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19 Gennaio 2024
7:00

L’Agcom approva nuove linee guida per gli influencer: quali sono le nuove regole

Le nuove linee guida dell'Agcom per gli influencer puntano a contrastare l'istigazione alla violenza, tutelare i minori e garantire trasparenza per i contenuti pubblicitari. Le multe possono arrivare fino a 600.000 €.

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L’Agcom approva nuove linee guida per gli influencer: quali sono le nuove regole
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Il 10 gennaio 2024 il Consiglio dell'Agcom, l'agenzia per le garanzie nelle comunicazioni, ha approvato all'unanimità delle linee guida per indivuduare le disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi che gli influencer dovranno rispettare. Il testo, lungo 7 pagine, è allegato alla delibera pubblicata al termine di una consultazione pubblica durata 60 giorni. Sebbene molti stiano parlando di “decreto anti-Ferragni”, in riferimento alle recenti vicende che hanno coinvolto l'imprenditrice, la consultazione pubblica era stata annunciata da Agcom già a luglio.

Secondo il testo, le nuove linee guida stabilite dall'Agcom rispondono alla sempre più massiccia produzione di contenuti via social media da parte di creator con un ampio seguito di pubblico e sono improntate soprattutto «al rispetto dei principi di trasparenza e della correttezza dell’informazione, all’applicazione della disciplina in materia di tutela dei minori e dei diritti fondamentali della persona e alle disposizioni in materia di comunicazioni commerciali e di product placement».

A chi si rivolgono le linee guida dell'Agcom

Una grande tema di discussione nell'ambito della consultazione pubblica sta proprio nella definizione di cos'è un influencer, o più precisamente quali figure siano tenute a rispettare le disposizioni del Testo unico. Da questo punto di vista, le linee guida stabiliscono che il termine influencer si riferisce a chi svolge attività economica fornendo contenuti audiovisivi – accessibili al grande pubblico tramite social media – di cui ha responsabilità editoriale.

All'interno di questa categoria, le linee guida dell'Agcom si applicano agli influencer che soddisfano i seguenti criteri:

  • contano un bacino di almeno 1 milione di follower, sommati sui vari social;
  • hanno pubblicato almeno 24 contenuti nell'anno precedente;
  • hanno un engagement rate di almeno il 2%. Nell'ambito del social media marketing, l'engagment rate è il totale delle interazioni su tutti i contenuti pubblicati diviso per il numero dei contenuti per il numero di follower.

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In cosa consistono le nuove linee guida per gli influencer

Per rispettare le disposizioni del Testo unico, i contenuti pubblicati devono rispettare alcuni principi di base. Sarà dunque vietato:

  • istigare alla violenza o a reati;
  • offendere la dignità umana, per esempio tramite discriminazione di minoranze o hate speech;
  • favorire la vittimizzazione secondaria, cioè la responsibilizzazione di una vittima di violenza e/o deresponsibilizzazione dell'autore della violenza;
  • nuocere alla tutela dei minori.

Per quanto riguarda nello specifico l'attività economica e commerciale degli influencer, le nuove linee guida impongono:

  • il divieto all'uso di tecniche subliminali per i contenuti commerciali;
  • di esplicitare l'intento commerciale del contenuto, via testo all'interno di un contenuto scritto o in sovrimpressione nel caso di un contenuto video.

Le linee guida pongono infine un particolare accento alla necessità di impegnarsi a fornire informazioni corrette e obiettive, contrastare la disinformazione e rispettare la proprietà intellettuale.

In caso di violazione, le sanzioni – stabilite dal Testo unico – possono variare da 10.000 € a 250.000 € per la trasparenza dei contenuti commerciali e da 30.000 € a 600.000 € per le disposizioni sulla tutela dei minori.

Fonti
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Filippo Bonaventura
Content editor coordinator
Laureato in Astrofisica all’Università di Trieste e ha conseguito un Master in Comunicazione della Scienza presso la SISSA di Trieste. È stato coordinatore della rivista di astronomia «Le Stelle», fondata da Margherita Hack. Insieme a Lorenzo Colombo e Matteo Miluzio gestisce il progetto di divulgazione astronomica «Chi ha paura del buio?». Vive e lavora a Milano.
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