Immaginate di percorrere 5600 miglia nautiche in 52 giorni su un veliero di inizio Novecento, tra i ghiacci e gli iceberg dell'Antartide, onde dell’oceano Atlantico alte più di 10 metri e colonie di centinaia di migliaia di pinguini. È l’avventura che ha vissuto Niccolò Banfi, esploratore e fotografo con la passione per l’oceano e la navigazione a vela. Ha portato i suoi video e le sue foto in redazione e l’abbiamo intervistato per farci raccontare com’è andata e cosa ha visto nel corso del viaggio. Potete vedere l'intervista nel video qui sopra. Di seguito trovate invece qualche informazione di sintesi.
Niccolò ha ottenuto il permesso di salire a bordo del veliero dopo svariati tentativi e candidature nel corso degli anni. Una volta selezionato è volato a Ushuaia, capoluogo della provincia argentina della Terra del Fuoco, e lì si è imbarcato. Per prima cosa il veliero ha dovuto attraversar il Passaggio di Drake, un tratto di mare incredibilmente mosso che ha messo a dura prova le energie psicofisiche dell'intero equipaggio; dopodiché ha raggiunto l'Antartide, dove Niccolò e i suoi compagni di viaggio hanno avuto modo di sbarcare in più posti.
Il luogo che ha più colpito il fotografo è, però, la Georgia del Sud: è lì che Niccolò ha avuto la possibilità di avvicinarsi a colonie di pinguini reali di centinaia di migliaia di esemplari e di vedere un'incredibile varietà di paesaggi. L'esperienza è stata così intensa da commuoverlo.
Successivamente il veliero ha raggiunto l'isola di Tristan da Cunha, l'insediamento umano più isolato del mondo, sul quale l'equipaggio non è potuto sbarcare per le misure restrittive dovute alla pandemia di Covid-19. Infine, dopo numerosi giorni di navigazione, l'avventura è terminata in Sudafrica, a Città del Capo.