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26 Settembre 2023
12:00

Cos’è la povertà energetica, quali sono le sue cause e cosa si può fare per contrastarla

Quando un nucleo familiare non riesce a permettersi beni energetici fondamentali si parla di “povertà energetica”. Comprendiamo in cosa consiste e quali le cause di questo fenomeno in aumento in Italia.

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Cos’è la povertà energetica, quali sono le sue cause e cosa si può fare per contrastarla
poverta energetica

Negli ultimi anni si è sentito spesso parlare di povertà energetica, il fenomeno con cui si indica la difficoltà o addirittura incapacità per alcune persone o nuclei familiari di accedere e usufruire dei servizi energetici essenziali per motivi strutturali (isolamento abitativo per esempio) o socio-economici (il reddito a disposizione non ne permette l’acquisto). Questa è una condizione nella quale vivono sempre più persone in Italia e in Europa.

Le cause della povertà energetica possono essere molteplici e vanno dalle condizioni socio-economiche delle famiglie alla qualità delle abitazioni, fino alle politiche energetiche e sociali adottate dai governi.

Questo fenomeno comporta gravi conseguenze sulla salute, sull’abitabilità delle case e sul benessere collettivo. La povertà energetica è quindi un problema complesso che richiede più soluzioni a livello sociale, economico e politico.

Le cause della povertà energetica

L’OIPE (Osservatorio Nazionale Povertà Energetica) definisce infatti l’energia un bene meritorio, cioè un bene che, per la sua funzione, è riconosciuto come “meritevole di tutela pubblica”. L’energia è un bene fondamentale per soddisfare bisogni essenziali della collettività, a cui dovrebbero poter accedere tutti a prescindere dalle proprie possibilità economiche.

La povertà energetica è un fenomeno complesso, originato da diversi fattori. La tendenza è quella di identificare la povertà energetica come originata da tre variabili: bassi redditi, abitazioni inefficienti (energicamente parlando) e alti costi del mercato dell’energia. Ma questa è solo una parte del fenomeno: dagli studi di settore la povertà energetica spesso si concentra in determinati strati della popolazione. Oltre agli individui con bassi redditi, troviamo famiglie i cui componenti hanno un’età avanzata, persone sole e/o vulnerabili, individui poco scolarizzati.

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Ne deriva che un elevato tasso di povertà energetica può generare conseguenze negative sia sul benessere individuale che collettivo: pensiamo per esempio all’aumento della spesa sanitaria, o alle problematiche legate alla giustizia sociale.

Come si misura la povertà energetica

La misurazione della povertà energetica può essere complessa a causa della molteplicità di fattori che contribuiscono a determinare questa condizione e delle differenze tra i diversi contesti geografici e sociali.

L’osservatorio Europeo della Povertà Energetica prende in considerazione, tra gli indicatori, nuclei che hanno un consumo energetico troppo basso e/o una quota troppo elevata del proprio reddito dedicata alla spesa energetica.

Identificano il fenomeno anche il ritardo nel pagamento delle bollette, l’incapacità di mantenere la casa adeguatamente riscaldata, ma anche la mortalità invernale o la presenza di gravi problemi dell’abitazione (umidità, perdite e muffe, illuminazione insufficiente).

cause povertà energetica

Il fenomeno in Italia e le politiche di contrasto

Sempre secondo i dati dell’OIPE la povertà energetica in Italia è in aumento: all’inizio del 2022 riguardava circa l’8,5% delle famiglie italiane (ossia 2,2 milioni di famiglie), con una maggiore incidenza nel Meridione. Dallo studio, risultano ancor più svantaggiate le famiglie che vivono nelle aree interne e marginali del Paese.

Gli strumenti di contrasto della povertà energetica sono molteplici e agiscono su più fronti, proprio perché il fenomeno è sfaccettato e complesso.

  • Supportare il pagamento delle bollette ad alcune categorie, applicando le cosiddette tariffe sociali. Per esempio, in Italia, per soggetti a basso reddito o in condizioni di particolare vulnerabilità troviamo i bonus sociali o bonus bollette che permettono l'acquisto di acqua, luce, gas.
  • Fornire informazioni per aumentare la consapevolezza sui consumi e per promuovere un utilizzo migliore delle fonti di energia.
  • Infine, supportare il processo di riqualificazione energetica degli edifici.
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