In queste settimane nel Regno Unito stanno dilagando casi di gastroenteriti di origine virale provocate dalla variante Kawasaki del Norovirus, un virus intestinale a RNA molto comune e causa di oltre il 90% di gastroenteriti non batteriche nell'uomo. L’infezione provoca nausea, vomito, diarrea, crampi addominali e lieve stato febbrile. In Gran Bretagna quest’anno il ceppo prevalente di Norovirus, causa di circa il 70 percento delle infezioni, è il GII.17, detto comunemente Kawasaki perché è stato identificato per la prima volta nel 2014 a Kawasaki in Giappone. Il numero dei casi è aumentato notevolmente nelle ultime settimane ed è più elevato rispetto alle annualità precedenti, aumento osservato in tutte le fasce d'età e in particolare tra gli adulti di età pari o superiore a 65 anni. La novità è che proprio in UK sarà sperimentato per la prima volta un vaccino contro il Norovirus.
Cos’è il ceppo di Norovirus Kawasaki
I ceppi di Norovirus sono molto frequenti e, come già accennato, sono riconosciuti a livello globale come la causa di più del 90% delle gastroenteriti non batteriche nell’uomo. La GII.17, comunemente nota come Kawasaki, è una delle varianti predominanti degli ultimi anni: da circa 10 anni, infatti, l'infezione da Norovirus GII.17, è prevalente rispetto ad altre varianti in diverse parti del mondo (Canada, Cina, Germania, Ungheria, Italia, Giappone, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Russia, Slovenia, Corea del Sud, Thailandia e Stati Uniti).
Questa variante 17 del ceppo GII fu isolata nell'inverno 2014-2015 in occasione di un’epidemia in Cina e in Giappone e fu detta GII.17 Kawasaki proprio dal nome della città giapponese.
Presenta una particolare struttura del capside, la struttura proteica che riveste il virus e quindi rispetto alla variante GII.4 più diffusa in passato, la Kawasaki ha la capacità di alterare il legame tra virus e cellula ospite in modo diverso, destando preoccupazioni sulle modalità di diffusione del virus.
In generale questi patogeni hanno elevata variabilità genetica, sono altamente infettivi quindi ne bastano poche unità per provocare un’infezione e sono molto resistenti e persistenti nell’ambiente (possono sopravvivere fino a 60°C).
Come avviene la trasmissione di questo virus intestinale
Le epidemie di Norovirus si verificano più frequentemente nel periodo invernale e sono favorite dal clima freddo, per questo il patogeno è noto anche come "virus del vomito invernale". La trasmissione avviene in genere per via oro-fecale, nella maggior parte dei casi tramite cibo o acqua contaminati perché venuti in contatto con feci di organismi malati. In alcuni casi il virus si trasmette via aerosol da persona a persona oppure per contatto con superfici contaminate.
Determinati alimenti più di altri, in particolare molluschi crudi o frutta e verdura lavati male possono essere veicoli di trasmissione del virus. Le forme gastrointestinali da Norovirus si possono trasmettere più rapidamente in contesti di comunità in ambienti confinati quali ospedali, case di riposo, scuole o navi da crociera.
Quali sono i sintomi del Kawasaki e come si curano i Norovirus
I sintomi più comuni sono quelli tipici delle gastroenteriti caratterizzate da nausea, vomito, diarrea, crampi addominali e leggero stato febbrile; in ogni modo, nella maggior parte dei casi sono di breve durata. Il periodo di incubazione del virus è di 12-48 ore, l’infezione in genere può durare dalle 12 alle 60 ore.
Non esiste un trattamento specifico contro il Norovirus, ma si possono attenuare i sintomi bevendo liquidi per compensare la disidratazione dovuta a vomito e diarrea. La novità importante è invece data dal fatto che proprio quest'anno e proprio nel Regno Unito sarà sperimentato un nuovo vaccino contro i Norovirus, con una tecnologia a mRNA utilizzata anche per il vaccino anti- Covid-19.
Per quanto concerne la prevenzione, secondo le indicazioni dell' Istituto Superiore di Sanità è efficace il ricorso a misure igieniche preventive nella preparazione degli alimenti, come lavarsi bene le mani, nel lavaggio di frutta e verdura e nell'igiene personale degli addetti alla manipolazione e distribuzione dei cibi.
La situazione in Italia e UK
In Italia il nuovo ceppo è diffuso dal febbraio 2015. Al momento, in Italia non si registrano segnalazioni ufficiali di aumenti del contagio da Norovirus rispetto ai valori consueti per il periodo.
La situazione riguarda quindi principalmente il Regno Unito. In effetti, l’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito nelle settimane fra il 14 e il 27 ottobre 2024 ha rilevato un aumento del numero di infezioni in anticipo rispetto alle scorse annualità ed un numero di focolai da inizio stagione 2024/2025 superiore del 26% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. I casi sono rimasti elevati in tutte le fasce d'età, ma hanno manifestato un incremento soprattutto tra gli adulti di età pari o superiore a 65 anni.
Non sono ancora note le cause di questo incremento di contagi in UK, ma fra le motivazioni si ipotizza anche una riduzione generale delle misure igieniche rispetto al periodo della pandemia da Covid -19 che riducevano il contagio anche di altri virus e nel contempo un miglioramento dei sistemi di rilevamento e diagnosi che hanno messo subito in evidenza nuovi casi