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15 Aprile 2025
7:05

Olio motore: come si legge il livello, quando cambiarlo e come si fa

L'olio motore è una componente essenziale per il funzionamento dei motori a combustione: controllo del livello ed eventuale rabbocco o sostituzione sono parte essenziale del processo di manutenzione e possono essere effettuati in autonomia o presso un'officina. Vediamo alcuni accorgimenti del caso in questo articolo.

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Olio motore: come si legge il livello, quando cambiarlo e come si fa
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Controllare e cambiare l'olio motore è di fondamentale importanza nei veicoli con motori a combustione (benzina, diesel, GPL e metano). Questo liquido serve a garantire una giusta lubrificazione delle componenti meccaniche e garantisce che il sistema funzioni in maniera ottimale, limitando la dissipazione energetica in fonti attritive indesiderate, proteggendo da possibili fenomeni corrosivi gli elementi metallici e garantendo una più rapida dissipazione delle temperature. In casi estremi, una non corretta gestione del quantitativo di olio motore potrebbe arrecare guasti alle componenti meccaniche stesse. Il controllo del livello di olio all'intero di questo circuito è essenziale per il corretto funzionamento del motore. Questa operazione di manutenzione può essere effettuata in autonomia o presso un'officina. Tuttavia, c'è spesso confusione sul capire come e quando leggere correttamente questo valore.

Come capire se l’olio motore è da cambiare: la lettura del livello con la spia o manualmente

Per leggere il quantitativo di olio all'interno possiamo trovarci in due casi, sebbene la procedura non cambi:

  • Nelle automobili moderne, il computer di bordo tendenzialmente effettua una lettura preliminare, avvisandoci delle necessità di effettuare un controllo più dettagliato. In alcuni casi, l'accesso al punto di lettura vero e proprio non è immediato, e questo può dunque richiedere l'intervento di un meccanico per avere una conferma di quanto preliminarmente indicato dalla spia. Ciononostante, la lettura viene fatta poi niente altro che come nei sistemi tradizionali, descritti di seguito.
  • Nelle auto più datate, questa lettura non viene fatta in automatico ma è totalmente manuale. Si effettua per il tramite di uno strumento di misura presente in prossimità del motore. In sostanza, un'asta metallica è immersa in profondità fino alla coppa dell'olio, cioè il recipiente interno dove lo stesso si deposita quando la macchina è ferma e quindi il motore non gira. Questa asta è graduata, in particolare ha due tacche che indicano il livello massimo e minimo di olio che si può avere nella coppa. Quindi, visto che l'olio è un liquido molto viscoso, accade che se sfiliamo quest'asta, parte dell'olio presente rimarrà grossomodo aderente all'asta stessa, facendoci facilmente identificare visivamente dove sta il livello massimo di olio aderente all'asta di misurazione. Da qui è semplice: se questo livello è al di sotto della minima tacca, allora è al di sotto del limite minimo e sarà necessario un rabbocco, in quanto il quantitativo di olio presente non è sufficiente al corretto funzionamento del motore. Anche quando il livello si attesta a metà tra il minimo e il massimo, è consigliabile portarlo fino alla tacca superiore.

La lettura si effettua tendenzialmente previa pulizia dell'asta con un panno, per avere una lettura non influenzata dai movimenti dell'olio nella coppa in precedenza alla misura.

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Lettura "a caldo" o "a freddo"

Bisogna ora capire se sia più corretto leggere questo livello quando l'auto – o meglio, il motore – è caldo oppure freddo. La temperatura del motore influenza la lettura per i seguenti motivi:

  • L'olio si riscalda e aumenta di volume, cioè diminuisce la sua densità.
  • Il recipiente che contiene l'olio una volta che la macchina è ferma, ma ancora calda, avrà subito anche questo un aumento delle temperature e subirà anche lui una dilatazione.

Ciononostante, questi due fenomeni influenzano poco l'effettiva lettura pratica del livello di olio (tra l'altro i due effetti si compensano). Il fatto invece importante da considerare è che fare una lettura subito dopo aver spento il motore, o anche quando questo è acceso, è sbagliato perché in questo caso non tutto l'olio presente nel circuito sarà sceso di nuovo dentro la coppa. La lettura è falsata dal fatto che la viscosità del liquido rallenta la discesa per gravità dello stesso e una parte dell'olio ancora in circolo potrebbe non essere pervenuto ancora nella coppa al momento della misurazione.

Bisogna quindi attendere qualche minuto dopo lo spegnimento del motore, inoltre assicurandosi di effettuare una lettura con l'auto su una superficie piana. Orientativamente, si può attendere una decina di minuti, un tempo sufficiente nella maggior parte dei casi pratici.

Ma perché è necessario cambiarlo se nei fatti questo viene sempre riutilizzato durante il processo ciclico di funzionamento del motore?

Come cambiare l’olio motore da soli e quando farlo

Il rabbocco più essere necessario perché possono esserci fisiologiche perdite di liquido che, nel tempo e al trascorrere dei km, possono accumularsi e diventare importanti, sebbene il singolo episodio di perdita sia nella sostanza trascurabile. Queste perdite sono dovute, per esempio, alla non perfetta tenuta delle guarnizioni del circuito e alla combustione involontaria dell'olio nel processo di lubrificazione del pistone.

Inoltre con l'aumentare dei km percorsi, aumentano contestualmente i cicli che l'olio fa nel processo di lubrificazione: lo stesso si porta dietro durante ogni ciclo una serie di impurità che vengono generate dal progressivo degrado delle componenti meccaniche del motore e dalla qualità del carburante. L'olio quindi diventa inefficace al suo scopo e deve essere cambiato nella sua interezza. Il cambio dell'olio motore può essere fatto da soli o in officina. Va cioè svuotata la coppa dell'olio e rabboccato l'olio motore con un prodotto di qualità e quantità pertinente al motore in cui lo stiamo inserendo.

Solitamente, le informazioni sul tipo e quantità di olio sono indicate dalla casa produttrice dell'auto, come anche i km che mediamente si possono percorrere prima di effettuare un completo cambio. Tuttavia, un'indicazione grossolana è quella di effettuare un cambio completo orientativamente ogni 10 000/15 000 km.

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