L’insieme di tutto ciò che l’uomo ha costruito nel tempo, come strade, edifici, centrali elettriche, industrie, aziende agricole, mezzi di trasporto e perfino mobili, suppellettili, elettrodomestici e dispositivi elettronici, può essere visto come un vero e proprio “strato artificiale” che avvolge la Terra. Per definirlo, nel 2014 Peter Haff, professore di geologia e ingegneria civile presso la Duke University in Carolina del Nord, ha coniato il termine "tecnosfera". Questo concetto rende l’idea dell’enorme impatto che negli ultimi due secoli l’umanità ha avuto sul pianeta, destinato ad aumentare nel corso del tempo. Immaginiamo di sistemare su una bilancia tutto ciò che l’uomo ha prodotto e costruito nei secoli: quanto potrebbe pesare?
Quanto pesa la tecnosfera
A calcolare la massa di tutti i manufatti creati dall’uomo è stato un gruppo di ricercatori israeliani nel 2020, in uno studio su Nature. Dopo un enorme lavoro di raccolta dei dati presenti in letteratura, hanno concluso che la “massa antropogenica”, cioè l’insieme di oggetti solidi prodotti dall’uomo e non ancora demoliti, nel 2020 corrispondeva a 1,1 teratonnellate (cioè 1100 miliardi di tonnellate). Se poi considerassimo anche la massa dei nostri rifiuti, dovremmo aggiungere altri 100 miliardi di tonnellate. Queste cifre stratosferiche non sono nemmeno troppo approssimative, perché il margine di errore è di appena il 6%! Dallo studio risulta anche che da un secolo la quantità di massa antropogenica raddoppia ogni vent’anni. In media, per ogni essere umano ogni settimana viene prodotta una massa antropogenica pari a più del suo peso corporeo!
Massa antropogenica e biomassa a confronto
I ricercatori hanno anche messo a confronto la massa antropogenica con la biomassa, cioè l’insieme degli organismi viventi, vegetali o animali, presenti sulla Terra. Solo così, infatti, è possibile comprendere fino in fondo l’entità della tecnosfera. È risultato che la biomassa nel 2020 pesava 1,1 teratonnellate, esattamente come la tecnosfera. Per rendere meglio l’idea del rapporto tra massa antropogenica e biomassa, i ricercatori hanno tradotto le cifre in immagini: per esempio, la massa antropogenica totale presente a New York pesa quanto la biomassa di tutti i pesci del pianeta, mentre la Tour Eiffel pesa quanto 10.000 rinoceronti bianchi. Mentre la biomassa nell’ultimo secolo è rimasta all’incirca stabile, la massa antropogenica è aumentata drasticamente dopo la Seconda Guerra Mondiale: a inizio Novecento la massa degli oggetti artificiali era appena il 3% della massa degli esseri viventi.
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Da che cosa è composta la tecnosfera
Non è importante solo la quantità di massa antropogenica, ma anche la sua composizione, che è cambiata nel corso dei secoli. A partire dal secondo dopoguerra, con la ricostruzione, è aumentata enormemente la quantità di materiali edili. Verso la metà degli anni Cinquanta ha cominciato a prevalere il cemento, che oggi rappresenta il componente principale della massa antropogenica. Seguono sabbia e ghiaia (molto utilizzate per costruire edifici e strade), mattoni, asfalto (che si è diffuso soprattutto a partire dagli anni Sessanta), metalli (in particolare acciaio) e, in misura inferiore, plastica, vetro e legno.
Se non si interverrà per ridurre drasticamente gli sprechi e l’urbanizzazione incontrollata, la massa antropogenica continuerà a raddoppiare ogni vent’anni. In questo modo nel 2040, tra oggetti in uso e scarti, potrebbe superare di tre volte la biomassa. La continua produzione di manufatti ha un impatto inevitabile sugli ecosistemi, a causa delle emissioni di gas serra e del consumo di suolo. Man mano che si impoveriscono, gli ecosistemi non sono più in grado di svolgere le loro funzioni, comprese quelle utili all’essere umano.
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