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8 Settembre 2022
10:11

Il report dell’AIEA sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia: si segnalano danni

Avvenuto il sopralluogo dell'AIEA alla centrale di Zaporizhzhia: vediamo nel dettaglio il report, la richiesta di cessare le attività belliche e di istituire una zona di protezione ad hoc.

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Il report dell’AIEA sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia: si segnalano danni
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Credts: IAEA

Martedì 6 settembre 2022 è stato pubblicato il report dell'AIEA (Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica) sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina. Il Presidente dell'AIEA Rafael Grossi aveva chiesto di poter svolgere un sopralluogo per la valutazione del rischio lo scorso 13 agosto e la visita ufficiale si è svolta nella settimana a cavallo tra fine agosto e i primi giorni di settembre.
Nel report conclusivo si segnalano danni alla centrale, ma nessuna perdita di radiazioni. Resta necessario il cessate il fuoco totale ed è richiesta l'istituzione di una zona di protezione.

La valutazione del rischio alla centrale di Zaporizhzhia

Rafael Grossi è arrivato in Ucraina il 29 agosto, ha incontrato il capo di stato Volodymyr Zelenskyy e poi ha dato il via alla Missione di Supporto e Assistenza a Zaporizhzhia (ISAMZ). L'Agenzia aveva predisposto una delegazione di alto livello e un team tecnico col fine di valutare ed eventualmente stabilizzare la situazione della sicurezza nucleare presso la centrale nucleare.

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Credts: IAEA

Con la missione ISAMZ c'è stata un'opportunità unica di osservare da vicino l'attuale situazione relativa alla sicurezza nucleare della centrale che è stata valutata sulla base di specifici punti, i cosiddetti "Seven Pillars" della AIEA.

I Seven Pillars dell'AIEA

Sono sette i pilastri evidenziati dall'AIEA per la valutazione del rischio sono:

  1. L'integrità fisica degli impianti – che si tratti di reattori, bacini di combustibile o depositi di scorie radioattive – deve essere mantenuta;
  2. Tutti i sistemi e le attrezzature di sicurezza e protezione devono essere pienamente funzionanti in ogni momento;
  3. Il personale operativo deve essere in grado di adempiere ai propri doveri di sicurezza e protezione e deve avere la capacità di prendere decisioni senza pressioni indebite;
  4. Tutti i siti nucleari devono essere dotati di un'alimentazione sicura dalla rete elettrica;
  5. Devono esistere catene logistiche di approvvigionamento e trasporto ininterrotte da e verso i siti;
  6. Devono esistere sistemi efficaci di monitoraggio delle radiazioni in loco e fuori dal sito e misure di preparazione e risposta alle emergenze;
  7. Devono esistere comunicazioni affidabili con l'autorità di regolamentazione.

Il contenuto del rapporto

Vediamo adesso nel dettaglio cosa dice il rapporto conclusivo dell'AIEA. Stando a quanto riportato direttamente nel report, durante la missione sono stati numerosi i bombardamenti intorno alla centrale, specialmente il 3 settembre quando è stato chiesto al team di spostarsi al piano terra dell'edificio. Sono stati riportati anche molti danni, alcuni vicino agli edifici del reattore. Vediamo il contenuto della valutazione in relazione ad alcuni aspetti dei pillar.

Sicurezza fisica

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Credts: IAEA

In relazione al punto 1 dei Pillar, sono stati segnalati danni a:
– un serbatoio dell'olio di lubrificazione della turbina;
– alcuni tetti di edifici tra cui quello dell'edificio adibito al veicolo di trasporto per il combustibile esaurito;
– l' edificio che ospita il combustibile nucleare fresco e l'impianto di stoccaggio dei rifiuti radioattivi solidi;
– il nuovo edificio per la formazione del personale;
– l'edificio in cui si trova la stazione di allarme centrale del sistema di protezione fisica;
– il container in cui si trova il sistema di monitoraggio delle radiazioni, in prossimità dell'impianto di stoccaggio del combustibile esaurito secco.

Nel rapporto si segnala anche la presenza di lavori di riparazione già in atto per alcuni dei danni fisici e – allo stesso tempo – che i livelli di radiazioni nell'area sono rimasti normali.

Sistemi e attrezzature di sicurezza

Si continua nel rapporto dicendo che la missione ha rilevato che i bombardamenti sono già stati in grado e potrebbero continuare a colpire strutture, sistemi e attrezzature legate alla sicurezza della centrale. C'è la possibilità che si abbiano effetti significativi anche sulla perdita di vite umane e lesione al personale che lavora all'interno della centrale. Il 2 settembre, durante la visita alla sala di controllo principale dell'Unità 6, i tecnici hanno verificato che tutti i sistemi di sicurezza fossero in condizioni normali.

Personale operativo

Alcuni dei danni osservati nel sito, come le finestre rotte e le strutture degli edifici danneggiate, continuano a rappresentare un pericolo per il personale che opera nella centrale.

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Credts: IAEA

Il personale operativo sembra non avere accesso ad alcune aree, come i bacini di raffreddamento, i tetti degli edifici e le strutture nell'area della presa d'acqua. In effetti l'accesso a zone specifiche sembra riservato a personale militare. Infine Grossi ha espresso il timore che tali restrizioni possano limitare l'accesso del personale operativo ad alcuni luoghi in caso di emergenza e, quindi, compromettere l'efficacia del normale funzionamento e della risposta all'emergenza.

Alimentazione elettrica e catene logistiche di trasporto

I danni causati dai bombardamenti nel quadro elettrico sono numerosi: il 14 agosto sono stati distrutti i trasformatori elettrici e i connettori delle linee a 750 kV di Kakhovska e South Donbas, inoltre ci sono stati danni causati dai bombardamenti alle linee elettriche a 150 kV e 330 kV che collegano la centrale di Zaporizhzhia e alla centrale termica. In più, il 3 settembre, il team è stato informato dal personale e dai dirigenti dell'impianto ucraino che l'unica linea 750/330KV rimasta aveva subito danni minori la notte precedente e doveva essere riparata.

La consegna dei pezzi di ricambio e del gasolio al sito è stata estremamente difficile e il trasporto dei pezzi di ricambio è stato possibile solo di volta in volta e in modo imprevedibile, sulla base di accordi personali. Allo stesso modo, la manutenzione dell'attuale flotta di autopompe è difficile a causa dell'indisponibilità dei pezzi di ricambio.

Sistemi di monitoraggio delle radiazioni e comunicazioni con autorità

Poiché il compartimento dedicato al monitoraggio delle radiazioni è al momento occupato militarmente, è stato dato vita a un centro di emergenza alternativo il quale – però – secondo il report non dispone di un'alimentazione elettrica indipendente o di un sistema di ventilazione indipendente, e non c'è una connessione internet che consenta una comunicazione efficace con tutte le parti coinvolte nella risposta all'emergenza.
Inoltre, la mancanza di capacità di comunicazione genera ulteriori problemi per ottenere risposte coese sia dal punto di vista nazionale che internazionale in caso di emergenza. Quindi la AIEA richiede come priorità il ripristino immediato della connettività internet e/o satellitare, a sostegno della telefonia mobile esistente.

L'appello dell'AIEA per una zona di protezione

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Credts: IAEA

Il Direttore generale Grossi, una volta tornato dalla missione, ha dichiarato che le attività belliche intorno alla centrale rappresentano una minaccia costante per la sicurezza nucleare, in quanto le funzioni di sicurezza critiche (contenimento della radioattività e raffreddamento in particolare) potrebbero essere compromesse. Per interrompere le attività belliche è necessario che tutte le parti interessate acconsentano all'istituzione di una zona di protezione per la sicurezza nucleare intorno alla centrale. Il team ha anche osservato la presenza di un gruppo di esperti di Rosenergoatom (azienda russa che si occupa di nucleare) presenti per fornire consulenza in materia di sicurezza nucleare, protezione e operazioni alla direzione della centrale.

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Camilla Ferrario
Redattrice
L’universo è un posto strano e il modo che abbiamo di abitarlo cattura continuamente la mia attenzione. “Sii curiosa” è il mio imperativo: amo provare a ricostruire indizio per indizio il grande enigma in cui ci troviamo. Sono laureata in Filosofia, ho fatto la speaker in una web radio e adoro il true crime. Di cosa non posso fare a meno? Del dialogo aperto con gli altri e della pasta alle vongole.
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