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27 Agosto 2024
6:00

Perché non riusciamo ad andare in bagno quando viaggiamo? La stipsi da viaggio e i rimedi

La stipsi da viaggio è causata dei cambiamenti nella dieta, idratazione, routine e stress o jet-lag. Per prevenirla, è essenziale idratarsi, mangiare alimenti ricchi di fibre, fare attività fisica e, come ultima spiaggia, utilizzare lassativi esclusivamente sotto consiglio medico.

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Perché non riusciamo ad andare in bagno quando viaggiamo? La stipsi da viaggio e i rimedi
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Nei periodi di vacanza si parte spesso in viaggio e, presi dall’entusiasmo o dall’ansia di dimenticare qualcosa, spesso il nostro umore e le nostre abitudini cambiano drasticamente. Che sia per divertimento o per lavoro, viaggiare è un’attività stressante per il nostro organismo, che viene sottoposto a cambiamenti ambientali, dietetici e di routine. Come risultato, il nostro corpo può reagire modificando l’attività intestinale e portando talvolta a quella che viene appropriatamente chiamata “stipsi del viaggiatore”: in pratica non riusciamo a fare la cacca e andare in bagno quando viaggiamo. Possiamo prevenirla stando attenti alla dieta, all'idratazione e alla nostra attività fisica, ma per fortuna esistono anche farmaci che, se usati con cautela, possono aiutarci quando siamo in difficoltà. Vediamo insieme cosa causa questa condizione e come gestirla.

Cos'è la stipsi da viaggio

La stitichezza è un problema piuttosto diffuso, soprattutto tra donne e anziani, ma quando accade in concomitanza con spostamenti e cambi di fuso orario prende il nome di “stipsi da viaggio”. Molte persone diventano meno regolari quando vanno in vacanza e affrontano viaggi e questa ricorrenza può rovinare alcuni dei momenti migliori delle nostre vacanze.

In gastroenterologia la stipsi (o stitichezza) è definita come emissione difficile o infrequente delle feci. Sebbene la defecazione sia una funzione con ritmi estremamente variabili da soggetto a soggetto, una frequenza inferiore alle due, tre volte a settimana, è considerata problematica. Infatti la stitichezza potrebbe portare a gonfiore addominale, nausea, malessere generale e, se protratta a lungo, può avere anche complicanze gravi come l’occlusione intestinale.

La stitichezza da viaggio quindi, non è altro che una tipologia specifica di stipsi, con cause simili, sulle quali si può’ intervenire per risolvere il problema: vediamo come.

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Cosa causa la stitichezza in viaggio

In generale, le cause di stipsi vengono suddivise in organiche o funzionali. Le cause organiche sono tutte quelle condizioni che derivano da un’alterazione nella struttura del nostro intestino: in pratica lesioni nervose, occlusione da polipi, anomalie anatomiche.

Invece per quanto riguarda la stipsi del viaggiatore, quelle che ci interessano sono le cause funzionali. Queste sono, appunto, alterazioni della funzione intestinale che non richiedono modifiche anatomiche. Stress, ansia, modificazioni della dieta, sono proprio i fattori che possono generare la stitichezza da viaggio.

Infatti quando si viaggia si tende ad avere dei comportamenti dannosi per il transito intestinale, basti pensare a cosa si mangia. Quando siamo fuori casa di solito visitiamo locali e assaggiamo la cucina locale, introducendo nell’intestino alimenti cui non siamo necessariamente abituati anche a orari cui non mangeremo di solito. Beviamo meno e ci disidratiamo senza accorgercene anche perché spesso siamo ansiosi di visitare luoghi nuovi e dimentichiamo per distrazione di bere adeguatamente.

Il cambio di routine può “agitare” il nostro sistema nervoso, che è fondamentale per la pulsione del cibo attraverso il nostro intestino. Il jet-lag, il cambio d’orario a cui si va a dormire e a cui ci si sveglia, le escursioni di intere giornate, possono indurci a una tensione di cui non ci accorgiamo ma che è controproducente per la nostra regolarità. Inoltre quando siamo in viaggio tendiamo, magari inconsapevolmente, a trattenerci, proprio per goderci di più le esperienze che sperimentiamo e non farci fermare.

Dunque i fattori che causano la stipsi del viaggiatore sono principalmente comportamentali, dietetici e psicologici. Fortunatamente però, possiamo tenerne conto e contrastarli.

Rimedi contro la stipsi del viaggiatore

Gli elementi più semplici da tenere sotto controllo per mantenersi regolari in viaggio sono quelli alimentari. Infatti, come consiglia l'Istituto Superiore di Sanità, una soluzione per evitare la disidratazione è portare sempre con sé una borraccia di dimensioni adeguate (da almeno un litro). Berla entro metà giornata o comunque finirla tutta due volte entro sera (anche di più se è estate!), ci assicurerà di aver assunto abbastanza liquidi nella nostra giornata, in quanto due litri al giorno sono considerati una quantità adeguata per idratarsi.

Senza acqua, le feci nel nostro canale intestinale rischiano di avere una consistenza eccessivamente rigida per essere spinte, ma anche la carenza di fibre (quindi principalmente frutta e verdura, ma anche cerali e legumi) potrebbe creare dei danni. Infatti questi importanti elementi "spazzolano" letteralmente le pareti del nostro intestino, raccolgono e compattano il materiale fecale, contribuiscono a dargli la giusta struttura ed evitano di lasciare residui nell’intestino. Dunque un altro accorgimento per prevenire la stipsi è assicurarsi di mangiare sempre alimenti ricchi di fibre, includendole nei menu dei nostri pasti o portandole con noi come spuntini di frutta, ad esempio.

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Oltre agli accorgimenti dietetici è importante adottare alcuni comportamenti, come mantenere un certo livello di attività fisica. Se il vostro viaggio prevede lunghe tratte con mezzi come treni e aerei, è una buona idea prendersi dei momenti in cui ci si alza e si fanno due passi. I movimenti intestinali sono strettamente legati ai livelli attività del nostro corpo, la sedentarietà infatti favorisce la stitichezza.

Se nonostante i nostri accorgimenti ci ritroviamo con gli spiacevoli effetti della costipazione, ci sono delle soluzioni dall’applicazione più rapida. Ovviamente stiamo parlando di lassativi, dei farmaci specificamente creati per favorire l’evacuazione. Ne esistono di diverse tipologie, tra cui quelli osmotici e quelli stimolanti.

Attenzione, essendo i lassativi dei farmaci, sentite il parere del vostro medico di base. Quelle che stiamo per darvi sono solo delle informazioni generali che non vanno assolutamente prese come consigli medici.

I lassativi osmotici hanno meno effetti collaterali e agiscono più lentamente, impiegando anche un giorno per avere effetto. Promuovono l’assorbimento di acqua nelle feci, rendendole più mobili e facili da espellere. I lassativi stimolanti, invece, hanno un effetto più rapido, agendo anche in poche ore, ma hanno maggiori controindicazioni. Agiscono sull’attività neuromuscolare dell’intestino provocando delle contrazioni che favoriscono l’espulsione, ma è meglio usarli con prudenza e come ultima spiaggia.

In generale è sempre meglio prevenire che curare e questo principio vale anche per la costipazione. Idratarsi, assumere fibre, mantenere dei bassi livelli di stress e muoversi nelle nostre giornate di viaggio ci permette di evitare la stitichezza da viaggio. L’uso dei farmaci è da considerarsi solo quando le attenzioni menzionate non bastano, inoltre se nemmeno i farmaci riescono a risolvere la situazione, è importante rivolgersi al proprio medico di fiducia. Ricordiamoci infatti che la stitichezza è un sintomo e non una patologia, nel caso si protragga nel tempo, è importante indagare le cause sottostanti.

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