
Un'esplosione idrotermale è avvenuta martedì 23 luglio 2024 verso le 10 del mattino (ora locale) nel Parco Nazionale di Yellowstone, nel nord-ovest dello stato del Wyoming, Stati Uniti, prendendo alla sprovvista i turisti, alcuni dei quali sono scappati. L'evento ha espulso in aria acqua e vapori incandescenti, insieme a detriti, ad elevata pressione. L'esplosione, classificata dall'USGS come «piccola», ha danneggiato una passerella e una ringhiera in legno utilizzate dai turisti, lasciando un cratere ricoperto di detriti di roccia e fango. Quali sono le implicazioni per il rischio di eruzione del "supervulcano" (per usare un termine prettamente giornalistico) più monitorato al mondo?
L'esplosione idrotermale nel Biscuit Basin: cos'è successo
Alle 10:19 del 23 luglio 2024, ora locale, un fenomeno geologico affascinante quanto pericoloso è stato ripreso dagli smartphone di un gruppo di turisti in visita nel Parco Nazionale dello Yellowstone, nel Wyoming, USA. Un'eruzione violenta e improvvisa ha sollevato dal suolo una colonna nera di vapore e acqua incandescente, mescolata a detriti di roccia e terra.
Il fenomeno, noto come esplosione idrotermale, si è verificato nel Biscuit Basin, situato nell’Upper Geyser Basin, nel cuore del parco nazionale del supervulcano Yellowstone. Questa regione ospita diversi elementi naturali termali, principalmente geysers e sorgenti, come la famosa Sapphire Pool.
L'esplosione ha causato danni significativi alla passerella e alla staccionata usate dai turisti, lasciando il suolo ora completamente ricoperto da una coltre di roccia e fango. Il sito è attualmente chiuso per motivi di sicurezza. Come si vede nel video, i turisti si sono dati alla fuga e, fortunatamente, non ci sono stati feriti.

La spiegazione geologica dell'espulsione idrotermale nel parco dello Yellowstone
Le esplosioni idrotermali sono eventi violenti che portano alla rapida espulsione di acqua bollente, vapori incandescenti, fango e frammenti di roccia. La colonna incandescente può raggiungere i 2 km di altezza e lasciare al suolo un cratere con un diametro che varia da pochi metri a oltre 2 km. Secondo quanto riportato dall'USGS, il servizio geologico degli Stati Uniti, questo tipo di eventi vulcanici si verifica in aree dove si trovano giacimenti di fluidi a temperature vicine al punto di ebollizione, situati a profondità molto basse e confinati all'interno delle rocce. Un rapido passaggio allo stato di vapore, causato da un cambiamento delle pressioni, comporta un improvviso aumento del volume del fluido, poiché le molecole di vapore occupano più spazio rispetto a quelle liquide. Espandendosi, il fluido frantuma le rocce circostanti, fino a raggiungere la superficie e fuoriuscire dal suolo ad alta pressione, trasportando con sé i detriti di roccia all'interno del geyser.
L’esplosione nel Biscuit Basin è stata un'esplosione idrotermale di bassa magnitudo. Gli esperti dell’USGS hanno dichiarato sui social che questo tipo di eventi si verifica 1-2 volte all'anno nel Parco Nazionale di Yellowstone, ma solitamente avvengono in zone remote e quindi non vengono notati. Nonostante ciò, rappresentano un serio pericolo per le persone e le strutture nelle vicinanze e, di conseguenza, richiederebbero un'attenzione maggiore.
Le grandi esplosioni idrotermali rappresentano una situazione completamente diversa. Si tratta di eventi rari e di notevole magnitudo che possono trasformare radicalmente la morfologia di un'area. Nell'area del supervulcano Yellowstone, si stima che questi fenomeni si verifichino in media ogni 700 anni. Finora, sono stati scoperti circa 25 grandi crateri, con alcuni che superano il chilometro di diametro, tutti risultato di queste potenti esplosioni.
Sintomo di un’eruzione vulcanica imminente?
Nonostante l'allarmismo delle ultime ore, l'evento verificatosi nel Biscuit Basin non indica un'imminente eruzione del supervulcano. Lo Yellowstone National Park Service ha riportato che i dati di monitoraggio non hanno evidenziato alcuna variazione nel sistema vulcanico, né sono state rilevate alterazioni nei parametri chimico-fisici che potrebbero suggerire una prossima risalita del magma. Insomma, al momento non ci sono motivi per parlare di rischio eruzione. Nonostante ciò, il sito rimane sotto stretta osservazione e ulteriori dettagli sull'esplosione potrebbero essere resi noti nelle prossime ore o giorni.