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Aurora boreale in Italia, le immagini dello spettacolo che ha illuminato i cieli da Nord a Sud

Giovedì 10 ottobre aurore boreali e SAR hanno tinto di rosso i cieli in tutto il Paese, dal Nord (dove è stata visibile a occhio nudo) fino a Sud. La causa è una tempesta geomagnetica di classe G4 che ha investito la Terra ieri sera. Il fenomeno è sempre più frequente in Italia perché il Sole si sta avvicinando al suo picco di attività magnetica.

11 Ottobre 2024
12:51
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Aurora boreale in Italia, le immagini dello spettacolo che ha illuminato i cieli da Nord a Sud
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Fenomeni aurorali del 10 ottobre 2024: Valmalenco (SO), Lombardia. Credit: Moreno Dell’Andrino

L'aurora boreale ha tinto di rosso i cieli del Nord Italia tra la serata e la notte di ieri 10 ottobre 2024, con spettacolari avvistamenti anche a occhio nudo nell'Italia settentrionale. È stata la maggiore attività aurorale nel nostro Paese dopo le aurore del 10 maggio, causata da una tempesta geomagnetica di classe G4 che ha investito la Terra ieri verso le 17:00 italiane. Anche se non a occhio nudo, i fenomeni aurorali sono stati visibili in tutta Italia, fino alla Puglia e alla Calabria. Le aurore sono un fenomeno tipico delle alte latitudini, ma negli ultimi tempi è sempre più frequente anche in Italia perché il Sole si sta avvicinando al suo picco di attività magnetica. Anche se non è totalmente da escludere, è abbastanza improbabile che l'aurora sia visibile anche questa sera: i parametri da cui dipendono questi fenomeni sono scesi nel corso della giornata e al momento non sono presenti le condizioni necessarie.

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Fenomeni aurorali del 10 ottobre 2024: Montalto Uffugo (CS), Calabria. Credit: Francesco Scalzo

Non è la prima volta che si vedono aurore e SAR in Italia quest'anno, ma la maggior parte degli avvistamenti sono avvenuti tramite webcam alpine con lunghe esposizioni su cieli molto bui (l'ultimo esempio degno di nota risale ad agosto), mentre i fenomeni aurorali di ieri sono stati ben visibili anche a occhio nudo in zone urbanizzate.

I primi fenomeni aurorali si sono visti verso le 20:00 di ieri, quindi meno di un'ora dopo il tramonto: uno dei primi avvistamenti proviene da una webcam di Cima Grappa, nelle Dolomiti.

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Fenomeni aurorali del 10 ottobre 2024: Cima Grappa, Veneto. Credit: Domenico Sosta

I fenomeni si sono indeboliti nelle ore successivi per via di un peggioramento nell'allineamento tra il flusso del vento solare e il campo magnetico terrestre: questo ha provocato la perdita della visibilità a occhio nudo dei fenomeni. L'attività è ripresa verso le 22:30 per via dell'aumento della densità del vento solare e di un migliore allineamento geomagnetico, e dopo circa un'ora si è indebolita nuovamente. Le aurore e gli archi aurorali sono tornati visibili in nottata all'1:30 circa.

Il “saliscendi” dell'intensità è durato praticamente per tutta la notte, regalandoci uno spettacolo che alle nostre latitudini capita raramente. Pensate che in alcune zone del Nord Italia oltre alla classica aurora rossa tipica delle nostre latitudini si sono viste anche le propaggini più alte delle aurore verdi che hanno illuminato i cieli del Nord Europa!

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Aurora rossa e verde fotografata a Campo dei Fiori, Lombardia. Credit: Salvatore Mamì

Uno spettacolo che è stato possibile grazie a una combinazione favorevole di più fattori: principalmente la densità del vento solare, la sua intensità e i dettagli del campo magnetico terrestre. Hanno aiutato i cieli sereni in tutta la penisola e – un elemento che spesso viene dato per scontato – il fatto che la tempesta geogmagnetica ha dato il meglio di sé mentre in Italia era notte!

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Fenomeni aurorali del 10 ottobre 2024: Alpi Liguri, Liguria. Credit: Luca Morra

(Il time-lapse in apertura ritrae i fenomeni aurorali del 10 ottobre 2024 visti a Prato Nevoso, in Piemonte. Credit: Luca Aimar)

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Filippo Bonaventura
Content editor coordinator
Ho una laurea in Astrofisica e un Master in Comunicazione della Scienza alla SISSA di Trieste. La prima mi è servita per imparare come funziona ciò che ci circonda, la seconda per saperlo raccontare. Che poi sono due cose delle tre che amo di più al mondo. Del resto, a cosa serve sapere qualcosa se non la condividi con qualcuno? La divulgazione per me è questo: guidare nel viaggio della curiosità e del mistero. Ah, la terza cosa è il pianoforte e la musica in ogni sua forma.
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