Dopo aver stazionato per qualche giorno a largo delle coste occidentali europee, sul vicino Atlantico, adesso la tempesta Irene – così ribattezzata dal servizio meteorologico francese – si dirige speditamente verso est. Raggiungerà l'Italia nella giornata di oggi, mercoledì 17 gennaio 2024, portando abbondanti precipitazioni, forti venti, nevicate diffuse; previsto anche un intenso calo delle temperature per il fine settimana. La Protezione Civile ha diramato allerte meteo gialle in Liguria, Emilia-Romagna e Toscana. La tempesta attraverserà il centro Europa entro la fine della giornata di giovedì per dirigersi successivamente verso l'Europa orientale e la Russia dove tenderà a attenuarsi nelle successive 24 ore.
Dove e quando arriverà la tempesta Irene in Italia: le previsioni
La perturbazione investirà il nostro Paese a cavallo tra mercoledì sera e le prime ore di giovedì nei pressi del Golfo Ligure, accentuando di fatto la fase di maltempo su alcune delle nostre regioni. In particolare, le piogge interesseranno le regioni settentrionali, risultando localmente intense tra la Liguria di levante e l'alta Toscana e sulla Venezia Giulia. Nevicherà diffusamente in tutto l'arco alpino e prealpino a quote piuttosto variabili: oltre i 2000 metri nelle Alpi occidentali (dove sono attese anche le nevicate più abbondanti, in particolare nel settore del Monte Bianco, con accumuli in quota fino a 60-70 cm in 24 ore), fino a quote collinari su quelle centrali e orientali, inizialmente anche fino a fondovalle in Trentino-Alto Adige, tra il nord del Veneto e del Friuli, ma con il limite destinato a salire entro la fine di mercoledì.
Le precipitazioni tenderanno ad attenuarsi e ad esaurirsi già nella mattinata di giovedì, concentrandosi nelle zone interne delle regioni tirreniche.
Attenzione al vento: prima dai quadranti meridionali, in successiva rotazione ai quadranti occidentali, con raffiche di burrasca fino a 70-80 km/h sui mari e sulle regioni centro-meridionali, localmente fino a tempestose (intorno ai 100 km/h) sulla Sardegna e lungo il crinale appenninico. I mari, di conseguenza, aumenteranno notevolmente il loro moto ondoso: fino ad agitati nella giornata di giovedì quelli ad ovest della Penisola, con onde fino a 3-4 metri e conseguenti mareggiate sulle coste esposte.
Tra venerdì e sabato, la perturbazione porterà sull'Italia aria fredda di origine artica, interessando più direttamente le regioni settentrionali e quelle peninsulari dove il calo delle temperature sarà molto sensibile, destinate a portarsi su valori ben al di sotto della norma. Il crollo termico e un'altra veloce perturbazione in movimento dalla Penisola iberica verso i Balcani, passando anche sopra il nostro Paese, favoriranno una breve fase di neve anche sull'Appennino centrale e meridionale fino a quote di bassa collina. Nel fine settimana al Centro-Nord il termometro all'alba potrà scendere fino a 5-8 gradi sotto lo zero a quote di pianura, con conseguenti forti gelate. Al Centro-Sud lo sblazo termico tra il clima primaverile atteso fino a venerdì e quello decisamente più invernale del weekend sarà notevole, anche di 15 gradi.
Il passaggio della tempesta Irene in Europa
Dopo aver causato inondazioni in Portogallo e sulla Spagna occidentale, la tempesta Irene investirà la Francia e l'Europa centrale nel corso della giornata di mercoledì, i Paesi dell'Est e dell'estrema Europa orientale in quella di giovedì.
In Francia diramata l'allerta arancione nel nord del Paese per il rischio di forti precipitazioni, nevose fino a quote di pianura (con accumuli superiori a 10 cm in meno di 24 ore). Lo stesso fronte nevoso si estenderà più ad est, interessando Belgio, Lussemburgo, Germania centrale, in successiva estensione tra mercoledì notte e la giornata di giovedì a Polonia, Bielorussia, Repubbliche baltiche e Finlandia. Nella seconda parte di giovedì, infine, la coda del fronte nevoso porterà i fiocchi bianchi anche su Svizzera, Germania meridionale, Repubblica Ceca e Austria.
A partire da giovedì, nel frattempo, la massa d'aria di origine artica in discesa dalle alte latitudini e richiamata verso sud dalla vasta perturbazione collegata alla tempesta, in trasferimento verso la Russia occidentale, tenderà a propagarsi verso meridione, riversandosi sugli stati centro-settentrionali a partire da Scandinavia e Regno Unito, con un nuovo marcato raffreddamento.