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30 Aprile 2024
7:00

Perché il cocktail si chiama così? In inglese significa “coda di gallo”

Il termine "cocktail" letteralmente significa "coda di gallo". La denominazione, che a prima vista sembra non avere alcun legame con il mondo dei drink, nasconde dietro di sé leggende e teorie affascinanti che tentano di spiegarne le origini.

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Perché il cocktail si chiama così? In inglese significa “coda di gallo”
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Il termine "cocktail" è ormai universalmente riconosciuto come sinonimo di bevanda spesso alcolica, composta da vari ingredienti. Ma cosa significa esattamente? Tradotta letteralmente dall'inglese, la parola significa "coda di gallo", una denominazione che a prima vista sembra non avere alcun legame con il mondo dei drink.

Nonostante la traduzione apparentemente chiara, le origini del termine "cocktail" sono avvolte nel mistero e diverse leggende cercano di spiegarne la provenienza. A quanto pare, la parola venne utilizzata per la prima volta col pieno significato che le attribuiamo oggi nel 1806 negli Stati Uniti nel libro Balance Columbian Repository  per indicare “una bevanda stimolante, composta di diverse sostanze alcoliche, amari, acqua e zucchero”.

Una delle storie più pittoresche e meno verificate racconta di un'usanza medioevale secondo cui il giorno iniziava con il canto del gallo e si concludeva con una bevanda alcolica. La bevanda che segnava la fine della giornata era chiamata "cock-tail", cioè "coda di gallo", in riferimento al gallo che con il suo canto chiudeva il ciclo quotidiano.

Un'altra spiegazione popolare sostiene che nel 1400 nelle campagne inglesi i contadini fossero soliti bere una bevanda variopinta, i cui colori erano ispirati alla coda dei galli da combattimento.

O ancora, un'altra leggenda vuole che XVII secolo, una nave inglese giunse nel golfo del Messico, a Veracruz, dove gli indigeni erano soliti bere una miscela di diversi alcolici e succhi tropicali, mescolati tra loro con una lunga piuma di gallo.

gallo cocktail

Sempre ai marinai inglesi tra il 1600 e il 1700 approdati in Messico nel porto di Campeche, sarebbe stata offerta una bibita con all’interno un’erba o una radice chiamata cola de gallo, ovvero "coda di gallo", da cui forse "cock-tail".

Un'ulteriore teoria si concentra sull'etimologia e collega la parola "cocktail" all'antico uso di miscele di alcolici in farmacia. I farmacisti, usando un bastone o una coda (tail) per mescolare le diverse sostanze, potrebbero aver dato origine al termine.

Una delle ipotesi più accreditate è quella che fa risalire “cocktail" alla parola francese coquetier, cioè il contenitore per uova che nell’800 veniva usato dal farmacista Antoine Amédée Peychaud a New Orleans per somministrare miscele alcoliche e liquori di sua creazione.

Un'altra teoria nota richiama il modo in cui nel Regno Unito venivano chiamati i cavalli con la coda tagliata/mozzata (simile a quella di un gallo). Questa caratteristica sarebbe stata un segno che l'animale non fosse di razza pura, ma mista. Essendo i cocktail un insieme di ingredienti diversi, la parola sarebbe stata usata per indicare questa mescolanza.

Oltre a queste teorie, esistono aneddoti che attribuiscono la nascita del cocktail a specifici personaggi storici o eventi. Per esempio, si racconta che un barista americano avrebbe creato il primo cocktail come lo conosciamo oggi per mascherare il sapore dell'alcol di scarsa qualità durante il periodo del proibizionismo.

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