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8 Gennaio 2024
7:00

Perché in inverno abbiamo più fame quando fa freddo? La spiegazione scientifica

Quando abbiamo freddo, soprattutto in inverno, viene stimolato l'ipotalamo, il centro del cervello preposto sia alla regolazione termica dell'organismo sia alle sensazioni di fame e sazietà.

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Perché in inverno abbiamo più fame quando fa freddo? La spiegazione scientifica
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Con l'arrivo dell'inverno e del freddo capita a molti di sentire più fame. Questo fenomeno ha basi scientifiche: andiamo a scoprire legame biochimico tra fame e freddo ha il suo centro nell'ipotalamo, una regione del cervello che si occupa di rispondere sia alla scarsità di nutrienti nell'organismo sia all'abbassamento della temperatura del corpo.

La biochimica della fame e della sazietà

A livello periferico, la sazietà è correlata ad alcuni ormoni, come colecistochina e peptide YY (due ormoni prodotti dall'intestino) ma anche insulina (prodotta dal pancreas), che vengono prodotti dopo un pasto abbondante e ricco di nutrienti, segnalando dunque che il cibo è stato ingerito e/o assorbito a livello intestinale. C'è poi la grelina (prodotta principalmente dallo stomaco) che viene invece secreta quando abbiamo fame e abbiamo bisogno di cibo.

I segnali di fame o sazietà – comunicati dagli ormoni periferici sopra indicati – si legano ai neuroni anoressigenici che dalla spina dorsale giungono fino a una regione del cervello chiamata ipotalamo. Questo è un nucleo centrale per la regolazione di molte sensazioni e funzioni fisiologiche, per esempio il freddo, la fame, la sazietà, il sonno e a volte anche il sesso e lo stress. Insomma, una stazione davvero delicata e importante per il nostro vissuto quotidiano.

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La posizione dell’ipotalamo.

L'ipotalamo risponde agli ormoni sopra indicati secernendo l'ormone pro-opiomelanocortinico, associato dunque alla sazietà, che blocca la sensazione di fame e induce al digiuno. Nel caso opposto, quando siamo in carenza energetica, quello che succede è che l'intestino (con la grelina) e il pancreas (con poca insulina) segnalano ai neuroni dell'intestino la scarsità di cibo. Questi neuroni, attraverso la spina dorsale, arrivano anch'essi all'ipotalamo, stimolando però i neuroni oressigenici, che inducono la secrezione di neuropeptide Y e AgRP, che stimolano la ricerca di cibo.

Cosa c'entra il freddo con la fame?

Ma quindi perché in inverno abbiamo più fame? Abbiamo visto che l'ipotalamo è la principale stazione cerebrale di regolazione della fame, ma anche del freddo. È stato dimostrato infatti che esistono dei neuroni dell'ipotalamo specificamente sensibili al freddo, che si attivano proprio quando la temperatura corporea si abbassa al di sotto del 37 °C. Il corpo reagisce all'abbassamento della temperatura proprio nell'ipotalamo, che manda dei segnali alla stazione della fame, aumentando l'attività dei neuroni oressigenici che a loro volta stimolano la produzione degli ormoni associati alla fame.

Inoltre, il freddo produce una maggiore contrazione dei muscoli per sopperire all'abbassamento della temperatura, con un aumento della generica attività metabolica e di conseguenza una maggiore assenza di nutrienti nel sangue, che subito attiva i neuroni oressigenici. Ecco come tutto, dai muscoli al cervello, è davvero collegato nel nostro corpo!

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