La sconfitta degli Azzurri contro la Macedonia del Nord per 0-1, avvenuta a Palermo la sera del 24 marzo, è ancora fresca e porterà all’esclusione della nostra Nazionale dai prossimi Mondiali di calcio in Qatar, in programma dal 21 novembre al 18 dicembre 2022. Ma, al di là della sconfitta dell’Italia, che Stato è la Macedonia del Nord? Dove si trova? Perché si chiama così?
La Macedonia del Nord è un Paese della penisola balcanica, a est dell’Italia, e confina con Serbia, Bulgaria, Grecia, Albania e Kosovo. La Repubblica ha una superficie di quasi 26.000 km2, praticamente la stessa della nostra Sicilia, e ha una popolazione di circa 2 milioni di persone, quasi un terzo in meno del Comune di Roma (2,8 milioni di abitanti). In maggioranza si tratta di macedoni (di etnia slava e tradizionalmente di religione cristiana ortodossa), ma è presente anche una buona minoranza di albanesi (un quarto della popolazione). La capitale si chiama Skopje e si trova nella parte settentrionale del Paese e la bandiera rappresenta un sole giallo in campo rosso.
Perché la Macedonia del Nord si chiama così?
Fino al 12 febbraio 2019 lo Stato della Macedonia del Nord si chiamava semplicemente Macedonia e così lo troverete scritto in moltissime carte geografiche e mappe non aggiornate. Il Paese si era dato questo nome nel momento della sua nascita ufficiale, il 25 settembre 1991, una data molto recente e dipendente dalla dissoluzione e frammentazione della Jugoslavia. Tuttavia la scelta di questa denominazione aveva immediatamente creato attriti e scontri diplomatici con i Paesi vicini, in particolare con la Grecia.
La Macedonia, infatti, è un’area geografica e storica molto più ampia dell’attuale Stato della Macedonia del Nord. La sua estensione comprende un’ampia zona degli attuali Paesi della Grecia e della Bulgaria, nonché lembi territoriali degli altri Stati confinanti (Albania, Kosovo e Serbia). Avrete sicuramente sentito parlare di Macedonia a scuola, nella narrazione delle gesta e delle conquiste di Filippo di Macedonia e di suo figlio Alessandro Magno.
La discussione sul nome Macedonia è proseguita per quasi tre decenni, con una serie di tentativi di mediazione andati a vuoto anche da parte delle Nazioni Unite. Finalmente, nel giugno 2018, è stato trovato un accordo tra la Grecia e l’attuale Macedonia del Nord, che ha portato all’assunzione dell’attuale denominazione.
Raccontata così sembra una questione cavillosa e di poco conto, ma in realtà la diatriba diplomatica con la Grecia impediva alla Macedonia del Nord di essere pienamente riconosciuta a livello internazionale. Solo il 27 marzo 2020, infatti, il Paese potè entrare ufficialmente a far parte della NATO e solamente da allora il processo di candidatura all’Unione Europea ebbe una decisa accelerata, con l’apertura di negoziati ufficiali.