
Alle 2:41 dell'11 ottobre (ora italiana) una nuova forte scossa di terremoto ha colpito l'Afghanistan occidentale con una magnitudo 6.3 della scala Richter (dato USGS). L'epicentro del nuovo sisma, il secondo in pochi giorni, è stato registrato a circa 30 km a nord-ovest della città di Herat. La profondità della scossa tellurica è stata relativamente piccola, tra i 9 e i 15 km. Al momento non abbiamo informazioni su possibili danni a edifici e persone.
In Afghanistan il giorno 7 ottobre c'era già stato un terremoto molto violento con magnitudo 6.2 che purtroppo ha causato oltre 2000 vittime e numerosi danni.
Perché due terremoti forti così ravvicinati in Afghanistan?
La risposta è da ricercare nel contesto tettonico.
L’Afghanistan e le zone limitrofe sono soggette a frequenti terremoti, dovuti alla complessa dinamica tra le placche tettoniche dell’Arabia, dell’Eurasia e dell’India. Nella parte centrale e occidentale dell’Afghanistan, i terremoti sono principalmente causati dallo spostamento verso nord della placca araba rispetto a quella eurasiatica.

A partire dal 1920, si sono verificati altri 8 sismi di magnitudo 6 o superiore entro 250 km dal sisma del 7 ottobre, tutti in territorio iraniano. Tra questi, si ricorda il sisma di magnitudo 7.3 gradi del maggio 1997, che fece 1567 vittime, e il sisma di 7.1 gradi del novembre 1979.