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10 Settembre 2023
15:30

L’altro lato dei veicoli elettrici, le conseguenze ambientali dell’estrazione del litio

Il boom dei veicoli elettrici in Europa ha effetti negativi sugli ecosistemi naturali e sulla popolazione del Sudamerica: vediamo perché.

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L’altro lato dei veicoli elettrici, le conseguenze ambientali dell’estrazione del litio
altro lato veicoli elettrici

A partire dal 2035 ci sarà lo stop alla vendita e all'immatricolazione di nuovi veicoli benzina e diesel: è quanto previsto dal Green Deal europeo all’interno del pacchetto di interventi Fit for 55. Quello che però costituisce un enorme passo in avanti per la qualità dell’aria in Europa potrebbe tradursi in danni inestimabili a ecosistemi, sanità e sicurezza sociale in quei Paesi dove avviene l’estrazione del litio – come Bolivia, Cile e Argentina.
Questo metallo è importante per le auto elettriche perché è necessario per la realizzazione delle loro batterie. Ma se da un lato i veicoli elettrici permettono di ridurre le emissioni di sostanze inquinanti e climalteranti, l'estrazione del litio non è priva di effetti negativi.

Il "triangolo del litio"

Con la firma del Green Deal da parte della Commissione Europea, l’estrazione del litio in paesi quali il Cile, l’Argentina, la Bolivia e, in misura minore, il Perù è triplicata dal 2018 a oggi. Denominata “triangolo del litio”, la regione possiede il 65% delle riserve mondiali del minerale e, solo nel 2022, sono state esportate 231.000 tonnellate verso Paesi terzi, mentre si stima che le quantità residuali siano di oltre 50 milioni di tonnellate. Fra i tre, il Cile è al primo posto per esportazione ai Paesi produttori di auto e batterie elettriche tra i quali svetta la Cina. Secondo gli esperti è probabile che il litio diventi il maggior prodotto di esportazione del triangolo sudamericano arrivando all’80% delle vendite verso l’estero entro il 2040.

estrazione litio cile
La regione tra Cile, Argentina e Bolivia possiede il 65% delle riserve mondiali di litio.

Questo presuppone massicce opere di estrazione del minerale, il quale si trova in ecosistemi naturali fragili come le zone umide, molto importanti per diversi motivi, tra cui il fatto che costituiscono l’habitat di riproduzione di specie di uccelli migratori come i fenicotteri, la cui presenza negli ultimi anni è già diminuita in queste zone proprio a causa dell’attività antropica.

Come avviene l'estrazione di litio?

In Cile, Argentina e Bolivia l’estrazione del litio avviene in stagni o laghi salmastri, dove il minerale tende ad accumularsi, attraverso l’evaporazione forzata: l’acqua di questi bacini, o direttamente quella sotterranea, viene pompata e convogliata in grandi vasche di evaporazione molto simili alle saline artificiali. Qui, dopo diversi mesi, per azione dei raggi solari l’acqua evapora lasciando come precipitato una salamoia ricca in cloruro di litio. La nuova soluzione viene quindi nuovamente pompata in un impianto di trattamento dove viene liberata da impurità di boro e magnesio attraverso estrazione e filtrazione.

In una terza tappa si ottiene un precipitato di carbonato di litio a partire da una reazione del cloruro di litio con carbonato di sodio, dopodiché il precipitato viene filtrato ed essiccato per essere esportato. L'eccesso di salamoia residua viene ri-pompato indietro nel lago salato, concentrando le sue acque a tal punto da renderle invivibili se non letali per le specie animali e vegetali al suo interno . Non solo, questo processo di estrazione favorisce l'inaridimento del paesaggio circostante, costringendo le comunità indigene ad andarsene poiché rimaste in diversi casi senza più acqua e vegetazione per sé e per i propri allevamenti.

Immagine
Il litio tende ad accumularsi in zone umide ad alto tasso di evaporazione come laghi salmastri e saline naturali, l’estrazione massiva del litio impatta negativamente questi ecosistemi.

In Perù, al contrario dei Paesi sopracitati, il litio è maggiormente presente in rocce silicatiche. In questo caso l’attività estrattiva determina inevitabilmente l’erosione di versanti e pareti rocciose, che rilasciano in atmosfera polveri facilmente inalabili e insalubri. Sono attualmente in studio metodi alternativi di estrazione del litio da acque oceaniche – dove il minerale risulta essere abbondante – o dalle salamoie prodotte negli impianti di desalinizzazione. Tra queste possiamo citare: osmosi inversa, separazione liquido-liquido o con solvente, assorbimento per scambio ionico e così via. Non è ancora chiaro dove penda il bilancio dei pro e dei contro di ciascuno, ma la produzione di ulteriori salamoie e precipitati dannosi per l’ambiente marino non sembra essere scongiurata.

Litio vs. combustibili fossili

Ma quindi, quella che credevamo essere la soluzione all’inquinamento da veicoli a motore è in realtà più dannosa dei combustibili fossili? Dipende. L’impulso alla mobilità elettrica presenta moltissimi vantaggi, il rischio è tuttavia quello che i paesi industrializzati trasformino un’auspicabile transizione energetica nell’ennesimo espediente di business iperconsumistico, oltre che in una nuova bolla speculativa, rendendo tutti gli sforzi inutili.

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