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7 Febbraio 2023
15:10

Terremoto in Turchia e Siria: le cause e cosa è successo alla faglia Est – Anatolica

Un violento terremoto di magnitudo Richter 7.8 ha colpito la Turchia e la Siria ed è stato seguito da una sequenza sismica. In totale si contano oltre 5000 vittime, mentre continuano le ricerche dei dispersi tra le macerie. In questo articolo spieghiamo la causa che ha innescato il terremoto per capire cosa è successo dal punto di vista geologico.

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Terremoto in Turchia e Siria: le cause e cosa è successo alla faglia Est – Anatolica
turchia terremoto clean

Lunedì 6 febbraio 2023 alle ore 4:17 (ore locali, in Italia 2:17), una violenta scossa di terremoto di magnitudo Richter 7.8 ha colpito la Turchia meridionale, a circa 26 km dal distretto di Nurdağı, nella provincia di Kahramanmaraş. L'epicentro aveva coordinate 37.174°N 37.032°E ed era situato a pochi km dal confine con la Siria settentrionale. La scossa è stata seguita da altre di intensità minore nelle ore successive, la più forte delle quali ha raggiunto magnitudo 6.7, e si parla già di disastro: migliaia di feriti, oltre 5000 vittime (stima in costante aggiornamento) e migliaia di edifici crollati. Per questo motivo l'intensità sulla scala Mercalli MCS è pari al IX grado ed è stato stimato uno spostamento reciproco tra le placche di circa 3 metri.

Aggiornamento: alle ore locali 14:24 del 6 febbraio una nuova scossa di magnitudo 7.5 ha colpito la Turchia con un epicentro posto a circa 4 km dal distretto di Ekinözü.

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Inizialmente è stata anche diramata un'allerta tsunami per le coste italiane ma, per fortuna, è stato revocata e non sono stati osservati maremoti nella nostra penisola.
Queste le parole del presidente turco Recep Tayyp Erdogan:

Auguro una pronta guarigione a tutti i nostri cittadini colpiti dal terremoto che si è verificato a Kahramanmara e che è stato avvertito in molte parti del nostro Paese. Sotto il coordinamento dell'AFAD, tutte le autorità competenti sono in stato di allerta.

Inoltre il presidente ha aggiunto che questo è probabilmente il più grande disastro che ha colpito il Paese dopo il terremoto di Erzincan del 1939, durante il quale persero la vita circa 30 mila persone.

La faglia est-anatolica che ha innescato il terremoto in Turchia

east anatolian fault
A. Faglia est–anatolica (Credit: Mikenorton, CC BY–SA 3.0, via Wikimedia Commons)

La sequenza sismica che ha devastato Turchia e Siria il 6 febbraio 2023 è stata innescata dalla cosiddetta faglia est-anatolica, rappresentata con una linea rosa nell'immagine A e lunga circa 500 km. Si tratta di una struttura che si trova nella parte orientale della Turchia in un punto che collega tre diverse placche tettoniche: quella anatolica con quella araba e con quella africana. È caratterizzata da un movimento trascorrente – ovvero le placche scorrono le une accanto alle altre con un movimento orizzontale: in questo caso il movimento del suolo si ipotizza essere pari a circa 3 metri.
In quest'area a sud della Turchia nel corso della storia si sono verificati numerosi terremoti con magnitudo simili a quelli odierni.  Una caratteristica interessante è che la quasi totalità di questi terremoti si sono formati a basse profondità: anche il sisma più intenso avvenuto in Turchia il 6 febbraio ha fatto registrare un ipocentro di soli 17,9 km.

Sono un geologo appassionato di scrittura e, in particolare, mi piace raccontare il funzionamento delle cose e tutte quelle storie assurde (ma vere) che accadono nel mondo ogni giorno. Credo che uno degli elementi chiave per creare un buon contenuto sia mescolare scienza e cultura “pop”: proprio per questo motivo amo guardare film, andare ai concerti e collezionare dischi in vinile.
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