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2 Agosto 2025
18:30

I 10 terremoti più forti mai registrati nella storia

Il terremoto di M8.8 al largo della costa del Kamchatka il 30 luglio è stato il sesto più forte mai registrato nella storia: vediamo la classifica dei 10 sismi più violenti registrati sul nostro Pianeta.

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I 10 terremoti più forti mai registrati nella storia
terremoti

Il violento terremoto di magnitudo 8.8 che ha colpito la Kamchatka lo scorso 30 luglio è stato il sesto sisma più forte mai registrato nella storia. Subito dopo la sequenza sismica è stata diramata un'allerta tsunami in tutta l'area del Pacifico: fortunatamente, l'impatto dello tsunami è stato minore rispetto alle previsioni, con onde che hanno raggiunto al massimo i 1,74 metri (registrati in California), ben lontano dai 4 metri stimati.

A questo punto, però, viene da chiedersi: ma quali sono stati i 10 terremoti più forti della storia e, soprattutto, quanto sono recenti? La quasi totalità di questi terremoti è stata registrata nella Cintura di fuoco del Pacifico (Pacific Ring of Fire) che, non a caso, rappresenta la fascia del Pianeta più colpita da terremoti e dove si concentra il 75% dei vulcani di tutta la Terra.

mappa cintura di fuoco
La mappa della Cintura di fuoco del Pacifico.

Terremoto di M9.5 in Valdivia, Cile (1960)

Finora il terremoto più forte mai registrato nella storia è stato quello che ha colpito nel 1960 la città di Valdivia, in Cile, con una magnitudo di 9.5. Secondo le stime dell'USGS, l'enorme violenza della scossa provocò circa 1.600 morti, distruggendo palazzi ed edifici e lasciando senza casa circa 2 milioni di persone.

Per capire la violenza di questo terremoto, bisogna specificare che quella Richter è una scala logaritmica: questo significa che, tra un valore di magnitudo e l'altro, l'ampiezza del movimento del terreno è 10 volte più grande e l‘energia sprigionata è di circa 30 volte superiore (31,6 volte superiore per essere precisi).

In altre parole, un terremoto di M9.5 come quello della Valdivia libera un'energia 178 mila volte superiore rispetto a un terremoto di M6.0 (come quello di Amatrice del 2016, che devastò il Centro Italia).

Terremoto di M9.2 in Alaska, USA (1964)

Nel 1964, appena 4 anni dopo, venne registrato il secondo terremoto più forte della storia, che colpì la zona di Prince William Sound, in Alaska, raggiungendo una magnitudo di 9.2. Il sisma, il più violento nella storia degli USA, provocò la morte di almeno 130 persone e, secondo le stime, danni per oltre 2,3 miliardi di dollari.

In quell'occasione, la terra tremò per circa 4 minuti e mezzo: il "Terremoto del Venerdì Santo" (chiamato così poiché avvenne il venerdì precedente alla Pasqua) generò anche uno tsunami che si propagò dalle isole Kodiak fino alle coste della California settentrionale.

Terremoto di M9.1 a Sumatra, Indonesia (2004)

Il 26 dicembre 2004 un terremoto di magnitudo 9.1 colpì le coste occidentali dell'isola di Sumatra, nell'Oceano Indiano. Pochi minuti dopo la scossa, l'arcipelago indonesiano fu raggiunto da un violento tsunami, con onde che raggiunsero anche i 30 metri di altezza e che devastarono diversi Paesi dell'Oceano Indiano come Thailandia, Birmania e Bangladesh.

Secondo le stime più recenti, il disastro causò più di 126 mila vittime, con circa 94 mila dispersi e oltre 533 mila sfollati.

Terremoto di M9.1 a Tōhoku, Giappone (2011)

L'11 marzo 2011 un sisma di magnitudo 9.1 colpì la regione di Tōhoku, in Giappone: anche in questo caso, il terremoto generò uno tsunami, che colpì circa 50 minuti dopo la scossa.

In quel caso, le onde arrivarono fino a 20 metri di altezza, causando la morte di oltre 15 mila persone, più di 130 mila sfollati e, soprattutto, provocando il disastro della centrale nucleare di Fukushima.

Terremoto di M9.0 in Kamchatka, Russia (1952)

La quinta scossa di terremoto più forte avvenne proprio in Kamchatka nel 1952: proprio come nella scossa del 30 luglio, il sisma di magnitudo 9.0 provocò un maremoto con onde alte fino a 20 metri che colpirono soprattutto la costa di Paramushir, un'isola dell'arcipelago delle Isole Curili. Il maremoto raggiunse anche le Hawaii, provocando danni per 1 milione di dollari.

Terremoto di M8.8 in Kamchatka, Russia (2025)

Il terremoto di magnitudo 8.8 che ha lo scorso 30 luglio ha colpito la penisola della Kamchatka, in Russia, alle 11:24 locali (le 01:24 in Italia) è stato il sesto terremoto più forte mai registrato nella storia. L'epicentro è stato rilevato a a circa 136 km dalla città di Petropavlovsk-Kamchatsky, a una profondità di 20.7 km.

Fortunatamente, trattandosi di una zona poco popolata, non ci sono state vittime: dopo la sequenza sismica, però, è stata diramata un'allerta tsunami in tutta l'area dell'Oceano Pacifico, anche se l'impatto dello tsunami è stato minore rispetto alle previsioni: le onde più alte hanno infatti raggiunto i 1,74 metri, ben lontano dalle stime di 3/4 metri realizzate subito dopo il terremoto.

Terremoto di M8.8 a Maule, Cile (2010)

Il 27 febbraio del 2010 il Cile fu colpito da un altro forte terremoto: in quell'occasione la magnitudo registrata fu di 8.8, con epicentro tra le province di Maule e di Bio Bìo, a circa 325 km a sud della capitale Santiago. Il sisma fu avvertito fino a San Paolo in Brasile e a Buenos Aires in Argentina e provocò oltre 300 vittime, 12.000 feriti e circa 2 milioni di sfollati a causa degli edifici danneggiati. È stato il più forte terremoto del Sud America registrato in epoca strumentale dopo quello del 1960 di magnitudo 9.5.

Lo tsunami generato dal terremoto colpì soprattutto le città costiere di Constitución e Concepción, ma le onde si propagarono in tutto l’Oceano Pacifico, raggiungendo anche le coste di San Diego (USA).

Terremoto di M8.8 a Esmeraldas, Ecuador (1906)

Il 31 gennaio del 1906 un terremoto di magnitudo 8.8 colpì la cittadina di Esmeraldas in Ecuador, al confine con la Colombia: il sisma fu causato dalla subduzione della placca di Nazca al di sotto della placca sudamericana.

Come nei casi precedenti, la scossa provocò uno tsunami che investì le coste di Ecuador e Colombia, ma le onde raggiunsero tutta la costa dell'America centrale, gli USA (in particolare San Francisco) e il Giappone. In totale, le vittime furono circa 1.500.

Terremoto di M8.7 in Alaska, USA (1965)

Il 4 febbraio 1965 una violenta scossa di terremoto di magnitudo 8.7 colpì l'arcipelago delle isole Rat, in Alaska: trattandosi di una zona poco abitata, i danni di questo sisma furono limitati e non furono registrate vittime. Tuttavia, il terremoto provocò uno tsunami con onde che raggiunsero anche il Giappone e la California.

Terremoto di M8.6 ad Arunachal Pradesh, India (1950)

Il decimo terremoto più forte della storia risale al 15 agosto 1950, quando un sisma di magnitudo 8.6 venne registrato nello stato di Arunachal Pradesh, in India. L'ipocentro fu rilevato ad appena 15 km di profondità: essendo piuttosto superficiale, la roccia non riuscì ad assorbire tutta l’energia e, di conseguenza, il sisma fu percepito con forte intensità anche in superficie.

Il terremoto causò almeno 700 vittime, devastando l'intera regione dove numerosi villaggi vennero distrutti anche a causa delle frane provocate dal terremoto.

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