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7 Maggio 2022
18:30

Quanti e quali mezzi possiede l’Aeronautica Militare Italiana

Quasi tutti gli stati del mondo sono dotati di una Forza Aerea a difesa dei propri cieli. Nel caso dell'Italia qual è la situazione?

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Quanti e quali mezzi possiede l’Aeronautica Militare Italiana
aeronautica

L'Aeronautica Militare Italiana (abbreviata in AMI) è, assieme a Esercito Italiano, Marina Militare ed Arma dei Carabinieri, una delle quattro forze armate italiane. Tra le quattro, è quella deputata alla difesa dello spazio aereo nazionale ed è anche al servizio della difesa e della sicurezza in ambito internazionale, per missioni di pace o in caso di attacco esterno ad un membro della NATO. Nel contempo, grazie alle numerose commesse presso le principali aziende italiane del settore, l'AMI è uno dei responsabili principali del progresso aerospaziale italiano.
Ma quali e quanti sono i velivoli che compongono l'AMI?

La flotta dell'Aeronautica Militare

Prima di tutto bisogna precisare che l'Aeronautica Militare Italiana non è l'unica forza armata a poter contare su mezzi aerei. Anche marina ed esercito infatti possono contare su elicotteri e aerei da combattimento che possono essere usati in caso di conflitto o missioni internazionali, anche se in misura ovviamente minore rispetto all'aeronautica. Stando al rapporto annuale World Air Force di Flightglobal, la sola aeronautica militare italiana conta 503 velivoli operativi e 126 in ordinazione, esclusi droni (UAV) e aerei da trasporto VIP.
Ovviamente non tutti i velivoli sono uguali e hanno funzioni molto diverse tra di loro, necessarie a far funzionare la "macchina" dell'Aeronautica militare. Sono presenti aerei da trasporto, aerei-cisterna per il rifornimento in volo, quelli per le missioni speciali (guerra elettronica ad esempio), elicotteri da combattimento e addestratori. Ma i "protagonisti", i responsabili della difesa del nostro spazio aereo sono gli aerei da caccia o combattimento (combat aircraft in inglese).

Aerei da combattimento

In totale ne abbiamo 193, tra cui spiccano gli Eurofighter EF-2000 Typhoon (96) in servizio dal 2004 e i nuovissimi Lockeed Martin F-35 (16, più 61 in ordinazione), in servizio dal 2015 nel 32° stormo.
Il primo è un progetto nato da un consorzio europeo (frutto di collaborazione tra Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna) ed è un caccia intercettore (quindi di difesa dello spazio aereo) di quarta generazione e mezzo. Rispetto alle controparti russe o americane è di dimensioni piuttosto ridotte ma molto manovriero e, nonostante non sia dotato di tecnologia stealth, si è rivelato molto efficace in molte simulazioni di ingaggio anche con velivoli più recenti. Ad esempio, è uno dei pochi aerei militari in circolazione in grado di volare a una velocità più alta di quella del suono senza l'utilizzo del post bruciatore, permettendo un grande risparmio di combustibile. Sono assegnati al 4°, 36°, 37° e 51° stormo.

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Eurofighter Typhoon dell’AMI presso l’Aero India 2011 (Copyright Eurofighter–Mader5).

Il secondo è un progetto americano, caccia multiruolo di quinta generazione, con tecnologia stealth e, nella versione STOVL (Short Take-Off and Vertical Landing), capace di decollo corto e atterraggio verticale. Nell'AMI è usato come caccia bombardiere (quindi per l'attacco al suolo) e sostituirà gradualmente i Panavia A-200 Tornado attualmente in servizio (58) presso il 6° stormo. Anche la marina si sta dotando di F-35 nella versione STOVL (per poter operare dalle portaerei Cavour e Trieste) con due unità operative e 12 in ordinazione.

F-35
F–35.

A questo gruppo appartengono anche 36 AMX A-11B Ghibli, monomotore da attacco e ricognizione frutto della collaborazione industriale tra Italia, con Alenia che detiene il 70,3% del programma, e Brasile, con Embraer (29,7%). Il Ghibli è in grado di svolgere missioni di supporto ravvicinato e ricognizione tattica. Nel 2005 sono stati ammodernati allo standard ACOL (Aggiornamento Capacità Operative e Logistiche) ed assegnati al 51º Stormo di Istrana.

Aerei da rifornimento e trasporto

In questa categoria rientrano velivoli per il trasporto sia di truppe o merci che di VIP, oltre che i cosiddetti aerei-cisterna.
Al primo gruppo appartengono, tra gli altri, l'Airbus A319CJ per il trasporto VIP (2 unità usate dalle cariche più alte dello stato per i viaggi brevi) e 12 Alenia C-27J Spartan e 20 Lockheed Martin C-130J Super Hercules per il trasporto merci e truppe. Quest'ultimo è in grado di trasportare più di 18 tonnellate di carico utile per oltre 5000 km. 

C-130J Super Hercules
C–130J Super Hercules.

Per rifornire gli altri velivoli in volo invece, l'AMI possiede 4 Boeing KC-767, derivati dal modello di linea B767-200ER. I sistemi di rifornimento di questo modello sono compatibili con i velivoli italiani e alleati. Il principale è costituito da un'asta rigida con una portata massima pari a 4.091 litri al minuto. Il KC-767A è anche in grado di essere rifornito a sua volta, in modo da estendere il proprio raggio d'azione.

KC-767
KC–767.

Aerei da addestramento

Prima di passare agli aerei da combattimento o da trasporto, i piloti devono partecipare ad una scuola di volo sui cosiddetti "addestratori". La prima parte su aerei a elica come l'Alenia Aermacchi SF-260 (30 unità), per poi passare dall'Aermacchi MB-339 (70 unità, contando quelle usate dalle frecce tricolori), l'Alenia Aermacchi Velivoli M-345 (2 unità e 43 in ordinazione) e infine Alenia Aermacchi M-346 Master (22 unità).

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Un MB–339 durante il Royal International Air Tattoo, 2004 (Credit: Andrew P Clarke).

Quest'ultimo è da molti considerato l’addestratore pre-operativo più avanzato esistente al mondo ed è utilizzato per l'addestramento dei piloti destinati agli aerei da caccia di 4° e 5° generazione. Per queste sue caratteristiche, può essere adottato all'occorrenza per missioni di supporto aereo ravvicinato (CAS) o ricognizione.

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M–346 master (Credit: Gian Marco Anzellotti).

Elicotteri

La componente elicotteri dell’Aeronautica Militare è chiamata a effettuare una vasta gamma di operazioni. Ha il compito di assicurare il servizio di ricerca e soccorso aereo (recupero equipaggi), voli sanitari d'urgenza e supporto aereo alle Operazioni Speciali.
In totale l'AMI possiede 109 elicotteri, e tra questi spiccano l'AgustaWestland HH-101 Caesar del 9° e 15° stormo (12 unità), utilizzato per missioni SAR (Search And Rescue – Ricerca e soccorso) e l'AgustaWestland 139 (34 unità considerando sia la versione SAR che trasporto VIP).

Droni e aerei per impieghi speciali

La possibilità di avere velivoli in grado di essere pilotati a distanza o di far fronte a una guerra elettronica (uso di onde radio o di energia per controllare le comunicazioni radio, impedire la ricezione del GPS ecc. per sviluppare un vantaggio tattico e strategico rispetto al nemico) è di fondamentale importanza nei possibili scenari di guerra attuali.

A questo scopo l'AMI dispone di due tipi di UAV, il General Atomics MQ-1 Predator (7 unità) e il General Atomics MQ-9 Reaper (5 unità) e di vari tipi di aerei per la guerra elettronica (per un totale di 8 unità). Tra questi ultimi troviamo il Gulfstream G550 CAEW e l'Alenia EC-27J JEDI.

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