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1 Aprile 2024
7:00

Le origini del “pesce d’aprile”: perché si chiama così e perché si fanno gli scherzi

Quante volte il primo aprile un amico vi ha annunciato notizie inverosimili, cercando di farle passare per vere? La tradizione di fare “pesci d’aprile” è molto diffusa, ma sulle sue origini esistono diverse teorie.

A cura di Erminio Fonzo
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Le origini del “pesce d’aprile”: perché si chiama così e perché si fanno gli scherzi
pesce aprile primo scherzi

Immaginate di leggere che gli alieni sono sbarcati nella vostra città, che gli spaghetti crescono sugli alberi o che Geopop abbia cessato le pubblicazioni. Probabilmente non ci crederete, soprattutto se le notizie portano la data del primo aprile. La tradizione degli scherzi e del cosiddetto "pesce d'aprile" esiste da diversi secoli e forse la tradizione è ancora più antica, risalente all’epoca dell’impero romano. Le origini non sono chiare, ma oggi l’usanza è molto popolare in tutto il mondo occidentale ed è diffusa anche in Paesi di altre aree. Del resto, non sono solo i burloni a organizzare burle il primo aprile e a fare "abboccare all'amo" amici e parenti (ecco il motivo per cui probabilmente si parla di "pesce" d'aprile). Spesso anche i mezzi di informazione più autorevoli si divertono a prendere in giro il loro pubblico.

Le origini incerte del “pesce d’aprile”: ecco perché si fanno gli scherzi

Le origini dell’usanza di organizzare scherzi il primo aprile non sono chiare. Alcuni studiosi hanno messo in connessione la tradizione con la festa romana degli Hilaria, celebrata il 25 marzo, nella quale i cittadini si mascheravano e si prendevano in giro gli uni con gli altri.

Il “pesce d’aprile” moderno, però, si è sviluppata più recentemente. Una teoria vuole che sia nato in Francia dopo l’adozione del calendario gregoriano, avvenuta nel 1582, e lo spostamento della data del capodanno al primo gennaio, avvenuta negli anni successivi. In precedenza, in molti Paesi l’anno iniziava il 25 marzo e c’era l’usanza di scambiarsi i regali per il “capodanno” il primo aprile. Quando l’inizio dell’anno fu fissato a gennaio, si diffuse la tradizione di regalare pacchetti vuoti il primo aprile, come simbolo scherzoso della vecchia usanza, ormai mandata in soffitta. La teoria, però, non è mai stata provata e sulle origini del pesce di aprile esistono anche ipotesi alternative. Quel che è sicuro è che l’usanza delle burle è attestata sin dal ‘600, almeno in alcune località.

La dea CIbele, alla quale erano dedicati gli Hilaria (Credits ChrisO)
La dea CIbele, alla quale erano dedicati gli Hilaria (Credits: ChrisO)

Perché si dice “pesce d’aprile”

Solo in Italia, in Francia, in Belgio e nelle aree francofone di Canada e Svizzera per rivelare di aver fatto uno scherzo si dice “pesce d’aprile”. Sull’origine dell’espressione sono state formulate varie ipotesi, alcune delle quali risalgono addirittura all’epoca di Cleopatra, che durante una gara di pesca avrebbe fatto attaccare all’amo del suo amante Marco Antonio un enorme pesce finto. Più verosimilmente, l’usanza deriva dal fatto che il pesce è un animale che abbocca facilmente all’amo: chi ha subito uno scherzo, ha abboccato come un pesce. In altri Paesi, per rivelare uno scherzo si dice semplicemente “Bugia d’aprile” o “Aprile! Aprile!”. Nel mondo anglosassone, invece, la giornata è conosciuta come April Fool’s Day (Giorno dello scemo d’aprile).

Gli scherzi del 1° aprile

Gli scherzi del primo aprile sono di innumerevoli tipi. Per esempio, in Italia e Francia tra i più comuni vi è quello di attaccare un pesce di carta sulla schiena della vittima. Ancora più diffusa è l’usanza di annunciare notizie false, che è diffusa non solo tra i privati cittadini, ma anche tra i mezzi di informazione. Per esempio, il primo aprile 1957 la BBC mandò in onda un servizio nel quale mostrava gli agricoltori del Canton Ticino intenti a raccogliere spaghetti dagli alberi. Wikipedia, invece, il primo aprile 2007 confuse volontariamente il presidente degli Stati Uniti George Washington con l’inventore del caffè istantaneo, che porta lo stesso nome.

Scherzo di Wikipedia del 2007 (George Washington deliberatamente confuso con l'omonimo inventore del caffé istantano) (credits King of Hearts)
Scherzo di Wikipedia del 2007 (credits: King of Hearts)

I social network, naturalmente, hanno facilitato la diffusione di burle (le notizie inventate per scherzo il primo aprile non vanno però confuse con le fake news, cioè le falsità propagate intenzionalmente). È capitato anche che notizie autentiche, diffuse il primo aprile, siano state scambiate per false. Per esempio, il primo aprile 2004 Google lanciò il servizio di posta elettronica Gmail, dotato di uno spazio di archiviazione di un gigabyte, che per l’epoca era enorme, ma la notizia fu scambiata da molti utenti per una burla, anche perché il primo aprile Google ne organizza quasi sempre una.

Dove è diffusa l’usanza di fare scherzi

Sono numerosi i Paesi nei quali il primo aprile si organizzano scherzi: quasi tutta l’Europa, gli Stati Uniti, il Canada e anche diversi Stati del Medioriente, tra i quali l’Iran, la Turchia, il Libano e Israele. In alcuni Paesi, invece, il giorno deputato all’organizzazione delle burle non è il primo aprile. Per esempio in Spagna e in altri Paesi di lingua spagnola è il 28 dicembre, il giorno dei Santi Innocenti. Nei territori di religione induista, invece, il 31 marzo si celebra una festa che per certi aspetti ricorda il primo aprile, l’Holi, durante la quale c’è l’usanza di sporcarsi a vicenda con polveri colorate.

Festeggiamento Holi (credits Nitint 29)
Festeggiamento Holi (credits: Nitint 29)
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