Il riscaldamento globale indotto dalle attività antropiche sta modificando profondamente la climatologia del pianeta, attraverso manifestazioni meteorologiche sempre più estreme da una parte all’altra del globo: è la cosiddetta estremizzazione climatica, caratterizzata da passaggi repentini da condizioni di estrema siccità a inondazioni catastrofiche. L'Italia non è esente da questo fenomeno: anche solo guardando all'ultimo paio d'anni, basti pensare alle siccità del Po, all'alluvione in Emilia-Romagna, Lombardia e Toscana. Ma come è possibile che nella medesima area geografica si passi dalla siccità estrema e prolungata a improvvise inondazioni e alluvioni?
L'arrivo delle piogge, spesso, non è né risolutivo dal punto di vista della siccità, né benefico dal punto di vista dell'ambiente. Le intense perturbazioni atlantiche che periodicamente attraversano l'Italia mettono in evidenza tutte quelle fragilità di un territorio per il 90% a rischio idrogeologico. Una fragilità che tende ad accentuarsi fondamentalmente per due motivi.
Il primo, piogge abbondanti e persistenti cadono su un suolo impermeabilizzato dalla siccità e indebolito dalla cementificazione selvaggia e dal disboscamento, insieme a una lacunosa manutenzione dei bacini idrici, favorendo alluvioni lampo ed esondazioni fluviali. Ricordiamo che le radici degli alberi sono estremamente importanti perché tengono unito, fermo e compatto il terreno, evitandone cadute e cedimenti.
Il secondo, le perturbazioni in transito sul bacino del Mediterraneo risultano molto più intense rispetto al passato, a causa di un surplus di energia che raccolgono passando sopra acque più calde del normale. Le intense e ripetute ondate di calore estive che investono il bacino del Mediterraneo, infatti, riscaldano eccessivamente la superficie del mare (con temperature paragonabili a quelle dei mari tropicali), liberando una maggiore quantità di vapore acqueo in atmosfera, vero e proprio carburante per le perturbazioni e i fenomeni associati, che in questo modo si manifestano con maggiore persistenza e violenza.