;Resize,width=638;)
L’Italia ha numerose missioni militari in corso all'estero e portate avanti dalle forze armate: nel 2024 sono più di 40, in particolare nelle regioni del Medio Oriente e del Corno d’Africa. Queste missioni servono a garantire la sicurezza, la difesa collettiva e il mantenimento della pace e della stabilizzazione di specifici Paesi o contesti regionali. I contingenti nazionali sono numericamente molto vari: alcune missioni, come quelle di addestramento e formazione, hanno poche unità, mentre altre sono più consistenti. Le principali basi italiane all'estero includono strutture dell’Esercito, della Marina, dell'Aeronautica e dei Carabinieri. Eccone di seguito alcune ancora operative nel 2024.
Kosovo e Bosnia-Erzegovina
L’Italia è presente militarmente in Kosovo con la missione KFOR della NATO, dal 1999. Il nostro Paese è stato tra i primi a sostenere la missione, che nel 2005 è stata accorpata all'operazione Joint Enterprise, che comprendeva le attività di KFOR, le basi NATO di Skopje, Tirana e Sarajevo. Alla missione Joint Enterprise in Kosovo prendono parte 28 Paesi, di cui 20 appartenenti alla NATO e 8 partner, e con la presenza di circa 3800 unità.
In Bosnia-Erzegovina, invece, l’Italia partecipa alla missione dell’Unione Europea EUFOR (European Union Force), iniziata a dicembre 2004, con una base a Mostar e in altre strutture. L’obiettivo della missione è quello di garantire la stabilità e la pace nella regione, secondo gli Accordi di Dayton del 1995, con cui fu decretata la fine della guerra in Bosnia-Erzegovina. Dal 2012 l'operazione ha spostato il suo focus principalmente sull’addestramento e potenziamento della formazione delle Forze Armate della Bosnia-Erzegovina.
Libano
L'Italia contribuisce alla missione delle Nazioni Unite UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), che ha lo scopo di mantenere la pace tra Libano e Israele. La base di Shama, a sud del Libano, è una delle principali basi italiane in questa missione, e ospita contingenti italiani impegnati in attività di sicurezza e assistenza umanitaria.
Somalia e Gibuti
Nella capitale somala Mogadiscio, l’Italia ha una base militare che svolge il ruolo di supporto alla missione dell'Unione Europea in Africa, l'EUTM Somalia, iniziata nel 2010. Lo scopo della missione è di formare le forze armate somale contribuendo a mantenere la stabilità del Paese.

Nello Stato africano di Gibuti, al confine con la Somalia, è presente una base militare italiana di supporto, nei pressi della città di Loyada, la Amedeo Guillet, intitolata al tenente Amedeo Guillet. Costruita nel 2012, ospita unità facenti parte di Esercito, Marina militare, Aeronautica e Arma dei Carabinieri e il suo compito principale è quello di fornire supporto logistico alle operazioni militari italiane in Africa orientale e nell'Oceano Indiano.

Iraq
L’Italia è presente in Iraq con un contingente militare impegnato in missioni per contrasto al terrorismo e di addestramento delle forze di sicurezza irachene, in particolare contro l'ISIS. La base si trova nel Kurdistan iracheno, precisamente ad Erbil.
Ciad, Mali e Niger
In Ciad, l'Italia partecipa a missioni di supporto alla pace e stabilità nella regione del Sahel, contribuendo con un numero ridotto di soldati impegnati in operazioni di formazione e consulenza. In Niger, l’Italia ha una base nella capitale Niamey, sempre a supporto della sicurezza nel Sahel, contrastando il terrorismo e contribuendo alla stabilizzazione dell’area. In Mali, inoltre, il nostro Paese prende parte alla missione di addestramento dell’Unione Europea EUTM, iniziata nel 2013.
Altre missioni in cui l’Italia è impegnata
- Sotto l’egida NATO, in Bulgaria e Ungheria l'Italia è presente con l’Operazione Enhanced vigilance activity, iniziata nel 2022, e in Lettonia con la missione Baltic guardian, iniziata nel 2017
- Sotto l’egida ONU, oltre all’UNIFIL in Libano, l’Italia è presente in Marocco con l’operazione MINURSO, iniziata nel 1991
Missioni specifiche della Marina Militare
Oltre a queste, l’Italia è impegnata anche in missioni con la Marina Militare e l’Aeronautica Militare. Per quanto riguarda la Marina, le principali missioni a cui prende parte il nostro Paese fanno parte di missioni dell’Unione Europea e della NATO. Alcuni esempi sono: EUNAVFOR – IRINI, il cui mandato terminerà il 31 marzo 2025, che contrasta il traffico illecito di armi dirette dalla Libia. EUNAVFOR – ATALANTA, prorogata fino al 2027, che contrasta la pirateria nel Corno d’Africa, la più nota Operazione Aspides, che si occupa di garantire la sicurezza marittima e la libertà di navigazione nelle Aree del Mar Rosso, Golfo Persico e Mar Arabico Settentrionale, nota negli ultimi mesi in seguito agli attacchi missilistici da parte degli Houthi dello Yemen. Nel Mediterraneo, invece, il nostro Paese è impegnato con la missione Sea Guardian, con funzioni di sorveglianza, lotta al terrorismo e difesa del diritto di navigazione.
Missioni specifiche dell'Aeronautica militare
Per quanto riguarda l’Aeronautica militare, l’Italia prende parte a numerose missioni NATO, come Assurance Measures: missioni aeree di sorveglianza, controllo e avvistamento nei Paesi alleati NATO del fronte est di Europa e Turchia. Un’altra missione in cui è impegnato il nostro Paese è l’Italian National Contingent Command Air (anche nota come Task Force Air Kuwait), costituita ad ottobre 2014 e dipendente dal Comando Operativo di Vertice Interforze. Le sue principali funzioni sono di intelligence, sorveglianza e ricognizione in Kuwait. Altre operazioni sono poi presenti in Libano, Libia e Niger.