Mercoledì 29 maggio alle ore 14:07 una scossa di terremoto di magnitudo 4.0 ha colpito il comune di Cirò, in provincia di Crotone. Il sisma ha fatto registrare una profondità di 24 km ed è stato distintamente avvertito non solo in questa provincia ma anche in quella di Catanzaro, oltre che in quelle pugliesi di Taranto, Lecce e Brindisi. Fortunatamente le autorità non hanno segnalato particolari danni o disagi per la popolazione, anche perché il valore massimo sulla scala Mercalli (MCS) è pari al IV grado, corrispondente a piccole oscillazioni degli edifici.
Un aspetto da segnalare è che l'area è stata colpita pochi giorni prima da un'altra scossa sempre di magnitudo 4.0 e, anche in quell'occasione, non sono stati segnalati particolari danni. Complessivamente da quella data a oggi sono stati registrati circa 100 diverse scosse nello specifico:
- 2 di magnitudo uguale o superiore a 4.0;
- 1 di magnitudo tra 3 e 3.9;
- 25 di magnitudo tra 2 e 2.9;
- 72 di magnitudo inferiore a 2.0.
Questi dati non dovrebbero stupirci: si tratta di un'area a pericolosità sismica medio-alta legata alla presenza dell'arco calabro. Questo infatti genera un'importante attività sismica in tutta l'area, come si può vedere chiaramente anche dalla mappa sottostante, fornita sempre dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia:
Una cosa importante da tenere a mente è che quest'attività sismica non ha nulla a che vedere con le scosse registrare ai Campi Flegrei nelle ultime settimane, visto che in quel caso si tratta di fenomeni legati al bradisismo.
Ma per quale motivo in Italia ci sono così tanti terremoti? Per fare chiarezza abbiamo realizzato un video ad hoc sull'argomento: