
Negli ultimi anni si stanno testando interessanti soluzioni per contenere il fenomeno della "fioritura di meduse" o, quanto meno, per utilizzare questi organismi planctonici in modo alternativo. Uno dei possibili impieghi è proprio quello alimentare visto che alcune specie di meduse sono commestibili, hanno discrete proprietà nutrizionali e un sapore apprezzato da molti. Qualcuno, pensando a quel corpo gelatinoso e a quei tentacoli urticanti, avrà certamente “storto il naso” al solo pensiero di doverle ingerire, ma il loro impiego come alimento è molto comune in Asia ed è una vera prelibatezza in Cina da almeno duemila anni. Da recenti dati della FAO i quantitativi di meduse pescate per uso alimentare al livello globale sono piuttosto elevati ed equivalgono a quelli di polpi e seppie. Al momento, sono commercializzate in Thailandia, Corea, Giappone e Cina , mentre in Occidente sono classificate come “Novel Food”, un po’ come le farine di insetti. Il loro utilizzo in Europa è ancora in fase sperimentale e non sono presenti sul mercato, ma in futuro potrebbero rappresentare anche alle nostre latitudini un cibo alternativo e più sostenibile.
Quali sono le specie di meduse commestibili
Sono note ben 10.000 specie di meduse, ma non tutte sono commestibili. Molte specie dell’Ordine Rizostome, come la Crambionella (Crambionella annandalei) o la Medusa di fiamma (Rhopilema esculentum), sono utilizzate tradizionalmente in Asia perché diffuse nei mari del Sud-est asiatico, altre, comuni nel Mediterraneo, si stanno testando per il consumo umano in Europa.
Fra queste la Medusa Luna (Aurelia labiata), la Medusa luminosa (Pelagia noctiluca), la Cassiopea mediterranea (Cotylorhiza tuberculata) e il Polmone di mare (Rhizostoma pulmo) sono fra le principali candidate all'impiego alimentare.
La parte commestibile è l’ombrello gelatinoso, una volta rimossi gli organi interni e i tentacoli che contengono cellule con veleno urticante. Devono essere lavorate entro poche ore dalla pesca perché si deteriorano facilmente; vanno quindi essiccate, congelate o salate. I Cinesi per tradizione le trattano con l’Allume, un sale di alluminio necessario per disidratarle e renderle croccanti, ma i livelli dei residui di questo metallo pesante nel prodotto lo rendono incompatibile con la normativa europea sugli alimenti. In Europa si stanno sperimentando trattamenti a caldo e andranno individuate nuove tecniche di lavorazione per rendere gradevole l'alimento.
Valori nutrizionali e sapore delle meduse commestibili
Le meduse sono composte per ben il 95-98% di acqua; elevato è il contenuto di sali minerali, in particolare Sodio, Magnesio, Potassio e Calcio. Rispetto ad altri alimenti hanno un contenuto calorico molto basso, sono ricche di proteine e povere di grassi, il che le rende eccellenti dal punto di vista nutrizionale.
La componente proteica prevalente è rappresentata dal collagene e sono presenti anche amminoacidi essenziali. Inoltre sono ricche di Omega-3. Per quanto concerne il sapore, viene da molti descritto come delicato e simile a quello dei molluschi.

Quali sono possibili altri utilizzi delle meduse
Recenti studi condotti da diversi team di scienziati stanno sperimentando l’utilizzo di questi organismi acquatici in varie applicazioni biotecnologiche. Per esempio:
- dal loro ombrello gelatinoso è possibile estrarre collagene per i cosmetici;
- con il loro muco si ottiene una sorta di bio-filtro che cattura e trattiene le microplastiche presenti nelle acque reflue;
- essiccate e polverizzate costituiscono un ottimo fertilizzante ricco non solo di sali minerali, ma anche di altri nutrienti facilmente assorbiti dalle piante;
- estratti di alcune specie di meduse sono in grado di bloccare la proliferazione di cellule tumorali in vitro.
In sintesi, le meduse potrebbero supportare forme di economia circolare e di uso sostenibile di una risorsa al momento particolarmente abbondante.