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15 Settembre 2024
14:00

Come sono organizzate le forze armate italiane? I numeri di Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri

Le forze armate hanno il ruolo di difesa militare del territorio dello Stato, partecipazione a missioni di peacekeeping e mantenimento dell’ordine pubblico. In Italia sono quattro: Marina militare, Esercito italiano, Aeronautica militare e Arma dei Carabinieri. Queste forze dipendono direttamente dal Ministero della Difesa. Vediamo come sono composte e quali sono i loro ruoli.

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Come sono organizzate le forze armate italiane? I numeri di Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri
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Credits foto portaerei Cavour: Gaetano56

Le forze armate italiane (indicate con l’abbreviazione di FF.AA.) sono tutti i mezzi, le persone e le strutture che servono a difendere militarmente il territorio dello Stato italiano. Gerarchicamente dipendono dal Ministero della difesa, con il ruolo di comandante in capo che è ricoperto dal Presidente della Repubblica. Comprendono: Esercito italiano, Marina militare, Aeronautica militare ed Arma dei Carabinieri, mentre la Guardia di finanza è un corpo speciale di Polizia a ordinamento militare che dipende dal Ministero dell'economia e delle finanze. Il compito delle Forze Armate è quello di difendere il territorio nazionale dal punto di vista militare, includendo lo spazio terrestre, marino e aereo, e rappresentano l’Italia anche nelle missioni internazionali, sia militari che di peacekeeping e di ricerca e monitoraggio.

L’Esercito italiano

L’Esercito italiano, nato il 4 maggio 1861, è la forza militare di difesa terrestre, formata nel 2023 da 99.457 unità, di cui circa 94.000 unità militari e più di 5.000 civili. Gerarchicamente il vertice della struttura organizzativa è rappresentato dal Capo di Stato Maggiore, che ha la funzione di Comando della Forza Armata. Per l’organizzazione della struttura è coadiuvato dallo Stato Maggiore retto dal Sottocapo di Stato Maggiore dell'Esercito. I comandi di vertice sono il Comando logistico ed il ​Comando per la Formazione, la Specializzazione e la Dottrina, che si occupa della formazione, specializzazione e aggiornamento del personale. Inoltre dipende dal Capo di Stato maggiore anche il Comando delle Forze Operative Terrestri.

La Marina Militare italiana

La Marina militare è la forza armata incaricata di difendere militarmente lo spazio marino italiano e l’area mediterranea garantendo al contempo la sicurezza della navigazione marittima e dei traffici commerciali, oltre che il contrasto alla pirateria e la lotta al narcotraffico. Ha inoltre funzioni di ricerca e tutela della biodiversità marina e di protezione civile in caso di calamità naturali. La sua struttura infatti si basa su un comparto operativo, uno logistico e uno di formazione, essendo anche impegnata in attività di ricerca e didattica con scuole ed enti di formazione. Gerarchicamente il vertice dell’organizzazione è rappresentato dal Capo di Stato maggiore della Marina militare, da cui dipendono anche il Corpo delle Capitanerie di Porto   l'Istituto idrografico della Marina, ossia l’ente che produce la documentazione nautica ufficiale nazionale. Il comando logistico ha sede a Napoli ed è diviso a sua volta in Comandi Interregionali Marittimi, dislocati su tutto il territorio nazionale e divisi per aree: Nord, Ovest, Centro e Capitale, Sud e Sicilia.

La Marina militare è composta da 31.869 unità di personale militare e 9.616 unità di personale civile. I suoi mezzi includono forze navali, subacquee e aeree. Tra le forze navali alcune tipologie di mezzi utilizzati sono cacciamine, cacciatorpediniere lanciamissili, fregate, pattugliatori, portaerei (la Cavour e la Giuseppe Garibaldi), portaeromobili, oltre a motocisterne, navi di rifornimento acqua e mezzi di supporto e ricerca. La più antica unità navale della Marina italiana ancora in funzione è il veliero Amerigo Vespucci, che ha alle spalle un servizio di 93 anni e che è stata nominata ambasciatrice dell’UNESCO e dell’UNICEF. Da luglio 2023 fino a febbraio 2025 navigherà per 20 mesi approdando nei porti di circa 30 Paesi, facendo il giro del mondo.

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Nave Sirio, Pattugliatore della Marina Militare. Credits: Coelum via Wikimedia commons

L’Aeronautica militare italiana

L'Aeronautica militare è la forza armata che si occupa della difesa e del controllo dello spazio aereo italiano e partecipa anche alla sorveglianza dello spazio euro-mediterraneo ed euro-atlantico, prendendo parte a missioni internazionali. Oltre alle mere attività difensive, l’Aeronautica svolge anche funzioni di ricerca e soccorso, assistenza in caso di calamità naturali ed attività di addestramento e ricerca nel settore spaziale ed aerospaziale, prendendo parte a studi e sperimentazioni in campo meteorologico ed aerospaziale. Gerarchicamente dipende dal Capo di stato Maggiore, lo Stato maggiore è incaricato del coordinamento ed organizzazione delle varie attività della forza armata, ed è divisa in tre Comandi principali: il Comando Logistico, il Comando della squadra aerea ed il Comando delle Scuole.

L'aeronautica militare è composta da 36.850 unità, mentre i principali mezzi da combattimento utilizzati sono il Panavia A-200 Tornado, il caccia Eurofighter Typhoon (F-2000A) e gli F-35. Oltre a questi, l’Aeronautica possiede elicotteri, droni e aerei per impieghi speciali e velivoli per rifornimento e trasporto, sorveglianza e addestramento. In quest’ultima categoria rientra la pattuglia acrobatica nazionale (PAN) delle Frecce Tricolori, nata nel 1961 nella base aerea di Rivolto, in Friuli Venezia Giulia. L’aereo utilizzato è l’Aermacchi MB 339. Inizialmente sul velivolo era presente un rombo azzurro con all’interno una freccia nera, ma nel 1962 furono usate le tre frecce verde bianco e rosso con i colori della bandiera italiana: nacque così il nome “frecce tricolori”.

L'Arma dei Carabinieri

L’Arma dei Carabinieri svolge funzioni speciali di gendarmeria e di polizia militare. Fino al 2000 faceva parte dell’Esercito mentre ora si configura come una forza armata autonoma. Tra le sue funzioni, si occupa della difesa integrata del territorio nazionale e della pubblica sicurezza, mantenendo l’ordine pubblico. Può quindi svolgere sia compiti di polizia e compiti militari, supportando le varie missioni militari sia in Italia che all’estero, che compiti speciali, come ad esempio servizi di scorta. Dal punto di vista organizzativo, l'Arma vede al vertice il Comando generale dell'Arma dei Carabinieri, che dirige e coordina tutte le attività ed il suo organo di governo è lo Stato maggiore. Ci sono poi il Comando interregionale, il Comando delle scuole dell'Arma dei Carabinieri che si occupa dell’addestramento e della formazione, il Comando delle unità mobili, il Comando delle unità ambientali, forestali ed agroalimentari ed altri reparti con specifici compiti, come i Corazzieri o il reparto Carabinieri della Presidenza della Repubblica.

L’Arma dei Carabinieri conta un personale di 108.000 unità su una soglia che per legge prevede 117.943 unità; dal punto di vista dei mezzi in dotazione all’Arma i principali sono: auto di servizio, veicoli blindati per particolari situazioni di pericolo che prevedono una protezione balistica, droni e dal punto di vista delle armi hanno in dotazione fucili a pompa, fucili d’assalto e pistole (in genere viene impiegata la Beretta 92 nelle versioni SB e FS).

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Parata in occasione della Festa della Repubblica: le quattro forze armate e la Guardia di Finanza. Credits: Jollyroger via Wikimedia commons

La Guardia di Finanza fa parte delle forze armate?

La Guardia di Finanza è un corpo di polizia a ordinamento militare, che in alcune situazioni di guerra o emergenza, può contribuire alla difesa politico-militare delle frontiere dello Stato e, in caso di conflitto, anche alle operazioni militari venendo usata come forza armata complementare. Non dipende dal Ministero della difesa ma dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.

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