Questa notte attorno alle 4:30 un forte temporale con intensità della precipitazione da nubigragio ha colpito la Lombardia e, in particolare, Milano e la Brianza, con piogge abbondanti e forti venti. Le precipitazioni, stimate attorno ai 31 mm/h (in Brianza sono caduti dai 40 ai 90 mm di pioggia nell'arco di 4-5 ore), hanno causato alle ore 6:00 circa l'esondazione del fiume Seveso (che in parte scorre sotto il manto stradale del capoluogo lombardo) in prossimità del quartiere Niguarda, a nord della città, provocando allagamenti. Attualmente non si contano feriti ma, per precauzione, la polizia locale ha chiuso i sottopassaggi (come quello di Rubicone e Negrotto), le strade allagate (come viale Fulvio Testi) e alcune fermate della metropolitana, provocando disagi alla circolazione. Anche i Vigili del Fuoco al momento sono impegnati in vari interventi per cantine allagate e rami caduti, mentre ATM (Azienda Trasporti Milanesi) segnala che i mezzi di superficie stanno subendo deviazioni.
L'evento non è arrivato inaspettato visto che la Protezione Civile ha diramato già nel bollettino del 30 ottobre l'allerta meteo gialla per la città di Milano. Attualmente, per fortuna, la perturbazione si sta allontanando dal capoluogo ma si prevede che l'esondazione del Seveso continuerà ancora per qualche ora e, allo stesso tempo, resta alta l'attenzione per il fiume Lambro. Questo al momento non ha ancora esondato ma in via precauzionale, visto l'alto livello, sono state evacuate le comunità del Parco Lambro.
L'evento ha riacceso la discussione in merito alle vasche di laminazione. Semplificando, si tratta di "serbatoi" che raccolgono e accumulano l'acqua nei momenti di piena così da evitare che il corso d'acqua fuoriesca dal suo alveo e, quindi, che esondi. L'acqua accumulata, poi, sarà rilasciata nei momenti di magra o in situazioni di necessità.
Per approfondire, ecco un video ad hoc su come funziona il sistema di allerta meteo della Protezione Civile: