Come anticipato durante gli ultimi eventi di marketing, Google ha finalmente implementato la possibilità di utilizzare Gemini, il suo modello di intelligenza artificale generativa, all'interno di app come Gmail, Documenti, Fogli, Presentazioni e Meet per aumentare la produttività aiutandoci nella gestione dei flussi di lavoro, per esempio aiutandoci nella stesura di mail, testi e slide, oppure riassumendo lunghi documenti o scambi di mail direttamente all'interno delle app stesse. Questa novità porta di fatto l'AI nella suite Workspace di Google, un po' come recentemente abbiamo visto fare a Microsoft con Copilot.
Al momento, il servizio è in fase di lancio negli USA e in inglese, per cui non possiamo ancora usarlo in Italia a meno di spostare il proprio IP negli USA tramite VPN. Poiché il rilascio è ufficiale, comunque, è solo questione di tempo prima che sia disponibile anche nel nostro Paese. Per richiedere l'accesso a Gemini Advance nella suite Google è necessario un abbonamento al nuovo piano Google One AI Premium al costo di 21,99 € al mese, con un periodo di prova gratuito di due mesi, che comprende anche uno storage in cloud di 2 TB.
All'interno di Gmail possiamo richiedere all'assistente Gemini di scrivere mail a partire da una breve descrizione, decidendo anche se se usare un tono più o meno formale. L'intelligenza artificiale potrà inoltre darci suggerimenti in tempo reale e riassumere lunghe conversazioni via mail tramite elenchi puntati che evidenziano le informazioni più rilevanti. Lo stesso accade in Google Documenti, l'alternativa Google a Microsoft Word, all'interno del quale possiamo richiedere di revisionare parti di un documento all'assistente ed ottenere consigli su come migliorare i nostri elaborati. Poiché Gemini viene integrato direttamente all'interno delle app, non sarà necessario uscire dalle stesse per richiamare e utilizzare l'assistente.
Per quanto riguarda la privacy, Google ha dichiarato che i dati immessi in Gemini non saranno in alcun modo ceduti a società esterne per addestrarne i sistemi di intelligenza artificiale senza esplicito consenso da parte dell'utente.