
Nell'area archeologica di Pompei sono venuti alla luce gli scheletri di due nuove vittime dell'eruzione del 79 d.C., il tutto durante i lavori iniziati nel 2023 per riassestare in limiti delle aree di scavo. I resti umani sono stati ritrovati all'interno di uno degli ambienti di un edificio recentemente indagato dagli archeologi (chiamato ambiente 33), e apparterebbero a una donna (35-45 anni) e a un uomo (15-20 anni). La donna aveva con sé un tesoretto di monete d'oro, pietre preziose e orecchini
Come moltissimi edifici di Pompei, anche la domus in cui sono stati ritrovati gli scheletri si trovava in ristrutturazione al momento dell'eruzione. La città, alcuni anni prima, era stata colpita da un terremoto che aveva causato numerosi danni. I resti della donna e dell'uomo sono stati ritrovati all'interno dell'ambiente 33, un piccolo cubicolo (stanza per dormire) probabilmente usato provvisoriamente nel corso dei lavori di ristrutturazione. All'interno della cenere sono state rinvenute in negativo le tracce lasciate dal mobilio ligneo che era presente nella stanza: un letto e una cassa. Oltre a questi due elementi era presente anche un candelabro in bronzo e un tavolo con piano in marmo, con ancora le suppellettili riposte al di sopra. Lo scheletro femminile è stato ritrovato in prossimità del letto, in posizione fetale, mentre quello maschile in un lato della stanza, a pancia in giù, sepolto dal crollo di una parte dell'ambiente.
Lo scavo stratigrafico da parte degli archeologi ha permesso in parte di fare luce sugli ultimi istanti di vita dei due sfortunati pompeiani. Gli scheletri sono stati scavati in maniera tradizionale, perché provare a realizzare dei calchi avrebbe potuto comportare difficoltà nello scavo. I due, una donna di età stimabile tra i 35 e i 45 anni, e un ragazzo fra i 15 e i 20 anni, forse cercarono rifugio all'interno della stanza per cercare riparo dalla pioggia di pomici. La donna portava con sé un vero e proprio tesoretto: alcune monete di piccolo valore tenute probabilmente all'interno di una saccoccia, e un piccolo cofanetto che conteneva monete d'oro, pietre preziose e orecchini. In prossimità del corpo della donna sono state ritrovate anche due chiavi in ferro, una forse di casa e l'altra forse del mobile da cui aveva estratto il "tesoretto". Probabilmente il ragazzo rimase ucciso per primo dal crollo del muro, mentre la donna morì successivamente, presumibilmente con l'arrivo del flusso piroclastico.
