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14 Aprile 2024
13:00

Perché se una persona viene tradita dal partner viene chiamata “cornuta”?

Nella cultura popolare, il concetto di “mettere le corna” è diventato simbolo di infedeltà di coppia tanto da chiamare il partner tradito “cornuto” o “cornuta”. Ma da dove ha origine questo comune il modo di dire della lingua italiana? Tra le ipotesi più accreditate c'è quella mitologica legata al Re Minosse e sua moglie.

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Perché se una persona viene tradita dal partner viene chiamata “cornuta”?
perche si dice cornuto mettere le corna

Nel parlare comune, di tutti i giorni, siamo soliti dire che quando una persona tradisce "mette le corna" mentre quando viene tradita è "cornuta". La lingua italiana, si sa, è ricca di espressioni colorite che affondano le radici in tradizioni culturali e linguistiche radicate nel tempo. D'altro canto, contrariamente a quel che sembra, a lungo le corna hanno simboleggiato nell’immaginario collettivo potere, regalità e coraggio. Alcuni esempi sono le corna con cui sono raffigurate antiche divinità (ad esempio Dioniso, il cui animale simbolo era il capro o il dio egizio Api, in forma di toro); oppure pensiamo alle corna presenti su alcuni elmi cerimoniali dei vichinghi (non usati durante i combattimenti, come è comune pensare). E allora come mai in italiano diciamo le espressioni "cornuto" e, di conseguenza, "mettere le corna"?

Il termine “cornuto” come aggettivo offensivo

Il termine "cornuto" deriva dal latino "cornutus" e significa letteralmente "fornito di corna". Non è del tutto chiaro il motivo per cui le corna siano diventate simbolo dell’infedeltà coniugale anche se esistono varie ipotesi, più o meno accettate e diffuse. Alcuni studiosi suggeriscono, ad esempio, che l’aggettivo sia associato al caprone, la cui compagna, la capra, è nota per la disinvoltura con cui cambia partner.

Quel che è certo è che l'uso del termine "cornuto" per indicare una persona tradita dal proprio partner, sia in passato sia nel presente, ha mantenuto una connotazione offensiva. Questo perché, oltre a rievocare l'immagine umiliante del tradimento, evoca anche l'idea di ridicolo e di non avere controllo sulla propria relazione sentimentale. L'aggettivo, quindi, non descrive solo lo stato di chi ha subito un tradimento, ma porta con sé un giudizio sociale pesante, che può accentuare il dolore e l'umiliazione di chi si trova in tale situazione.

La possibile origine mitologica dell'espressione “cornuto”

Sebbene l'etimologia, come già detto, sia incerta, un'altra delle ipotesi più accreditate riguarda un episodio tratto dalla mitologia. Tutto avrebbe avuto inizio nell’isola di Creta. Secondo il mito il celebre re Minosse aveva una moglie, Pasifae, che non aveva mai voglia di fare l’amore. Per questo motivo il sovrano chiese aiuto alla dea Afrodite, dea dell’amore, la quale lo accontentò trasformando sua moglie in una ninfomane. Subita la trasformazione, la moglie non si accontentava più delle prestazioni del marito e, fra i tanti, si innamorò anche di un toro. Da questa unione nacque il famoso Minotauro. Da quel giorno ogni volta che il re si mostrava in pubblico i sudditi lo avrebbero accolto facendogli il gesto delle corna con le dita.

Sempre in ambito mitologico esistono poi racconti che vedono Zeus/Giove, signore degli dei, trasformarsi anche in toro per sedurre donne diverse da sua moglie Era (celebre è il caso di Europa, principessa di Tiro e regina di Creta).

minotauro
Raffigurazione del minotauro. Credit: Marie–Lan Nguyen

Un'ipotesi storica dietro l'espressione "mettere le corna"

Secondo altri studiosi, l’origine dell’espressione "cornuto/a" e, di conseguenza, "mettere le corna", ha sede a Costantinopoli, sotto l’imperatore Andronico Comneno (1120 circa -1185). Viene raccontato che quest'ultimo, noto per la sua crudeltà nei confronti dei sudditi, incarcerasse gli oppositori e sottraesse a questi le mogli per farne le sue concubine. In segno di derisione, appendeva fuori dalle abitazioni degli uomini delle teste di cervo, simbolo delle sue "conquiste" (come se si parlasse di caccia). La storia di queste umilianti decorazioni venne scoperta dai soldati di Guglielmo II di Normandia mentre si dirigevano verso Costantinopoli; sbarcando a Salonicco vennero a conoscenza della storia e portarono il termine "mettere le corna" in Sicilia, da dove l'espressione si sarebbe diffusa in tutto il territorio italiano.

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