I nomi illegali in Italia per i bambini: Maradona, Goku, Biancaneve e gli altri nomi vietati

In Italia ci sono nomi vietati dalla legge che non si possono dare ai bambini, per esempio Dracula, Benito Mussolini, Giallo o nomi umilianti e ridicoli. Ecco tutte le regole.

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A cura di Samantha Maggiolo

Frodo, Satana, Pollon, Maradona, Goku, Benito Mussolini sono solo alcuni dei nomi con cui non possiamo chiamare i bambini nel nostro paese. Ecco perché quando si sceglie il nome di un futuro nascituro, è bene controllare la lista dei nomi vietati e illegali in Italia. Il nostro paese, infatti, così come per la maggior parte degli altri Stati, ha adottato delle leggi che regolamentano i nomi per i futuri nascituri, per evitare che questi arrechino danno o imbarazzo al bambino.

Dal punto di vista sociale e antropologico, infatti, alcuni nomi (o parole) sono soggetti a tabù: è cioè proibito usarli e pronunciarli pubblicamente per motivi religiosi, storici o politici. Anche in Italia esiste un tabù sui nomi da poter utilizzare: per evitare che il nascituro si ritrovi con un nome imbarazzante, ingiurioso, offensivo o ridicolo, la legge ha stilato una sorta di black list, che, per esempio, non permette ai genitori di chiamare i propri figli Doraemon o Dracula.

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Cosa dice la legge italiana sui nomi illegali

La legge italiana tutela i futuri nascituri impedendo ai genitori di dare al proprio bambino/a il nome di un personaggio delle serie tv o di uno dei cartoni animati o di un personaggio controverso della storia.

La legge 396/2000, agli articoli 34 e 35, impedisce di dare al bambino/a un nome che possa “arrecare pregiudizio morale ”, cioè che ridicolizzi o arrechi vergogna, per esempio perché riconducibile a parolacce, ingiurie o a nomi di colori. Va bene chiamare la propria bambina Bianca, ma non possiamo chiamare un bambino/a Giallo.

Nella norma, leggiamo alcune regole generali:

Il nome del bambino/a deve corrispondere al genere del nascituro (a parte qualche eccezione di nomi come Andrea)
I nomi stranieri di bambini con cittadinanza italiana dovranno essere espressi con l’alfabeto italiano – sono ammesse le lettere j,x,y,k,w. Se ad esempio volessimo dare un nome tedesco che presenta la scharfes S (ß) dovremmo italianizzarlo in una doppia s.
Non si può dare al neonato il nome del genitore, di un fratello o di una sorella in vita;
Non si può nominare il figlio come il padre, nemmeno aggiungendo “junior” o “jr” (come accade negli USA)
Non si può utilizzare un cognome come nome

Nella lista dei nomi vietati troviamo: