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24 Gennaio 2025
7:00

È vero che le anguille si riproducono solo nel Mar dei Sargassi? Il mistero del lungo viaggio

Le anguille europee si riproducono nel Mar dei Sargassi dove arrivano dopo una lunga migrazione per migliaia di chilometri. Alcuni meccanismi della loro complessa migrazione sono ancora oggi ignoti e sono una specie a rischio estinzione a causa di pesca illegale, sbarramenti lungo i fiumi e cambiamento climatico.

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È vero che le anguille si riproducono solo nel Mar dei Sargassi? Il mistero del lungo viaggio
Anguilla comune

L'anguilla europea è un pesce che vive in acqua dolce, ma gli adulti dai fiumi di varie parti d'Europa e da tutto il bacino del Mediterraneo, migrano in ambiente oceanico, nel lontano Mar dei Sargassi  per riprodursi: i nuovi nati affrontano poi incredibili viaggi lunghi anche 10.000 km per tornare fino ai fiumi. La biologia e l’ecologia di questi animali che nel corso della vita subiscono ben 5 metamorfosi, è rimasta in gran parte ignota agli scienziati per secoli. Ancora oggi sono irrisolte alcune questioni fondamentali sulla migrazione oceanica delle anguille adulte, messa però in pericolo da pesca illegale, cambiamento climatico, dighe e impianti idroelettrici lungo i fiumi.

Che pesci sono le anguille?

Aristotele pensava che le anguille nascessero dal fango e le studiò a lungo nel comportamento e nell’anatomia, ma trasse molte conclusioni errate. Per la somiglianza ad un serpente spesso non erano considerate un pesce e per secoli è rimasto ignoto il loro meccanismo di riproduzione visto che, a differenza di altri pesci, nessuno aveva mai trovato un’anguilla con le uova al suo interno. Per questo, nel corso della storia, molti zoologi  parlarono di “dilemma dell’anguilla”.

Solo nel 1824 uno studioso tedesco, il Prof. Martin Rathke descrisse per la prima volta una femmina di anguilla completa di organi riproduttivi e nel 1921 il naturalista Danese Johannes Schmidt, dopo oltre dieci anni di ricerche nell’oceano Atlantico, riuscì a trovare degli esemplari appena nati nel Mar dei Sargassi. In tempi molto recenti, nel 2021, un’equipe internazionale ha tracciato il viaggio di anguille adulte dalle isole Azzorre al Mar dei Sargassi ottenendo per la prima volta la prova diretta degli spostamenti lungo gli ultimi 2.500 km di viaggio. Ad oggi non si conosce ancora la profondità e la velocità del nuoto o la rotta che gli esemplari seguono.

Dove si riproduce l’anguilla europea: il viaggio e la metamorfosi

Esistono 19 specie e sottospecie del genere Anguilla distribuite in tutto il mondo a eccezione del Pacifico orientale e dell'Atlantico meridionale e tutte si riproducono in ambiente oceanico. Tuttavia, la storia più sorprendente è quella dell’anguilla europea (Anguilla anguilla) che vive in fiumi e laghi d’Europa, ma si riproduce nel Mar dei Sargassi in pieno Atlantico nord-occidentale.
Ogni anno, migliaia di anguille adulte depongono milioni di uova nella profonda oscurità oceanica perché vengano fecondate. Da questo momento inizia un ciclo vitale che comporta 5 metamorfosi e un lungo viaggio di ben 3 anni. Dalle uova si schiudono minuscole larve filiformi con occhi e testa piccolissimi. In poco tempo assumono una forma piatta e allungata simile ad una foglia di salice, del tutto trasparente: questo è lo stadio di leptocefalo. I leptocefali trascinati dalla Corrente del Golfo iniziano il tragitto di ritorno attraverso l’Atlantico diretti verso lo Stretto di Gibilterra e le coste Europee. I nuovi nati percorrono circa 10.000 km per tornare lungo le coste del Mediterraneo, compiendo una delle imprese di migrazione più lunghe e complesse nel regno animale

Ciclo vitale anguilla
Credits: Ciclo vitale dell’anguilla come disegnato da Salvor Gissurardottir, Agosto 2006., CC BY 2.5, via Wikimedia Commons

Durante il viaggio la larva cresce e assume l’aspetto di una piccola anguilla semi trasparente, simile a un pesciolino di vetro: la ceca. Dagli ambienti costieri le ceche iniziano a risalire gli estuari dei fiumi e si trasformano in ragani morfologicamente uguali all’adulto ma più piccoli (40-45 cm). Raggiunti gli ambienti fluviali e lacustri mutano in anguille gialle, pesci dal corpo lungo e muscoloso, con una pigmentazione marrone giallastra e una bocca larga, capaci di risalire i fiumi contro corrente alla ricerca di cibo. L’anguilla gialla trascorrere anche alcuni anni in fiumi, laghi e canali, restando sul fondo fangoso e cacciando prevalentemente di notte piccoli pesci, larve, lumache e in alcuni casi di detriti vegetali.

Le anguille sono piuttosto longeve e in cattività possono vivere anche fino a 80 anni. Diventano adulte  fra i 10 e i 15 anni e a questo punto, seguendo un richiamo istintivo, subiscono l'ultima metamorfosi in anguilla argentina e scendono verso il mare. Si sviluppano gli organi riproduttivi, il corpo diventa più scuro e il ventre argentato, gli occhi grandi e bluastri e  smette di alimentarsi per concentrarsi solo sulla migrazione verso il Mar dei Sargassi per riprodursi. All'arrivo, si riproduce e muore.

Le minacce alla sopravvivenza di questi pesci

Anche se l'epilogo non è propriamente piacevole, almeno l'anguilla ha assolto al suo compito riproduttivo. Purtroppo però, un viaggio così avventuroso spesso termina nel peggiore dei modi, prima ancora di arrivare a destinazione a causa della pesca illegale o perché gli animali vengono risucchiati e triturati dalle turbine degli impianti idroelettrici. A partire dagli anni ’80 del secolo scorso, questa specie ha subito un calo numerico del 95% e ora è in grave pericolo di estinzione per diverse minacce: bracconaggio, cambiamento climatico che altera le correnti oceaniche, presenza di dighe, sbarramenti e impianti idroelettrici lungo i fiumi, impossibilità a riprodurle in allevamento come altri pesci. Negli ultimi vent'anni sono stati compiuti sforzi internazionali per la conservazione delle anguille e oggi, un progetto europeo coordinato dall'Italia, denominato LIFEEL, sta compiendo azioni nel tentativo di salvarle dall’estinzione.

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