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Immaginate un'isola che emerge dalle profondità del Mediterraneo, circondata da acque cristalline che custodiscono tesori sommersi. Quest'isola è Ustica, la vetta emersa di un vulcano sottomarino situata nel Mar Tirreno a poco meno di 70 km a nord-ovest di Palermo, in Sicilia. Spesso oscurata dalla fama delle sue sorelle maggiori, Ustica vanta una storia geologica e naturalistica di straordinaria importanza, che la rende un vero e proprio laboratorio a cielo aperto per scienziati e un paradiso per gli amanti della natura. La sua origine vulcanica le conferisce un fascino selvaggio e una biodiversità sorprendente, sia sulla terraferma che, soprattutto, nei suoi fondali marini, protetti da una delle prime Aree Marine Protette d'Italia.

Dal punto di vista scientifico, Ustica è il risultato di un'attività vulcanica sottomarina iniziata milioni di anni fa, tra il Pliocene superiore e il Pleistocene inferiore. Non è un vulcano "classico" come l'Etna o lo Stromboli, né fa parte di un tipico arco vulcanico legato a zone di subduzione. Ustica è invece un complesso vulcanico sottomarino emerso grazie a una serie di eruzioni effusive e, in misura minore, esplosive. Immaginate il magma, roccia fusa dalle profondità della Terra, che risale lentamente attraverso fratture e condotti vulcanici nella crosta oceanica. Incontrando l'acqua fredda del mare, questo magma si solidifica rapidamente, formando le caratteristiche pillow lavas (“lave a cuscino”), strutture arrotondate che testimoniano l'interazione tra lava e acqua. Queste lave, ricche di minerali come pirosseni e olivina, conferiscono alle rocce di Ustica il loro tipico colore scuro.

Nel corso di milioni di anni, successive eruzioni e accumuli di materiale vulcanico, come colate laviche, brecce e tufi, hanno portato alla graduale emersione di queste strutture sottomarine. Questo processo ha costruito un grande edificio vulcanico sommerso, la cui base si trova a circa 2000 metri di profondità, e di cui Ustica è solo la parte emersa, che si eleva per circa 240 metri sul livello del mare. La sua attività vulcanica è considerata estinta da centinaia di migliaia di anni, ma la sua origine è ancora ben visibile nelle rocce scure, nelle scogliere a picco, nelle numerose grotte marine e nella forma stessa dell'isola.
Geologicamente, Ustica è un esempio di vulcanismo intra-placca, ovvero un'attività vulcanica che non è legata direttamente ai margini delle placche tettoniche (come nel caso dell'Etna, al confine tra la placca africana ed eurasiatica, o dei vulcani che formano gli archi vulcanici tipici delle zone di subduzione), ma a un hot spot o pennacchio di magma che risale dal mantello terrestre in una zona relativamente stabile della crosta. Questo la rende un caso di studio particolarmente interessante per i geologi.
Ustica, soprannominata la "Perla Nera" per il colore delle sue rocce vulcaniche che contrastano con l'azzurro del mare, è un vero scrigno di meraviglie. È stata la prima Area Marina Protetta d'Italia, istituita nel 1986, e per questo i suoi fondali sono un paradiso per subacquei e snorkelisti, ricchi di posidonia oceanica, coralligeno e una straordinaria varietà di specie marine. Le sue coste sono un susseguirsi di suggestive grotte marine, come la celebre Grotta Azzurra, la Grotta Verde e la Grotta delle Barche, che offrono giochi di luce mozzafiato. L'isola custodisce anche testimonianze di insediamenti umani antichissimi, con i resti di un villaggio preistorico dell'Età del Bronzo e un piccolo ma interessante museo archeologico che ne racconta la lunga storia. Ustica è quindi un'isola che incanta non solo per la sua bellezza, ma anche per la sua profonda storia geologica e la sua ricchezza naturalistica, un vero e proprio tesoro da scoprire nel cuore del Mediterraneo.