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21 Aprile 2025
10:23

La storia di Papa Francesco, primo pontefice gesuita argentino arrivato dalle Americhe

Papa Francesco è morto il 21 aprile 2025 alle 7:35 a Roma. Eletto il 13 marzo 2013, è stato il primo pontefice gesuita e sudamericano della storia. Il suo pontificato si distingue per l’impegno verso i poveri, il dialogo interreligioso e la riforma della Curia. Apprezzato per la sua semplicità, ma anche oggetto di critiche da parte dei conservatori, ha segnato un nuovo percorso per il cattolicesimo.

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La storia di Papa Francesco, primo pontefice gesuita argentino arrivato dalle Americhe
biografia papa francesco bergoglio

Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, è morto oggi 21 aprile 2025 alle 7:35 all'età di 88 anni, dopo 12 anni di pontificato, a Casa Santa Marta a Roma, dove era recentemente tornato dopo essere stato ricoverato all'Ospedale Gemelli.
Jorge Mario Bergoglio nacque a Buenos Aires il 17 dicembre 1936. Dopo essersi diplomato, nel 1958 entrò come novizio nella Compagnia di Gesù e nel 1969 venne ordinato sacerdote. La sua carriera ecclesiastica procedette speditamente e il conclave lo elesse 266° papa il 13 marzo 2013 al posto del dimissionario Benedetto XVI. Bergoglio scelse di chiamarsi Francesco, in onore del santo di Assisi. Nel corso del pontificato, ha celebrato due giubilei, ha nominato centinaia di nuovi santi e ha compiuto viaggi in numerosi Paesi. Si è contraddistinto per alcune posizioni progressiste in politica internazionale e per essersi battuto per la tutela dell’ambiente e per l’accoglienza dei rifugiati. In alcuni casi, le sue posizioni sono state contestate dai settori più conservatori dell’opinione pubblica, ma Francesco è stato capace di guadagnarsi il sostegno e l’affetto di milioni e milioni di persone.

La gioventù di Jorge Mario Bergoglio

Jorge Mario Bergoglio nacque a Buenos Aires il 17 dicembre 1936. Era figlio di immigrati piemontesi: il padre Mario era un ferroviere e la madre, Regina Sivori, una casalinga.

Bergoglio a 12 anni
Jorge Mario Bergoglio a 12 anni.

La famiglia non era benestante, ma il pontefice riuscì a diplomarsi perito chimico. Per mantenersi durante gli studi lavorò come addetto alle pulizie in una fabbrica e come buttafuori in un locale di Córdoba. Stando a quanto egli stesso ha raccontato, da giovane ebbe anche una fidanzata. Nel 1958, però, decise di diventare sacerdote ed entrò in un seminario gesuita, iniziando il suo noviziato.

La carriera ecclesiastica e le posizioni politiche

Dopo l’ingresso in seminario, Bergoglio trascorse un periodo in Cile e in seguito rientrò a Buenos Aires, dove si laureò in filosofia e iniziò la carriera di insegnante in alcuni collegi gesuiti. Nel 1969 fu ordinato sacerdote e quattro anni più tardi divenne “provinciale” (una sorta di coordinatore) dei gesuiti per tutta l’Argentina. Prese posizione contro la teologia della liberazione, un movimento “di sinistra” sviluppatosi all’interno del clero latino-americano, che predicava l’emancipazione sociale e politica dei ceti meno abbienti. Tra gli anni ’70 e ’80, dovette confrontarsi con la feroce dittatura militare che governava l’Argentina e offrì asilo ad alcune vittime delle persecuzioni. Un giornalista lo ha accusato di aver denunciato ai militari due padri gesuiti, poi messi a morte, ma l’accusa non ha mai trovato conferma.

La giunta militare argentina
La giunta militare argentina.

Da sacerdote, Bergoglio sposò le posizioni "tradizionali" della Chiesa sull’aborto e sull’eutanasia, ma mostrò particolare attenzione per i poveri e per gli emarginati. Negli anni '80 e '90 la carriera ecclesiastica del futuro pontefice procedette brillantemente. Nel 1992 fu nominato vescovo di Auca e nel 1998 divenne arcivescovo di Buenos Aires e primate d’Argentina. Tre anni più tardi ottenne anche la nomina a cardinale.

Il conclave del 2005

Negli anni 2000 Bergoglio era diventato uno degli uomini più in vista della Chiesa e nel 2005, quando fu convocato il conclave per la morte di Giovanni Paolo II, era considerato uno dei cardinali “papabili”: secondo indiscrezioni ottenne molti voti e fu il principale avversario di Joseph Ratzinger, eletto con il nome di Benedetto XVI; in ogni caso, dopo il conclave rientrò in Argentina, dove deteneva anche il ruolo di presidente della Conferenza episcopale del Paese.

Bergoglio da Cardinale nel 2008
Bergoglio da Cardinale nel 2008.

L’elezione papale del 2013 e l’incontro con il papa emerito

Al conclave del 2013, convocato dopo le dimissioni di Benedetto XVI, Bergoglio fu eletto papa al quinto scrutinio. Come nome pontificale scelse Francesco (senza ordinale): era un nome “nuovo”, mai usato in precedenza dai papi, ma Bergoglio lo scelse pensando a Francesco d’Assisi e alla sua attenzione per i poveri e per la pace. Il nuovo papa, inoltre, decise di non risiedere nel Palazzo Apostolico, ma nella Domus Sanctae Marthae, la “foresteria” del Vaticano, nella quale aveva preso alloggio durante il conclave.

L'elezione di Francesco (credits Tenan)
L’elezione di Papa Francesco il 13 marzo 2013. Credit: Tenan.

Uno dei primi atti da pontefice fu la visita a Castelgandolfo, dove si era temporaneamente trasferito Benedetto XVI. Francesco ha sempre mostrato grande rispetto per il suo predecessore, al punto da dichiarare: «È come il mio papà, se avessi una difficoltà, una cosa che non ho capito, posso andare a parlare con lui». Le voci circa possibili contrasti tra i due pontefici, alimentate dalla stampa e dalle dichiarazioni di alcuni prelati, non hanno mai trovato conferma.

Papa Francesco: riforme, nomine e giubilei

Nel corso del tempo Francesco ha introdotto alcune riforme nell’ordinamento della Chiesa. Poco dopo l’elezione nominò una commissione per studiare come riformare la Curia romana (cioè le istituzioni della Santa Sede). La riforma è stata emanata nel 2022 con la costituzione apostolica Praedicate Evangelium, che, tra le altre cose, ha riconosciuto la possibilità che i laici assumano incarichi nella Curia e ha stabilito di rendere più stretti i rapporti con le conferenze episcopali dei singoli Paesi. Francesco ha introdotto alcune riforme anche al codice penale del Vaticano. Ha cercato, inoltre, di contrastare la pedofilia all’interno della Chiesa, imponendo il trasferimento di preti e vescovi accusati di aver compiuto abusi sessuali sui bambini. Nel novembre del 2015, Francesco ha indetto un giubileo straordinario, terminato un anno più tardi, e il 24 dicembre 2024 ha inaugurato solennemente, con l’apertura della porta santa della Basilica di San Pietro, il giubileo ordinario. Nei suoi 12 anni di pontificato, Francesco ha nominato nel complesso 1541 beati e 942 santi (tra i quali gli 813 martiri di Otranto, uccisi dai turchi nel 1480). Inoltre, ha effettuato 47 viaggi apostolici fuori dallo Stato Vaticano, visitando in totale 66 Paesi, e 40 visite apostoliche in Italia.

Viaggio nelle Filippine nel 2015
Viaggio nelle Filippine nel 2015.

Le posizioni politiche di Papa Francesco

Francesco si è contraddistinto per la ricerca del dialogo interreligioso con le altre fedi: non solo con le confessioni cristiane non cattoliche, ma anche con i musulmani, che nel 2013 definì “i nostri fratelli”. Nel 2021 fu il primo Papa a visitare l’Iraq. Ha inoltre invitato i governi ad accogliere i migranti e i rifugiati ed è stato particolarmente attento ai temi ambientali, ai quali ha dedicato, tra l’altro, l’enciclica Laudato sì  del 2015. Ha sempre mostrato rispetto e predicato accoglienza per le persone omosessuali, ma ha espresso posizioni di chiusura verso il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso. Tra i leader politici con i quali ha avuto i contrasti più accesi, sebbene mai espliciti, figurano il presidente americano Trump e l’ex presidente argentino Macri.

Fonti
Massimo Faggioli, Francesco., Enciclopedia dei papi 2014. Sito ufficiale del Vaticano
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