Oggi, martedì 20 dicembre alle ore 11:34 (ore italiane), si è verificato un violento terremoto di magnitudo Richter 6.4 al largo della costa settentrionale della California. Il terremoto principale è stato seguito da una sequenza sismica di minore intensità (magnitudo tra 2.5 e 4.6) ma, per fortuna, non è stata diramata alcuna allerta tsunami. Il sisma, probabilmente legato all'attivazione di una porzione della faglia di San Andreas, è stato distintamente avvertito in diverse città del Paese ma al momento non si segnalano vittime – anche se in molte aree sono stati segnalati blackout e danni a case e infrastrutture.
Il sisma si è verificato a circa 15 km dal comune di Ferndale, con un ipocentro situato ad una profondità di 17,9 km circa – stando a quanto riportato dall'USGS. Come anticipato, la scossa principale ha fatto registrare una magnitudo 6.4 e un valore di intensità sulla scala Mercalli MCS attorno al VII grado.
Ma per quale motivo la California è una zona sismicamente attiva?
Come possiamo vedere dall'immagine sottostante, il luogo colpito dall'epicentro si trova in corrispondenza della Faglia di San Andreas, rappresentata in rosso nell'immagine sottostante.
Si tratta di una faglia lunga complessivamente circa 1280 km, con una profondità di almeno 16 km e situata tra le città di Los Angeles e San Francisco. Più nello specifico è una faglia "trascorrente" – caratterizzata cioè dallo scorrimento reciproco tra la Placca Pacifica e quella Nordamericana – ed è famosa per il tanto temuto Big One. Con questo termine giornalistico si intende un violentissimo terremoto che, prima o poi, potrebbe colpire la California occidentale.
Ovviamente, indipendentemente dal Big One, la presenza di una faglia così estesa fa sì che tutta l'area sia estremamente sismica, con frequenti scosse di intensità anche sostenuta, come quella che si è verificata oggi.
Per approfondire, ecco un video che abbiamo realizzato sull'ultimo grande terremoto di San Francisco del 1906: