0 risultati
video suggerito
video suggerito
24 Ottobre 2023
16:00

Il video dell’enorme pitone reticolato catturato in India riaccende i timori sul suo sfruttamento

Il video, diventato virale in questi giorni, mostra un grosso esemplare di pitone reticolato catturato in un villaggio in India. Ogni anno centinaia di migliaia di esemplari vengono catturati per usarne la pelle e la carne.

A cura di Arianna Izzi
47 condivisioni
Il video dell’enorme pitone reticolato catturato in India riaccende i timori sul suo sfruttamento
Immagine

Forse lo avrete già visto, il video dell'enorme pitone reticolato (il serpente più lungo al mondo) catturato nel cortile di un’abitazione in India. Un contenuto diffuso sui social media e condiviso in poco tempo da migliaia di utenti e testate giornalistiche. Nel video si nota un animale adulto, in probabile digestione, che cerca di divincolarsi mentre è stretto al collo da uno spesso cavo. Sebbene la notizia abbia fatto molto scalpore, non capita di rado che serpenti di grossa taglia finiscano per diventare protagonisti di video simili a quello di cui parliamo in questi giorni. Tra le motivazioni per cui questo accade, c’è che in alcune zone della Terra i pitoni reticolati vivono a stretto contatto con le popolazioni locali, che sfruttano questi animali, tra le altre cose, per l'industria della moda e delle medicine alternative. Il video sta quindi riaccendendo le preoccupazioni sulla sostenibilità ambientale di questa pratica.

Il pitone reticolato

Immagine
Un pitone reticolato. Credits: Mariluna, CC BY–SA 3.0, da Wikimedia Commons.

Il pitone reticolato, il cui nome scientifico è Malayopython reticulatus, è un serpente largamente diffuso nel Sud-est asiatico, dal Bangladesh all’Indonesia e alle Filippine, anche se in realtà i confini del suo areale – l’area che questa specie occupa – non sono netti e definiti e capita che la sua presenza venga segnalata anche in alcune zone dell’India.

Il pitone reticolato è comunemente considerato il serpente più lungo del mondo, e in età adulta raggiunge una lunghezza compresa tra i 5 e i 6 metri (ma in alcuni casi può arrivare anche a 7 metri) per un peso medio di 75 kg. Pensate che, in condizioni di cattività, un pitone reticolato all’età di 1 anno può arrivare a misurare fino a 4 metri. Come spesso accade in molte altre specie di serpenti, la femmina è tipicamente più grande del maschio: questo vuol dire che le dimensioni del corpo raggiungono larghezze maggiori a parità (o quasi) di lunghezza.

Dove vive il pitone reticolato?

Una delle peculiarità del pitone reticolato (e uno dei motivi per cui, spesso, troviamo in rete contenuti su questi grandi animali) è che si adatta molto facilmente a diverse tipologie di habitat. Se ci aspettiamo di trovarlo unicamente negli anfratti più nascosti delle foreste pluviali o degli ambienti di palude ci sbagliamo: sempre più frequentemente, le segnalazioni della sua presenza arrivano da contesti urbani e aree metropolitane densamente abitate (come le città di Singapore e Bangkok). Soprattutto, sembra che questi grossi serpenti abbiano trovato nelle piantagioni di palme da olio l’habitat ideale per cercare cibo e riprodursi. In uno studio del 2016 pubblicato sull’autorevole rivista scientifica PLOS ONE si fa cenno all’idea che potrebbe esserci stato un aumento della popolazione di pitone reticolato e che questo sia in diretta correlazione con la crescita delle coltivazioni intensive presenti nel Sud-est asiatico. A questo punto appare chiaro come le scene viste nel video diventato virale, siano piuttosto comuni in quell’area del mondo.

Immagine
Piantagione di palma da olio.

Il pitone reticolato può mangiare una persona?

Innanzitutto, il pitone reticolato è un serpente costrittore: questo vuol dire che non possiede veleno e immobilizza le proprie prede unicamente usando le sue possenti spire. Essendo un animale piuttosto opportunista, si nutre di un numero molto vario di specie, tra cui mammiferi, uccelli e, occasionalmente, anche altri rettili, anfibi e pesci (i pitoni reticolati sono ottimi nuotatori).

Attualmente, il pitone reticolato è l’unico serpente di cui possediamo dati certi riguardo la predazione su Homo sapiens, quindi sulla nostra specie. Il fatto che sporadicamente questi animali predino esseri umani, però, non indica che siamo la loro preda preferita o che questo accada con frequenza e regolarità. In uno studio antropologico molto interessante si stima che, tra il 1934 e il 1973, nella popolazione indigena degli Agta, nelle Filippine, i pitoni reticolati abbiano predato 7 persone.

Il ruolo dei pitoni reticolati in natura

Se a questo punto della lettura la paura di incontrare un pitone reticolato ha già preso il sopravvento, e l’idea di quel viaggio in Indonesia a lungo sognato non sembra più tanto ghiotta, facciamo un passo indietro e spezziamo una lancia a favore di questi grandi e maestosi rettili.

I pitoni reticolati, in natura, svolgono un ruolo molto importante perché la loro presenza contribuisce a mantenere in equilibrio la comunità ecologica in cui vivono, influenzando un largo numero di specie e organismi viventi.

L’altro lato della medaglia

«Quello visto nel video è un abuso animale, che mi rattrista molto», ha dichiarato il Professor Bryan Fry dell’Università del Queensland, in relazione alla notizia della cattura virale. A queste parole si è aggiunto il pensiero di Kane Durrant, Direttore del fondo WILD Conservation australiano: «Ciò che si vede nel video accade molto spesso, in questa zona del mondo, e i serpenti vengono catturati per la loro carne e la loro pelle, nonché uccisi per paura».

Secondo i dati pubblicati dall’IUCN, l’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, ogni anno in Malesia e Indonesia vengono catturati da 300.000 a 450.000 pitoni reticolati.
Animali selvatici prelevati dal proprio habitat naturale e la cui pelle viene venduta ed esportata dal Sud-est asiatico per essere utilizzata in vari settori, come quello della moda e delle medicine alternative. Sebbene il commercio internazionale di questi animali sia regolato da specifiche leggi, molti enti governativi, industrie e associazioni si dichiarano preoccupati circa la sostenibilità ambientale di questa pratica e, non meno impattante, il grande problema del commercio illegale delle specie esotiche.

Come vedete, dietro un video virale c’è un mondo complesso da scoprire e comprendere meglio.

Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views