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Le feci degli animali possono sembrare un argomento piuttosto disgustoso, eppure le deiezioni, dette tecnicamente “fatte”, possono rivelare molte informazioni interessanti sulla specie che le ha prodotte. È proprio il caso di dire “dimmi come la fai e ti dirò chi sei!”. Dai lupi alle lepri, fino alle fatte di lucertole e gechi che potreste trovare anche in casa, specie diverse producono escrementi con forma e caratteristiche peculiari a volte utilizzati anche per marcare il territorio o per altre esigenze a seconda del luogo e della posizione in cui vengono lasciati. Possono diventare addirittura oggetto d’indagine per i naturalisti, visto che dalla loro analisi si può risalire non solo al tipo di dieta, ma anche alla genetica dell’animale e persino al calcolo della densità di individui in un territorio.
Le "fatte" degli animali cambiano in base a dieta ed età
Le feci, come potrete immaginare, rappresentano la parte di scarto e non digerita dell’alimento e possono avere caratteristiche differenti in base all'animale che le ha fatte. Gli erbivori che mangiano vegetali piuttosto fibrosi e poco nutrienti, consumano grandi quantità di materiale e quindi producono deiezioni in abbondanza. I carnivori, sia predatori sia necrofagi (mangiatori di carogne), si cibano di sostanza altamente proteica, nutriente e digeribile, quindi hanno bisogno di quantitativi meno abbondanti e producono meno fatte.
Fra i mammiferi, ogni specie e, addirittura, ogni individuo produce escrementi con un ben determinato odore, in molti casi importante segnale per marcare il territorio o per manifestare la disponibilità all’accoppiamento. Anche il colore può variare in base all’età o alla dieta: i piccoli non ancora svezzati spesso hanno feci chiare o grigiastre, gli adulti hanno feci che possono cambiare colorazione in relazione agli alimenti presenti in una zona o al periodo dell’anno. Per esempio, quando ci sono bacche e frutti colorati, si tingono anche le fatte di animali frugivori (mangiatori di frutti).
Senza andare troppo lontano nel descrivere le strane fatte del vombato (Vombatus ursinus), marsupiale australiano che produce feci a forma di cubo, o quelle dello zibetto (Paradoxurus hermaphroditus) da cui si ricava un prezioso caffè, basta analizzare quelle prodotte da animali decisamente più comuni, per rendere interessante anche una passeggiata nel bosco.

Il lupo e la volpe
Come predatori e carnivori, questi animali presentano fatte allungate, di forma cilindrica con la parte terminale molto appuntita. In particolare, nel lupo è facile trovare abbondante quantità di pelo, di setole o di frammenti di ossa, così da poter risalire anche al tipo di prede più abbondanti in una zona (cinghiali, caprioli o nutrie). Quando sono ancora fresche hanno un odore molto pungente, anche per il fatto che sono state “profumate” dalle ghiandole perianali, molto utili per marcare il territorio. Un po’ come fanno i nostri cani quando strofinano le terga sul terreno o sull’erba per lasciare il segno.

Vengono depositate in punti strategici, un po’ in rilievo rispetto al terreno e in genere sempre negli stessi luoghi. Alcuni studi hanno dimostrato che la distribuzione delle fatte del lupo varia anche in base alle stagioni: dopo la nascita dei cuccioli e durante l’allattamento, le feci si concentrano nei pressi della tana, mentre in inverno la loro distribuzione è più uniforme.
La volpe (Vulpes vulpes) le produce in media di 8-10 cm, quindi più piccole rispetto a quelle del lupo (Canis lupus), lunghe circa 10-15 cm. Sono anche più ricche di semi e molto scure, segno che la volpe ha mangiato frutti o bacche. A volte è facile riconoscerle in estate perché piene di semi di ciliegie. Le fatte di faina, un mammifero onnivoro della famiglia dei mustelidi, si contraddistinguono per essere fusiformi, con una lunghezza variabile tra 3-12 cm e un odore pungente. Come per la volpe possono contenere semi e frutti.
La lepre
La lepre (Lepus europaeus) è un erbivoro e, come altri Lagomorfi, tipo il coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus) o il silvilago (Sylvilagus sp.) produce fatte a forma di piccole palline compatte, di circa 15-20 mm di diametro, che diventano di colore bruno giallastro dopo una prolungata esposizione al sole. Sono interamente composte di frammenti di fibre vegetali ben visibili anche a occhio nudo.

La particolarità e che questi animali producono due tipi di escrementi. Nell’intestino, infatti, durante la digestione, avviene la separazione fra due tipologie di materiale parzialmente digerito e si producono due tipi di feci: le fatte vere e proprie che vengono espulse una a una sul terreno e i ciecotropi, palline più piccole, molto scure e ricche di muco e nutrienti che vengono espulse tutte insieme e subito vengono re-ingerite dall'animale. Sono inghiottite intere, in modo da subire un secondo processo di digestione con il completo assorbimento dei nutrienti e della vitamina B.
Il capriolo e il cervo
Le fatte dei Cervidi come il cervo nobile (Cervus elaphus) o il capriolo (Capreolus capreolus) sono cilindretti lisci e compatti che nel maschio terminano a punta e somigliano quasi ad una "pallottola" piuttosto corta, mentre nella femmina sono di forma ovale simile ad una sorta di oliva, ma attenzione a non fare confusione! Variano fra le due specie per dimensioni e si trovano in mucchietti distribuiti sull’erba nei luoghi di alimentazione.

La lucertola e il geco
La lucertola e il geco sono rettili e, come gli uccelli, hanno un apparato escretore che sfocia nella cloaca (ultima porzione dell'intestino), in modo tale da rilasciare contemporaneamente feci e urine. Ecco perché le loro fatte appaiono come cilindretti che terminano con una piccola porzione biancastra composta da cristalli di acido urico.

Visto che abitano e frequentano spesso le nostre case e giardini, potreste trovare questi escrementi non solo su muri o rocce, ma anche su terrazzi e balconi, e in generale nei posti dove i rettili si espongono al sole per la termoregolazione.