Perché le mosche si strofinano le zampe? Per “pulirsi il naso”

Se ci soffermiamo ad osservare una mosca domestica (Musca domestica) atterrata su una superficie o un moscerino della frutta (Drosophila melanogaster) che cammina su una mela un po’ troppo matura, noteremo che strofinano ripetutamente le zampe anteriori fra loro e sulla testa, come se volessero pulirsi. Effettivamente le mosche necessitano di "pulirsi" le zampe per poter percepire meglio la presenza di sostanze potenzialmente nocive.

Il movimento ripetitivo delle zampe delle mosche è un comportamento innato che ha una funzione ben precisa ed è innescato da stimoli ambientali. Molti ditteri come mosche, zanzare e moscerini si alimentano succhiando liquidi o semi-liquidi con un apparato boccale a proboscide, ma prima di alimentarsi ogni sostanza va opportunamente esaminata.

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Nei mammiferi le cellule deputate alla percezione degli odori e dei sapori (che contengono i chemorecettori) si trovano rispettivamente nella mucosa nasale e nella mucosa orale (nel naso e nella bocca, soprattutto sulla lingua). Il sistema gustativo degli insetti, invece, è collocato sulle zampe e sulle ali; questa particolare distribuzione dei recettori gustativi consente agli insetti di esaminare le sostanze chimiche prima che vengano a contatto diretto con l'apparato boccale.

La disponibilità di una sorta di "peli sensoriali gustativi" distribuiti in più zone del corpo e lontano dall’apparato boccale offre il vantaggio di esaminare il cibo e di identificare eventuali sostanze tossiche o microorganismi nocivi prima dell’ingestione; un sistema che di certo mette al riparo questi insetti da molti rischi.

Ad esempio, i frutti maturi attraggono i moscerini della frutta, ma spesso possono essere colonizzati da batteri patogeni per l'insetto; per questo la Drosophila e altri Ditteri hanno sulle zampe cellule sensoriali in grado di rilevare potenziali sostanze chimiche dannose o microorganismi.

L’attivazione di questi chemorecettori innesca l’attività di pulizia con strofinamento ritmico del primo paio di zampe fra loro e sulla testa come risposta automatica immediata. L’azione di toelettatura è quindi una difesa contro le infezioni da agenti chimici e patogeni e contribuisce a rimuovere i microbi o le sostanze dannose dalla superficie dell'apparato boccale. Non lo avremmo mai detto, ma in realtà i Ditteri dedicano una notevole quantità di tempo all’auto-pulizia con spazzolatura del corpo, delle ali, delle antenne e delle zampe fra loro in modo da rimuovere accuratamente agenti nocivi prima di passare all’analisi di un’altra superficie con le zampe pulite e i recettori pronti.