Un nuovo studio dei ricercatori della University of Southern California e della Chinese Academy of Sciences sostiene che la rotazione del nucleo interno della Terra starebbe rallentando rispetto alla superficie terrestre. Si tratterebbe di un fenomeno ciclico, iniziato nel 2010, in grado di far variare di qualche frazione di secondo la durata di una giornata. Le cause vanno ricercate nel nucleo esterno e nel mantello ma serviranno ulteriori studi per confermare questa ipotesi.
Gli studi precedenti sulla rotazione del nucleo terrestre
Il nucleo è l’involucro più interno della Terra, costituito da ferro e nichel e suddiviso in due porzioni: il nucleo esterno si trova allo stato liquido, mentre quello interno è solido. Negli ultimi 20 anni la dinamica del nucleo interno solido è stata oggetto di numerosi studi, basati sul tempo che le onde sismiche impiegano per attraversarlo. Questi hanno evidenziato come la velocità di rotazione del nucleo interno non sia costante nel tempo. In base allo studio più recente, compiuto dai ricercatori dell’Università di Pechino e pubblicato nel 2023, fino al 2010 il nucleo risultava ruotare più rapidamente (di circa 1° in più all'anno) rispetto al mantello e alla crosta sovrastanti. In quell’anno, però, le analisi hanno mostrato che si è fermato, per poi ricominciare a ruotare in direzione opposta. In particolare, il nucleo cambierebbe direzione di rotazione ogni 35 anni.
Il nucleo terrestre starebbe rallentando: la conferma dal nuovo studio
Il nuovo studio si è basato sull’analisi dei terremoti ripetuti, eventi sismici che si verificano nello stesso luogo e producono sismogrammi identici. In particolare, i ricercatori hanno preso in considerazione i dati sismici di 121 terremoti ripetuti che si sono verificati tra il 1991 e il 2023 nei dintorni delle Isole Sandwich Meridionali. Sono stati utilizzati anche i dati di test nucleari sovietici, francesi e americani effettuati nel secolo scorso.
L’analisi dell’andamento delle onde sismiche generate da terremoti ripetuti nel tempo ha confermato il rallentamento del nucleo interno rispetto agli altri strati. A proposito dello studio, il co-autore John Vidale ha dichiarato:
Quando ho visto per la prima volta i sismogrammi che suggerivano questo cambiamento, sono rimasto perplesso. Ma quando abbiamo trovato altre due dozzine di osservazioni che segnalavano lo stesso modello, il risultato è stato evidente. Altri scienziati hanno recentemente sostenuto modelli simili e diversi, ma il nostro ultimo studio fornisce la soluzione più convincente.
Cause e conseguenze del rallentamento del nucleo
La diminuzione della velocità di rotazione del nucleo sarebbe causata dal rimescolamento del nucleo esterno fluido, i cui movimenti generano il campo magnetico terrestre. Un’altra causa sarebbe la forza di attrazione gravitazionale esercitata dalle aree più dense del sovrastante mantello. È stato ipotizzato che il cambiamento della velocità di rotazione del nucleo abbia come conseguenze principale una variazione di durata del giorno pari a qualche frazione di secondo. L’intenzione, per il futuro, è quella di riuscire comprendere meglio i motivi di questo cambiamento.