![fioritura equatore](https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2023/05/fioritura-equatore.jpg)
In Italia, essendoci 4 stagioni ben distinte le une dalle altre, è piuttosto semplice riconoscere le varie fasi del ciclo vitale delle piante. Ma cosa succede nelle zone vicino all'equatore, dove temperatura e luce solare sono pressoché costanti? Quando fioriscono le piante in questa parte di mondo?
Una breve premessa sul ciclo di vita delle piante
Il ciclo vitale delle piante è articolato in diverse fasi ciascuna delle quali è regolata tanto da fattori interni alla pianta, genetici e molecolari, quanto da fattori esterni. Tra questi ultimi vi sono la temperatura, l’umidità – sia del terreno che dell’aria – e, non da ultimo, la luce solare. I tre fattori che abbiamo appena elencato sono gli stessi che variano nelle quattro stagioni e che innescano nelle piante quei processi tipici delle aree temperate quali, appunto, la fioritura, la formazione e la maturazione dei frutti e poi la pigmentazione delle foglie, la loro caduta e la dormienza della pianta.
Non tutte le specie vegetali però si comportano allo stesso modo in presenza delle stesse condizioni di luce, umidità e temperatura. Alcune piante, infatti, hanno bisogno di un periodo di “dormienza” in coincidenza di basse temperature, carenza d’acqua o luce solare, altre invece rimangono attive tutto l’anno. Vi sono infatti le cosiddette piante annuali, il cui ciclo di vita si esaurisce nell’anno e hanno una sola stagione riproduttiva, le biennali e le perenni.
L'importanza della luce solare
Fatte le dovute premesse sul ciclo di vita delle piante, concentriamoci ora su una delle tre variabili che ne influenzano l'andamento: la luce solare.
Questa svolge un ruolo chiave per quelle piante la cui fioritura è determinata in modo consistente dal fotoperiodo, ossia la durata dell’illuminazione giornaliera. Tra queste vi sono piante brevidiurne, le quali necessitano di un fotoperiodo inferiore alle 12 ore; le longidiurne che, al contrario, richiedono fino a 14 ore di insolazione; le brevilongidiurne che invece richiedono un fotoperiodo breve e l’alternarsi di condizioni climatiche più fredde per uno sviluppo ottimale.
![pianta fotoperiodo](https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2023/05/pianta-fotoperiodo.jpg)
Ai tropici e nella fascia equatoriale, l’incidenza della luce solare e la sua intensità non sono in realtà sempre uguali, come saremmo portati a credere. Anche qui, come ad altre latitudini, gli equinozi di primavera e autunno corrispondono ai giorni di massima intensità solare, quando i raggi del Sole risultano perpendicolari rispetto all’asse di rotazione della Terra. Un osservatore umano, pur essendo dotato di ottimi recettori della luce all'interno dell'occhio (cioè i cosiddetti coni e bastoncelli), non è in grado di percepire, a latitudini prossime allo zero, il picco di intensità luminosa.
Le piante, invece, riescono a percepire il picco luminoso grazie a particolari fotorecettori che prendono il nome di fitocromi. Queste strutture sono in grado di assumere due forme diverse a seconda che assorbano luce rossa o rosso lontana. Questo permette loro di innescare una propagazione del segnale luminoso nella cellula vegetale e cambiare di conseguenza l'espressione di alcuni geni – favorendo o meno la crescita e lo sviluppo della pianta.
Alcuni esempi
Osservando il ciclo vitale dell’albero della gomma (Hevea brasiliensis), uno studio ha evidenziato una corrispondenza tra l'intensità della radiazione solare e la fioritura dell'albero della gomma. Raggiunta la soglia di intensità luminosa solare – che abbiamo detto essere massima agli equinozi – le piante di Havea fioriscono e da lì può avere inizio l’impollinazione da parte di insetti, animali vertebrati o per mezzo del vento.
Tuttavia, ci sono piante che, come abbiamo già accennato, rispondono in maniera diversa alle stesse condizioni climatiche e di luminosità, ne sono un esempio la pianta di mango (Mangifera indica) e quella dell'avocado (Persea americana). Pur essendo piante adattate ai climi tropicali e subtropicali, la loro fioritura avviene in epoche diverse: quella del mango generalmente avviene tra dicembre e marzo (cio è durante la stagione secca nei Paesi del centroamerica) mentre quella dell'avocado al principio della stagione primaverile (cioè la stagione più piovosa).
![fioritura mango](https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2023/05/fioritura-mango.jpg)
Quello della stagione di fioritura delle piante nelle diverse parti del Pianeta è un tema ancora molto discusso tra gli esperti. Pur essendo stato individuato il ruolo di innesco dell'assorbimento della luce solare nei processi biochimici a cascata che si traducono nella fioritura e nello sviluppo della pianta, molti aspetti rimangono ancora da chiarire. Non è ancora chiara infatti la natura molecolare dei processi primari di trasduzione del segnale luminoso in messaggio biochimico e il ruolo di alcuni fitocromi, e delle relative lunghezze d'onda assorbite (luce blu UVA e UVB), nel ciclo di vita e di riproduzione delle piante.