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Un'ondata di maltempo ha colpito diverse regioni del Centro Italia nelle ultime ore: su San Benedetto del Tronto (AP) si è abbattuto un forte nubifragio che ha causato allagamenti dei sottopassi e di alcune abitazioni, mentre ad Acquaviva Picena (AP) la strada principale ha ceduto a causa dello smottamento del terreno.
Nel frattempo, anche in Emilia-Romagna sono state registrate forti piogge soprattutto nelle zone di Ravenna e Ferrara, dove si è formata anche una tromba marina. Le precipitazioni non hanno causato vittime dirette, anche se la popolazione ha registrato diversi disagi, con i Vigili del Fuoco che sono stati attivati per decine di interventi.
A causare questo maltempo è stata una perturbazione atlantica proveniente dal Nord Europa e che ha raggiunto il Mediterraneo centrale. Capiamo meglio cosa è successo e che cos'è questo significa.
Cosa è successo nel Centro Italia e le zone più a rischio
Secondo le rilevazioni della rete MIR, a San Benedetto del Tronto tra le 11:45 e le 12:45 di ieri 28 luglio sono caduti in totale 49 millimetri di pioggia: considerando che, mediamente, durante tutto il mese di luglio nelle Marche cadono 43 millimetri di pioggia, è facile capire il perché di questi allagamenti.
Nelle prossime ore sono previste ancora delle precipitazioni che potranno assumere carattere di forte intensità, con raffiche di vento forte: proprio per questo, la Protezione Civile ha emesso un'allerta gialla fino alla mezzanotte del 30 luglio per il rischio di piene dei fiumi, temporali, vento e mareggiate.
Anche in Emilia-Romagna le forti piogge hanno colpito soprattutto le zone di Ravenna e Forlì: nella città di Ravenna sono stati raggiunti i 90 mm di accumulo di piogge (rispetto a una media regionale di 27,8 mm registrato a luglio 2024), con conseguenti allagamenti, mentre a Porto Garibaldi a Comacchio (FE) è stata avvisata una tromba marina che, tuttavia, non ha causato danni.
Anche in questo caso, la Protezione Civile ha emesso un'allerta gialla fino alla mezzanotte del 30 luglio per piene dei fiumi e per il rischio di frane e piene dei corsi minori.
Perché le perturbazioni atlantiche stanno diventando più intense
Come già anticipato, la causa di questa ondata di maltempo è da attribuire a una perturbazione proveniente dal Nord Europa, che ha scavato un canale depressionario (ovvero una zona di bassa pressione) che dal Regno Unito si è esteso fino al Mediterraneo centrale.
Ma come si forma questa perturbazione? Una perturbazione come quella che ha causato le forti piogge sul Centro Italia si forma quando, nell'Oceano Atlantico, l'aria fredda polare si scontra con l'aria calda tropicale, generando vortici che si poi spostano dall'Atlantico verso l'Europa. Queste perturbazioni, che possono essere più o meno intense, possono causare variazioni repentine del meteo, proprio come nel caso italiano.
Si tratta comunque di un fenomeno comune e sempre esistito in Europa: tuttavia, negli ultimi anni queste perturbazioni sono diventate sempre più intense e frequenti, provocando eventi meteorologici estremi come alluvioni lampo o nubifragi.
Tutto questo è legato, almeno in parte, al riscaldamento globale: queste perturbazioni, infatti, hanno un surplus di energia che raccolgono passando sopra acque più calde del normale. Le temperature sempre più alte e le ondate di calore estive sempre più intense stanno riscaldando eccessivamente la superficie del mare, con la conseguente liberazione di una maggiore quantità di vapore acqueo nell'atmosfera, che funziona come un vero e proprio carburante per questo tipo di perturbazioni.