il numero di disoccupati per la forza lavoro totale (ovvero la somma delle persone occupate e disoccupate) e moltiplicare il risultato per 100:
Tasso di disoccupazione = Numero di disoccupati/ Forza lavoro totale e il risultato va' moltiplicato per 100
Ad esempio, se in un paese ci sono 5 milioni di persone disoccupate e 20 milioni di persone nella forza lavoro totale, il tasso di disoccupazione sarà del 25%.
In Italia e in molti altri paesi, la popolazione attiva a cui si fa riferimento per calcolare il tasso di disoccupazione è composta da tutte le persone di età compresa tra 15 e 74 anni, e lo stesso intervallo di età viene utilizzato anche dall'Eurostat ( l'ufficio che si occupa delle statistiche nell'Unione europea) e l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL). Ma andiamo a specificare che per popolazione attiva si intende quella che tra i 15 e i 74 anni lavora o cerca lavoro, anche se in realtà la popolazione in età lavorativa si riferisce alla fascia dai 15 ai 64 anni.
Il tasso di disoccupazione in Italia: come sono andati gli ultimi 20 anni
Negli ultimi venti anni, il tasso di disoccupazione in Italia ha avuto andamenti altalenanti. Dal 2000 al 2024, la media è stata del 9,38%, con un picco storico del 13,20% nel novembre 2014, durante la crisi economica globale. Tuttavia, negli ultimi tempi, il tasso è migliorato, scendendo al minimo storico del 5,70% nel novembre 2024.
Questi dati dimostrano l'importanza di monitorare il tasso di disoccupazione, al di là del numero percentuale, perché può essere considerato uno specchio delle situazioni economiche di un Paese e di tutti gli interventi politici che vengono attuati per risolverle. Un basso tasso di disoccupazione, per esempio, non sempre è sinonimo di benessere perché magari potrebbe essere affiancato da altri problemi come l'inflazione salariale o la difficoltà delle imprese a trovare lavoratori qualificati.
Il tasso di disoccupazione è uno degli strumenti indispensabili per analizzare la congiuntura economica di un Paese (cioè lo stato di salute da un punto di vista economico di quel Paese in un determinato periodo), e la percentuale di questo tasso è davvero utile per capire come stanno andando l'economia e il mercato del lavoro. Bisognerebbe poi fare ulteriori specifiche in merito all'importanza di alcune "sottocategorie" come quella del tasso di disoccupazione giovanile per capire la vera forza lavoro del Paese, e a tal proposito è utile consultare il sito dell'Istat che fornisce tutte le informazioni necessarie. Si può dire, in conclusione, che conoscere e saper interpretare il tasso di disoccupazione in toto aiuta a prendere decisioni che aiutano a garantire una crescita sostenibile e una gestione efficace delle risorse umane all'interno di ogni singolo Paese, ed è per questo che ne sentiamo parlare cosi tanto.