Spegnere e riaccendere un dispositivo malfunzionante è il suggerimento che tutti quanti noi abbiamo dato o ricevuto almeno una volta nella vita. Ma vi siete mai chiesti perché funziona così spesso? La risposta va ricercata nella complessità del funzionamento dei dispositivi elettronici e nei loro limiti intrinseci. Ogni device – computer, smartphone, tablet, router, smart TV, etc. – esegue simultaneamente molteplici operazioni, alcune visibili e altre “in background”, cioè non direttamente percepibili dall’utente. Questo continuo processo di calcolo può portare malfunzionamenti causati da piccoli errori nel codice (i cosiddetti bug), sovraccarichi della memoria temporanea (la RAM) o situazioni di blocco che impediscono al dispositivo di operare normalmente. Spegnere e riaccendere interrompe bruscamente queste operazioni e riporta il sistema a uno stato iniziale, liberando la RAM e risolvendo temporaneamente il problema. Tuttavia, seppur questa procedura consenta di uscire da uno stallo operativo, non elimina la causa del malfunzionamento.
Cosa fa “bloccare” un dispositivo: i possibili motivi
Per comprendere come mai spegnere e riaccendere i dispositivi malfunzionanti è molto spesso una soluzione efficace, dobbiamo innanzitutto comprendere i possibili motivi per cui un device si “impalla”. Per semplificare brutalmente il discorso, possiamo dire che il cuore del problema sta nella natura stessa dei software. Ogni programma è costruito su una sequenza di istruzioni che segue la logica del “se succede questo, allora fai quello”. Tuttavia, errori nella scrittura del codice possono portare a situazioni impreviste, come un cosiddetto memory leak. Questo fenomeno si palesa nel momento in cui un processo continua a occupare memoria senza mai liberarla. Questo esaurisce gradualmente le risorse del sistema, causando pesanti rallentamenti o veri e propri blocchi.
Nel caso di malfunzionamenti più gravi, come bug profondi nel software o veri e propri problemi dei componenti hardware, spegnere e riaccendere potrebbe non bastare.
Cosa succede quando spegniamo e riaccendiamo PC e smartphone
Spegnere e riaccendere un dispositivo è la prima soluzione da provare quando un dispositivo non risponde più ai comandi o, comunque, quando non funziona più come si deve, in quanto questa operazione permette al sistema di prendersi una pausa dal suo lavoro e ripartire da zero.
A seconda dei casi, questa pausa indotta forzatamente dallo spegnimento del dispositivo può consentire al sistema di diminuire lo sforzo (ed eventualmente l'eccessiva temperatura) che sta interessando un componente hardware, libera la memoria RAM chiudendo eventuali processi in esecuzione che sono alla base del malfunzionamento, dovuti magari a un programma aperto che non sta funzionando bene per colpa di bug presenti nel suo codice. All'accensione del device tutto ripartirà da zero e, di conseguenza, il rallentamento o il blocco riscontrato in precedenza sarà annullato.
Va detto che il metodo “spegni e riaccendi” non è la panacea di tutti i mali. Se un bug è presente nel codice o se c’è un difetto hardware, il malfunzionamento si ripresenterà: è solo questione di tempo. Proprio per questo motivo, aggiornare regolarmente sistemi operativi e applicazioni è fondamentale: gli aggiornamenti spesso includono correzioni ai problemi divenuti noti. In assenza di un aggiornamento o di un’eventuale riparazione hardware, spegnere e riaccendere rimane una soluzione temporanea, utile per tornare rapidamente operativi.
Quando spegnere e riaccendere e come farlo: alcuni consigli utili
Come avrete notato, finora non abbiamo mai fatto riferimento al “riavvio” dei dispositivi elettronici malfunzionanti, ma abbiamo sempre parlato di procedure di spegnimento e riaccensione. Questo perché un riavvio “soft” (che non implica lo spegnimento del dispositivo) può risolvere problemi minori, ma solo spegnendo del tutto il dispositivo e lasciandolo spento per qualche minuto si permette ai circuiti interni di scaricare completamente la corrente residua, garantendo così un reset totale.
E a proposito di spegnere i dispositivi, non sottovalutate l'importanza di ricorrere a questa pratica anche in assenza di problemi evidenti. Computer e smartphone che restano accesi per giorni accumulano processi inutili che occupano memoria e rallentano il sistema. Un riavvio programmato può migliorare l’efficienza e la durata di vita del dispositivo.
A proposito di spegnere e riaccendere, sapevate che…
La pratica di spegnere e riaccendere i dispositivi malfunzionanti non è limitata a smartphone, tablet e computer usati per scopi personali. Sistemi complessi come quelli utilizzati nei treni, negli ospedali o persino nelle missioni spaziali si basano sullo stesso principio. Nel 2023, per esempio, la sonda IBEX della NASA ha smesso di comunicare con la Terra e gli ingegneri hanno deciso di inviare un comando per spegnerla e riaccenderla. Il risultato, neanche a dirlo, è stato un successo, con la sonda che ha ripreso a funzionare normalmente!