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14 Febbraio 2024
12:48

Perché continuano a esserci terremoti vicino a Parma? La mappa della pericolosità sismica

Prosegue la sequenza sismica in provincia di Parma con numerosi terremoti negli ultimi 7 giorni. La cosa non dovrebbe stupirci dal momento che quest'area dell'Emilia-Romagna - come evidenziato dalla mappa della pericolosità sismica dell'area di Parma- non è nuova a questa tipologia di eventi.

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Perché continuano a esserci terremoti vicino a Parma? La mappa della pericolosità sismica
mappa pericolosita parma
Credits: INGV.

I terremoti che stanno interessando la provincia di Parma nell'ultima settimana non sono una novità per la zona e questo è confermato sia dai dati storici che dalla carta di pericolosità sismica. A partire dal 7 febbraio infatti l'area attorno ai comuni di LanghiranoCalestano Fornovo di Taro è stata interessata da una sequenza sismica con numerosi terremoti di magnitudo compresa tra 2.0 e 3.0 – fatta eccezione per una scossa di magnitudo 4.2 il 9 febbraio.
Ma per quale motivo ci sono così tanti sismi? Come vedremo, l'area non è nuova a questa tipologia di fenomeno ma ciò non vuol dire che ci sia ragione di preoccuparsi.

La mappa della pericolosità sismica nell'area

La zona coinvolta dall'attuale sequenza sismica (riportata con una stella nell'immagine sottostante) si trova in un'area ad alta pericolosità sismica, come confermato dalla relativa mappa dell'INGV:

mappa pericolosità Parma
Credits: INGV.

Sequenze sismiche come quella di questo periodo non sono rare nell'Appennino settentrionale e solitamente durano da pochi giorni a qualche settimana – anche se in alcuni casi sono stati registrati eventi di durata maggiore. Inoltre è giusto evidenziare il fatto che l'area si trovi a poca distanza da zone a pericolosità molto alta, tipiche della catena appenninica.

Attenzione: essere in una zona ad alta pericolosità non vuol dire che sicuramente si verificheranno forti terremoti. Semplicemente significa che in queste aree terremoti di alta magnitudo sono statisticamente più frequenti nel lungo termine rispetto alle aree a media-bassa pericolosità. Anche perché, è giusto ricordarlo, non siamo ancora in grado di prevedere i terremoti, quindi non possiamo sapere come si evolverà la situazione.
Il nostro consiglio, come sempre, è seguire le indicazioni e gli aggiornamenti delle autorità competenti in materia, come INGV e Protezione Civile.

La sismicità storica: i dati dei terremoti dal 1985 a oggi

Come abbiamo visto, l'area ha un'importante pericolosità sismica e questo è confermato anche dal report storico. Infatti possiamo notare come  in passato si siano verificate sequenze dalle caratteristiche simili – addirittura con magnitudo ancora più elevate. Per avere un'idea più chiara, ecco una mappa che riporta tutti i principali terremoti dal 1985 a oggi:

mappa-terremoti-1-langhirano
Credits: INGV.

Oltre a questi, uno tra i sismi sui quali abbiamo più informazioni è quello del 4 marzo 1898. In quell'occasione si stimò una magnitudo di circa 5.4 che, nell'area, ebbe effetti importanti: tramite l'analisi dei documenti dell'epoca, si stima un'intensità sulla scala Mercalli (MCS) tra il 7 e l'8 nei comuni di Mattaletto e Vidiana, a poca distanza da Langhirano.

Stessa magnitudo anche il 23 dicembre 2008, con un valore di intensità tra il 6° e il 7° grado della scala in diverse località nell'area.

Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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