Il 14 marzo 2023 come ogni anno si festeggia il Pi Greco Day, la festa del Pi Greco. Indicato con il simbolo π, si tratta di una costante matematica che rappresenta il rapporto tra la lunghezza della circonferenza e quella del suo diametro. Questo valore può essere approssimato a 3,14 ma in realtà è composto da infinite cifre decimali che non si ripetono mai nello stesso modo.
Questo valore è studiato ormai da molti secoli e in questo articolo non solo ripercorreremo in breve la sua storia ma vedremo non anche le sue caratteristiche e qualche curiosità – come il fatto che il Pi Day sia dal 2019 anche la Giornata Internazionale della Matematica.
Cos'è il numero π
Il Pi greco è una costante matematica che viene indicata con la lettera greca π: si tratta della prima lettera della parola περιφέρεια, cioè circonferenza in greco. Come anticipato questo valore indica il rapporto tra la lunghezza della circonferenza e il suo diametro o, in alternativa, come l'area di un cerchio con un raggio pari a 1.
Dal punto di vista matematico, π è un numero irrazionale poiché non può essere espresso come rapporto di due numeri interi. Questo fu dimostrato da Johann Heinrich Lambert alla fine del Settecento. Inoltre è un numero trascendente, ovvero ha infinite cifre decimali che non si ripetono mai alla stessa maniera. Il suo valore può essere approssimato a 3,14 ma per ottenere sempre più cifre decimali si sono usati diversi algoritmi nel corso degli anni: pensate che oggi si conoscono 62 bilioni di cifre (ovvero 62 mila miliardi di numeri) dopo la virgola, grazie ad un calcolo durato ‘’appena’’ 108 giorni, svolto da un gruppo di ricerca svizzero.
Storia del Pi greco
Varie fonti dimostrano che gli antichi erano a conoscenza di alcune regole geometriche riguardanti il raggio, la circonferenza e l’area del cerchio. I babilonesi fra il 1900 e il 1600 AC furono fra i primi a definire questo numero, trovando un valore pari a 3,125. In parallelo gli egizi lo estimarono attorno a 3,16. Il π viene citato persino nella Bibbia, dove si stima un rapporto attorno a 3. Attorno al 250 AC il grande matematico greco Archimede lo stimò con più precisione, utilizzando poligoni regolari inscritti e circoscritti da cerchi. Utilizzando questa tecnica era arrivato a provare che pi greco fosse compreso tra 3.1408 e 3.1429 – cioè equivalente a un poligono composto da ben 96 lati.
Il Pi Greco Day
Il Pi day, ovvero il giorno del Pi greco (dal simbolo matematico π) è una festa nata in onore di questa costante matematica. Dato che le prime cifre di questa costante corrispondono a 3,14 e che nel sistema anglosassone la data viene scritta come 3/14, il Pi Greco si festeggia ogni anno il 14 marzo. Questa tradizione nacque nel 1988 al museo di scienza di S. Francisco, chiamato Exploratorium, e prevede di mangiare una torta con sopra il simbolo greco – visto che in inglese la parola torta, "pie", ha un suono simile a quello del "pi" greco.
Vi è poi una processione in cui i partecipanti agitano in aria le cifre del numero π e cantano la canzoncina di buon compleanno al famoso scienziato Albert Einstein: proprio lui infatti nacque il 14 marzo del 1879. Infine gare di recitazione del numero π avvengono in tutto il mondo. Il Guinness World Record è stato raggiunto da Rajveer Meena, un ragazzo indiano presso la VIT University, in India, a marzo del 2015 che ha recitato a memoria ben 70000 cifre, con una benda sugli occhi, per quasi 10 ore.