Una tempesta geomagnetica di categoria G3, cioè “forte” secondo la classificazione ufficiale, dovrebbe investire la Terra domani martedì 30 luglio 2024 secondo le previsioni dello Space Weather Prediction Center del NOAA. Stando alle previsioni dovrebbe essere inoltre una tempesta “cannibale”, dovuta cioè alla fusione di due esplusioni di materia dal Sole che quindi possono raggiungere con più forza la Terra. La notizia arriva all'indomani della disinformazione dilagata la scorsa settimana sull'arrivo di un possibile blackout radio mondiale (che infatti non c'è stato), e già molti stanno usando le parole “forte” e “cannibale” per cavalcare l'onda delle preoccupazioni che si erano create. Di fatto però non c'è nulla di cui preoccuparsi: una tempesta “cannibale” di categoria G3 colpì la Terra anche a dicembre e siamo ancora qui a raccontarlo. Una tempesta “forte” può creare infatti qualche malfunzionamento alle griglie elettriche, problemi di orientamento per i satelliti, possibili intermittenze nelle comunicazioni radio e satellitare e aurore boreali a latitudini superiori a 50°, quindi non visibili dall'Italia come invece è successo a maggio con una tempesta G5, o archi aurorali stabili come quelli avvistati in Italia a novembre 2023.
Cosa sta succedendo: l'origine della tempesta geomagnetica e le previsioni
Tra il 27 e il 28 luglio il Sole è stato interessato da una serie di brillamenti solari dal complesso di macchie solari AR3765-67. I brillamenti solari, o solar flares, sono improvvisi rilasci di energia accumulata dal campo magnetico della nostra stella sotto forma di radiazione elettromagnetica ad alta energia. I brillamenti dei giorni scorsi non erano particolarmente intensi, ma il rilascio dell'energia è riuscito a provocare diverse eruzioni di plasma dalla parte più esterna dell'atmosfera solare, in gergo tecnico CME (Coronal Mass Ejection, “espulsioni di massa coronale”). Secondo il NOAA si tratterebbe di 4 o 5 CME in totale.
Queste esplusioni viaggiano a velocità diverse, e può succedere che una CME possa raggiungerne un'altra precedente andando a “cannibalizzarla” formanado un unico flusso di plasma ad alta energia diretto verso la Terra. In questo caso si parla di tempesta “cannibale” e l'effetto sulla Terra è andare ad aumentare il disturbo sul campo magnetico terrestre, ovvero l'intensità della tempesta geomagnetica risultante. Le previsioni dicono che le prime due CME emesse il 27 luglio si sono unite e raggiungeranno il nostro pianeta domani 30 luglio, provocando una tempesta geomagnetica di categoria G3.
Ma c'è di più. Le CME successive alle prime due stanno nel frattempo viaggiando nel “vuoto” creato da queste ultime, un po' come un'auto che “segue la scia” di un camion in autostrada. Incontrando meno resistenza, si può prevedere che queste CME arrivino sulla Terra meno “rallentate” il giorno successivo, cioè mercoledì 31 luglio, possibilmente andando ad aumentare gli effetti della “coda” della tempesta geomagnetica provocata dalla CME cannibale. Al momento lo Space Weather Prediction Center prevede per il 31 luglio la possibilità di una tempesta geomagnetica di categoria G2, cioè “moderata”.
I possibili effetti della geomagnetica: cosa dobbiamo aspettarci
Premesso che quelle del NOAA sono solo previsioni e non c'è la certezza che le cose andranno effettivamente così, questi sono i possibili effetti di una tempesta geomagnetica di categoria G3 come quella prevista per il 30 luglio:
- possibili malfunzionamenti alle griglie elettriche;
- possibili perturbazioni delle orbite dei satelliti artificiali;
- problemi alle comunicazioni radio e GPS, soprattutto alle latitudini polari o subpolari;
- aurore polari visibili fino a latitudini di circa 50°;
- possibili archi aurorali stabili a latitudini più basse.
Per quanto riguarda invece una tempesta geomagnetica di categoria G2 come quella attesa per il 31 luglio, i possibili effetti includono:
- possibili malfunzionamenti alle griglie elettriche alle alti latitudini;
- possibili problemi di orientamento per i satelliti artificiali;
- possibile indebolimento dei segnali radio ad alta frequenza;
- possibili aurore polari fino a latitudini di circa 55°.
In ogni caso, le tempeste geomagnetiche non provocano effetti sull'uomo o sugli animali, quindi sono da escludere categoricamente rischi per la salute.