0 risultati
video suggerito
video suggerito
10 Novembre 2024
18:29

Quante e quali sono le lingue a rischio di estinzione nel mondo?

Secondo l'UNESCO circa il 40% delle lingue nel mondo sarebbe a rischio di estinzione, con conseguenze culturali enormi. Iniziative locali e globali puntano così a preservare questa preziosa diversità linguistica.

58 condivisioni
Quante e quali sono le lingue a rischio di estinzione nel mondo?
lingue a rischio di estinzione nel mondo

Nel mondo secondo le stime sono parlate oltre 7.000 lingue, ma molte di esse rischiano di scomparire per sempre. Secondo l’UNESCO, circa il 40% delle lingue attuali è considerato a rischio di estinzione, un dato allarmante per la biodiversità linguistica del nostro pianeta. Questo fenomeno è legato a fattori socioculturali, economici e politici, che portano comunità linguistiche sempre più piccole a preferire lingue cosiddette "maggioritarie". In questo articolo esploriamo quali sono le lingue a rischio di estinzione, le cause di questo fenomeno e le possibili soluzioni per preservare il nostro patrimonio linguistico globale.

Una panoramica delle lingue nel mondo

La diversità linguistica rappresenta una componente essenziale della cultura e dell'identità di ogni popolo. Ogni lingua riflette un modo unico di vedere il mondo e incorpora conoscenze specifiche delle popolazioni che la parlano. Secondo l'Atlante delle Lingue a Rischio dell'UNESCO, circa 3.000 lingue sono attualmente classificate come “in pericolo” e molte di esse rischiano di scomparire nel corso di una o due generazioni. Le lingue in pericolo si trovano in tutti i continenti, ma alcune aree sono particolarmente colpite.

Per comprendere se una lingua sia realmente a rischio di estinzione, si valutano diversi criteri, tra cui il numero complessivo di parlanti, l'età media di coloro che la parlano in modo nativo o fluente, e la percentuale di giovani che ne acquisisce la padronanza e la utilizza quotidianamente. Anche la mancanza di riconoscimento ufficiale in uno Stato può accelerarne il declino e portare alla sua scomparsa.

Le regioni con una maggiore concentrazione di lingue a rischio includono lAfrica sub-sahariana, il Sud-est asiatico, l’Amazzonia e le isole del Pacifico (come la Papua Nuova Guinea). L'Australia ha già perso il 90% delle sue lingue aborigene, e conta il maggior numero di lingue in pericolo critico: 133. In queste regioni, l’erosione linguistica è causata spesso da processi di colonizzazione, globalizzazione e dalla diffusione di lingue dominanti come l’inglese, lo spagnolo e il mandarino.

Come si definisce una lingua a rischio? I 5 livelli di pericolo per l'UNESCO

L'UNESCO classifica le lingue a rischio in base a cinque livelli di pericolo:

1. Vulnerabili: lingue ancora parlate da tutte le generazioni, ma sempre meno usate dai giovani in contesti quotidiani.

2. In pericolo: lingue che non vengono più apprese dai bambini come lingua madre.

3. Seriamente in pericolo: lingue parlate solo dai membri più anziani della comunità.

4. In pericolo critico: lingue usate solo occasionalmente da poche persone molto anziane.

5. Estinte: lingue che non hanno più parlanti viventi.

Perché le lingue scompaiono?

Analizzando i dati linguistici esistenti, è possibile identificare le aree con la maggiore concentrazione di lingue in pericolo o a rischio di estinzione. Sebbene le cause specifiche varino da lingua a lingua, le regioni con un alto numero di lingue minacciate presentano spesso alcuni fattori comuni, in particolare l’influenza della globalizzazione su comunità storicamente isolate.

Anche nei contesti in cui i parlanti nativi tentano di proteggere la propria lingua, le pressioni socio-economiche incidono sulle generazioni più giovani e su quelle in età lavorativa, che tendono a preferire lingue con maggiori opportunità di impiego, spesso a scapito della conservazione culturale.

La perdita di una lingua è un processo complesso che rispecchia una serie di dinamiche sociopolitiche e culturali. Le cause principali sono:

Globalizzazione e urbanizzazione: le migrazioni interne e internazionali spesso portano le comunità a adottare lingue più diffuse per migliorare le opportunità economiche e sociali.

Politiche linguistiche: in molti Paesi, le politiche nazionali favoriscono l’uso di lingue ufficiali a discapito delle lingue indigene. Un esempio emblematico è quello della Turchia, dove il curdo ha subito restrizioni fino a tempi recenti.

Mancanza di trasmissione generazionale: le giovani generazioni, soprattutto in contesti urbani, tendono a parlare le lingue dominanti, mentre le lingue tradizionali vengono relegate alla sfera familiare o abbandonate del tutto.

Esempi di lingue in pericolo

Alcune lingue a rischio sono:

Ainu (Giappone): la lingua degli indigeni Ainu è seriamente minacciata e conta solo pochi parlanti, perlopiù anziani.

Yuchi (USA): questa lingua, parlata dai nativi Yuchi, ha meno di 10 parlanti fluenti.

Kawésqar (Cile): con appena una decina di parlanti anziani, il Kawésqar è un esempio emblematico delle lingue indigene in pericolo in Sud America.

Buhid e Hanunoo (Filippine): queste lingue austronesiane sono ancora parlate ma mostrano segni di declino generazionale.

Inoltre, Il Pacifico registra il numero più alto di lingue a rischio: 250, mentre in Africa le lingue minacciate sono ben 217.

Le iniziative di preservazione linguistica

Per contrastare l’estinzione linguistica, sono state avviate varie iniziative sia a livello locale sia internazionale. Nel 2013, il Parlamento Europeo ha emanato una Risoluzione che invita gli Stati membri e la Commissione a rispettare gli impegni assunti con la Convenzione UNESCO del 2005 sulla diversità culturale, promuovendo e tutelando le espressioni culturali e linguistiche, sia a livello nazionale sia nei trattati internazionali. Inoltre, chiede che il rispetto della diversità linguistica, in particolare la protezione delle lingue europee più vulnerabili, diventi una condizione per l’adesione all’Unione Europea. La Commissione, insieme a governi e autorità regionali, è esortata a sviluppare programmi che incoraggino il rispetto e la tolleranza verso le comunità linguistiche ed etniche a rischio di estinzione.

Inoltre L’UNESCO, ad esempio, ha lanciato il progetto "Decennio Internazionale delle Lingue Indigene 2022-2032″, che mira a promuovere la preservazione e il supporto delle lingue indigene in tutto il mondo. Anche la tecnologia gioca un ruolo cruciale: app, dizionari digitali e corsi online contribuiscono a mantenere vive lingue in pericolo, rendendole accessibili anche ai più giovani. Il Living Tongues Institute for Endangered Languages è un altro esempio di istituzione impegnata nella documentazione e rivitalizzazione linguistica, spesso in collaborazione con le comunità locali.

Sfondo autopromo
Cosa stai cercando?
api url views